𝚊 𝚌𝚑𝚛𝚒𝚜𝚝𝚖𝚊𝚜 𝚖𝚊𝚜𝚑𝚞𝚙 :: 𝟸

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⟿ ✿ ship :: KuroKen, IwaOi, KageHina, BokuAka, LevYaku

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➠♡༊ written :: 25/12/20

⧉➫ genre :: fluff

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✧*̥˚ Kuroo e Kenma *̥˚✧

Rientro a casa che sono, obiettivamente, sulla via dell'ibernazione.

Le mie dita sono congelate, lunghe e fredde, il collo nemmeno lo sento più, e non parliamo della faccia. Domani potrei davvero avere uno di quei raffreddori epocali, dopo questo.

Ma perché sono deliberatamente diventato un pezzo di ghiaccio, chiederete voi.

Perché?

Il motivo è di tutto rispetto.

Il regalo di Kenma.

Ok, non prendevi male. Non è che me ne fossi dimenticato, che abbia deciso di uscire all'ultimo per comprarlo, è che non c'era davvero altro modo.

Il restock della Play Station 5 era stanotte. Non un giorno prima, non uno dopo.

Sarebbe diventata disponibile in negozio alle otto di mattina in punto, e non potevo perdermela. Non dopo che Ken si è lamentato per mesi che fosse introvabile, che ne aveva bisogno per lavoro, che non riusciva a completare la sua collezione di console senza quella.

Quindi, prevedibilmente, come un bravo figlio del sistema capitalistico, sono andato a fare la fila.

Dalle dieci di sera.

Al freddo.

Il ventiquattro dicembre.

Sono o non sono il fidanzato migliore della terra?

Lo sono.

Lascio le scarpe all'ingresso, sfrego le mani fra di loro per scaldarle un po', appendo sciarpa e cappotto sull'appendiabiti e mi concedo di rilassarmi nel calore del riscaldamento di casa.

Che meraviglia, sento quasi la vita che ricomincia a scorrermi nelle vene.

Mollo la scatola dell'oggetto per cui ho tanto penato sul tavolino del salotto, e procedo a cercare il mio piccolo fidanzato con gli occhi ambrati.

Prevedibilmente, dorme ancora.

Ha storto il naso e si è appena lamentato ieri sera, quando mi sono inventato la prima scusa disponibile - ho ovviamente detto che Bokuto aveva bisogno di me, grazie bro per prenderti sempre la colpa − e me ne sono andato.

Ora è rannicchiato addosso al mio cuscino, i capelli chiari arruffati attorno al viso e una mia felpa indosso che sembra stargli come minimo tre taglie più grande del dovuto.

Oh, piccolo Kenma.

Mi avvicino per guardarlo meglio, ma sono stanco, e infreddolito, quindi inciampo sul bordo del letto e cado faccia in avanti sul materasso, svegliandolo.

Si stropiccia gli occhi con una mano.

− Tetsu? Sei tu? - chiede, la voce ancora raschiata dal sonno.

E chi credeva che fossi? Ha per caso un amante segreto? Oh, mi ucciderai, Kenma.

Appoggio le mani aperte sul lenzuolo chiaro, mi tiro su e lo guardo in faccia, e l'idea dell'amante sfuma quando vedo in che modo dolce e pacato mi sta osservando.

− L'unico e solo, micetto. - rispondo poi, ghignando appena.

Sospira, allunga una manina sottile verso il mio viso.

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