Giorno X
Diario, sai che ho perso il conto dei giorni?
Oggi volevo scriverti e mi sono riletto le mie vecchie pagine.
"Da quanto siamo qua sulla Terra?", ho domandato ai miei compagni. Nessuno ha saputo rispondermi.
Sappiamo contare gli inverni trascorsi: quattro. Quattro lunghi ed estenuanti inverni.
Ma anche quattro lunghe e splendide estati.
Magda è incinta. Sì, lei e Jacob aspettano un bambino.
Non è meraviglioso come la vita continui a prosperare anche nelle condizioni più impervie e precarie dell'esistenza? Non è meraviglioso come sempre e comunque la natura voglia compiere il suo corso, uccidere sì, ma anche generare qualcosa di nuovo. Con una mano ti accoltella e con l'altra ti accarezza, con una gamba ti tira un calcio con l'altra ti fa da stampella.
Il mio gruppo non capisce questi miei vaneggiamenti, come condannarli!
Magda piange tutti i giorni, si aggrappa al collo di Jacob e lo supplica, lo prega, lo implora. Ma non vi è mai un oggetto chiaro e preciso dietro quelle suppliche, quelle preghiere, quelle implorazioni. E così lui non sa bene cosa dovrebbe fare, quali rassicurazioni darle, come proteggerla.
Spesso vado io da lei. La nostra grotta è stata mutata in una piccola comune. Abbiamo allestito tanti giacigli suddivisi da tende e archi di legno, al centro è stato posto un enorme focolare delimitato da un cerchio di pietre, davanti alla porta dei cancelli con bastoni aguzzi e fiaccole sempre accese, notte e giorno, notte e giorno.
Magda ha gli occhi rossi e stanchi, la pelle pesta, i capelli in disordine. La sua pancia fuoriesce dalla sua corporatura esile come un'escrescenza mostruosa. Spesso dopo aver mangiato vomita l'anima, spesso è così priva di forza da non riuscire nemmeno ad alzarsi da terra. Rimane rannicchiata in posizione fetale per ore, come il piccolo cucciolo nel suo ventre: due animi già così simili, due cuori che sperano di sopravvivere, ma soprattutto, che sperano che l'altro sopravviva. Sono già così legati, così inscindibili.
Non è meravigliosa la vita umana?
Le ho raccontato una storiella divertente (almeno per me lo era), per cercare di rasserenarla, mentre Jacob usciva fuori a sgranchirsi le gambe e asciugarsi le guance, sempre più aride a causa del pianto.
Era un episodio avvenuto nella foresta a me, Dmitrij, Ivan, Aleksej e Smerdjakov.
Ah, ma tu non lo sai diario! Che sciocco!
Io l'avevo detto al comandante che non so scrivere, perdo sempre il filo del discorso!
Dmitrij, Ivan, Aleksej e Smerdjakov sono i miei quattro cani!
Smerdjakov in realtà è un lupo, ma questo non lo dire agli altri, già fa loro impressione avere quelle quattro bestie sempre appresso, figuriamoci se conoscessero la sua vera identità.
Perché li ho chiamati così? Ma come diario, non hai mai letto I fratelli Karamazov del grande Dostoevskij?
Nemmeno io, non fino in fondo almeno, ma conosco la trama, a grandi linee. E lo trovavo ironico. Nel nostro teatrino ovviamente io interpreto il padre, il temibile Fëdor Pavlovič.
Insomma ho raccontato questa storiella a Magda, di come ieri, durante la battuta di caccia, io avessi ordinato a Dmitrij di inseguire un beccaccino.
L'avevo scorto a parecchi metri di distanza, tra le fronde degli alberi, in una zona paludosa al di là di una dolina, oltre alcune alte piante erbacee che prolificavano in quel territorio umido.
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UMANA ∽ L' Antico Potere
Science FictionIl gruppo deve ambientarsi nel nuovo villaggio. Sebbene alcuni dettami risultino ancora inconcepibili, d'altra parte anche loro sono ora, a tutti gli effetti, 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑣𝑣𝑖𝑠𝑠𝑢𝑡𝑖. Ulrik, Hans, Tomas, Kuran e Shani verranno ufficialmente arruo...