𝚑𝚊𝚛𝚍𝚎𝚛, 𝚋𝚎𝚝𝚝𝚎𝚛, 𝚏𝚊𝚜𝚝𝚎𝚛, 𝚜𝚝𝚛𝚘𝚗𝚐𝚎𝚛

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⟿ ✿ ship :: AsaNoya

➭ ✧❁ SMUT alert :: ovunque, amen.

➥✱ song :: "Harder, Better, Faster, Stronger", Daft Punk

⤜⇾ parole :: 4.914

➠♡༊ written :: 10/10/20

⧉➫ genre :: smut

─── ・ 。゚☆: *.☽ .* :☆゚.───

Sono a gambe incrociate sul bancone della cucina che medito da un buon quarto d'ora.

Sono un genio o sono un idiota?

Questa domanda continua a tormentarmi, e non riesco a darmi una risposta che abbia senso.

Gli piacerà? Penserà che sono un inutile pervertito?

Sento le mie dita lunghe ma piccine che si impastano fra di loro, mentre rigiro sui palmi sudaticci l'oggetto di tanto imbarazzo.

E' questione di tempo prima che Asahi si svegli e infili la sua testa castana nella stanza, salutandomi con un sorriso accogliente.

Quello che mi preoccupa è che non abbia voglia. Di cosa non c'è bisogno di specificarlo, vero?

Ieri sera siamo andati con Daichi e Sugawara a vedere i fuochi d'artificio per Capodanno, e poi siamo finiti con lo scopare sui sedili posteriori del Range Rover di Asahi in mezzo ad una radura sperduta per Miyagi. Meraviglioso, se chiedete a me. Posso ancora sentire le sue mani callose e gentili che mi stringono i fianchi tenendomi fermo sulla superficie ruvida dei sedili mentre il suo bacino si muove implacabilmente contro il mio, la mia voce che riempie l'abitacolo e i denti che affondano sul labbro inferiore...ma forse non è il caso che ci ripensi.

Lascio che le mie gambe corte, ma stranamente slanciate, ballino a mezz'aria, mentre smuovo il bacino contro il marmo freddo della cucina. Questo coso è peggio di quanto non pensassi.

Mi ritrovo ad inarcare il bacino, a spingere il sedere in basso.

Devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per evitare di raggiungere uno dei miei capezzoli rosati sotto la maglietta e stringerlo fra le punte delle dita.

Riprendo fiato fermandomi immediatamente.

Che cosa sto facendo? Stupido, stupido Noya.

Salto giù dal bancone con un movimento rapido e inizio a vagare per la cucina camminando avanti e indietro, indeciso. Indeciso da morire.

Rimugino fino a far esplodere quelle due rotelle arrugginite che arrancano nel mio cervello, ma non faccio in tempo a gettarmi a terra per la disperazione del mio dilemma che i passi lenti e pesanti di un corpo massiccio e sonnolento attirano la mia attenzione.

Asahi è adorabile quando si sveglia.

Ho sempre amato di lui il contrasto lampante fra la sua personalità insicura e pacifica e il suo aspetto minaccioso e virile. E quando si sveglia, con i capelli sciolti e arruffati, la maglietta enorme - persino per lui - che penzola sulla spalla solida, i pantaloni della tuta che si avvolgono in maniera tremendamente invitante attorno alle sue cosce muscolose, beh, insomma, è un piacere per gli occhi.

Mi dimentico persino per un attimo del problema che mi sta affliggendo da un'ora.

Poi il peso stranamente gravante dell'oggettino di plastica che ho in mano mi riporta alla realtà.

- 'Giorno, Noya. - mugugna, la mano che nasconde uno sbadiglio.

Sorrido nervoso, prima di arrancare qualche passo maldestro e avvicinarmi a lui.

anime one shot || collectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora