𝚊𝚛𝚖𝚜 𝚝𝚘𝚗𝚒𝚝𝚎

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⟿ ✿ ship :: UshiTen

➭ ✧❁ SMUT alert :: "Non farmici ripensare."

➥✱ song :: "Arms Tonite", Mother Mother

⤜⇾ parole :: 5.443

➠♡༊ written :: 01/10/20

⧉➫ genre :: introspettivo, fluff

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Non riesco a dormire.

Provo a chiudere gli occhi, a pensare alle pecorelle che saltano il recinto, ad auto-cantarmi una ninna nanna tedesca da film horror, a trattenere il respiro nel tentativo quantomeno di svenire, se proprio non riesco a prendere sonno.

Niente.

Mi giro e appoggio il naso sul fianco di Wakatoshi, che dorme da ormai almeno dieci minuti. E' scioccante come si spenga appena tocchi il letto.

Appoggio una mano fra i suoi pettorali, la faccio salire fino alla spalla, mi ci aggrappo piano.

Mi annoio, voglio compagnia.

E che senso ha avere un fidanzato, se non ti fa compagnia?

Lo scuoto piano.

- Toshi...Toshi...non riesco a dormireeeee...Toshi! - inizio a lagnare, vedendolo aggrottare le sopracciglia.

Non apre gli occhi, fa solo un verso per farmi capire che mi sente.

- Io sto dormendo. - mugugna, e torna zitto.

Scoppio a ridere.

- Non stai dormendo se parli, Toshi. - gli faccio notare.

Rimane in silenzio per qualche secondo. Poi apre gli occhi, si morde il labbro e mi guarda.

- Ah, sì. Hai ragione. -

Molti trovano il suo modo di reagire o pensare strano. Io lo trovo adorabile. E' troppo, troppo serio.

Una mano grande e calda esce dalle coperte e accarezza le mie ciocche rosso scuro, facendomi il solletico.

- Hai provato a chiudere gli occhi? - mi chiede, ancora.

Oh, ingenuo, serio, buffo Wakatoshi. Mi fai sciogliere il cuore.

- Guarda che so come si fa a dormire, è che non riesco ad addormentarmi. Ti va di farmi compagnia? - rispondo, appoggiando il viso sul suo petto e lasciandomi andare in un mugugno soddisfatto quando la sua mano inizia a muoversi piano sulla mia schiena.

- Sì. - dice, e io ridacchio. Non è uno che parla molto. Dice quello che deve, fa quello che vuole.

Le mie dita camminano sulla sua pelle, il segno dell'abbronzatura che copre solo le punte, lasciando visibile la parte di pelle in cui c'era il taping.

- C'è qualcosa di cui ti va di parlare? - domando.

- No. Mi piace sentire la tua voce, parla tu. -

Mi sporgo per baciarlo leggermente. Non è nulla di più dello sfregare le mie labbra sulle sue.

- Oggi una ragazza del primo anno mi ha chiesto come ci siamo messi insieme. Te lo ricordi? - inizio, poi.

Le sue mani si fermano per un secondo, poi il suo corpo si gira e mi afferra il viso, guardandomi in faccia.

- Non potrei mai dimenticarmene, Sato. -

Sento le lacrime che mi bagnano il viso prima di rendermi effettivamente conto di quanto mi faccia male il petto. Fa male, fa male, fa male.

anime one shot || collectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora