𝚙𝚘𝚔𝚎𝚛 𝚏𝚊𝚌𝚎

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⟿ ✿ ship :: LevYaku

➭ ✧❁ SMUT alert :: "Nessuno m'infastidisce come Lev."

➥✱ song :: "Poker Face", Lady Gaga

⤜⇾ parole :: 7.697

➠♡༊ written :: 14/01/21

⧉➫ genre :: fluff, smut

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Sono di fretta.

Non sono ritardo ma, diavolo, sono di fretta.

Le mie gambe quasi tremano dall'impazienza, sbattono una contro l'altra strette fra di loro nello spazio minuscolo che sono riuscito a ritagliarmi in questo treno pieno, pienissimo, i miei occhi sembrano essere altrettanto incontrollabili, mentre saltano dal nome di una fermata all'altro, veloci, nervosi.

Non lo vedo da settimane. Settimane intere.

Settimane indecenti, settimane sole, settimane noiose.

E mi manca.

Mi manca Lev.

Mi manca il mio cretino altissimo e infantile che mi strizza come se fossi una bambola di pezza e mi lancia in aria nonostante le mie urla di fastidio.

Odio la mia età. O forse odio la sua. Le odio entrambe, nel dubbio.

Essere uscito dal liceo subito dopo l'inizio della nostra relazione è stato straziante. Vivere in un altro posto, vivere lontano da lui, è straziante.

Lo vedo poco. O almeno, non tutti i giorni. Quindi troppo poco.

E tutte le volte che sono su questo maledetto treno per tornare al liceo, tutte, la sensazione che mi coglie è la stessa. L'ansia, l'impazienza, la trepidazione.

Continuo a ripetermelo.

È all'ultimo anno. Un paio di settimane e si diplomerà - e sappiamo tutti che sono le mie videolezioni a distanza a renderlo possibile, che quello a malapena sa fare un misero calcolo lineare senza il mio preziosissimo aiuto - e verrà da me. A vivere con me. A fare le lezioni con me.

Insieme, sempre, sempre, sempre insieme.

Il rumore squillante di un'altra fermata che passa mi fa trasalire.

Devo smettere di perdermi nei miei pensieri, o scenderò a quella sbagliata e perderò l'unica occasione che sono riuscito a trovare nel marasma della mia vita universitaria per vederlo.

Concentrati, Morisuke, concentrati.

Stringo gli occhi sulla mia mano aggrappata al tubo di ferro che dovrebbe fungere da corrimano. Inutili oggetti, non lo sanno che la media di altezza di un uomo giapponese è un metro e settanta? Sembrano fatti per pali della luce come il mio stupido ragazzo.

Che tutto è, tranne che nella norma.

Sorrido al pensiero, sorrido al ricordo della mia mano incastrata alla sua mentre mi aiuta a reggermi tornando a casa.

Non mi manca il liceo, ma quel tipo di interazioni, diamine, lo rivorrei anche subito.

Sospiro lentamente, cerco di raccogliere tutta la sanità mentale che mi è rimasta, osservo la lucina lampeggiante sopra le porte come se volessi ucciderla.

Suona, bastarda, suona e accenditi, e fammi andare da Lev.

Il mio cellulare squilla prima.

Il miagolio della suoneria personalizzata di quell'idiota mezzo russo. Gliel'ho detto, che era imbarazzante, ma si è quasi messo a piangere.

anime one shot || collectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora