33 | Adesso ho capito

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Pov's Luke

Abbiamo passato tutta la settimana ad allenarci, non possiamo permetterci alcun tipo di errore.

Chiudo la porta dello spogliatoio pronto ad entrare in campo.

La squadra si è radunata qui fuori prima dell'inizio della partita.

È una partita importante per molti di noi perché saranno presenti alcuni allenatori delle università più importanti della città.

Spero di riuscire a dimostrare il mio talento: dedicare il resto della mia vita allo sport che amo non mi dispiace affatto, anzi è proprio quello a cui ambisco da anni.

È un traguardo difficile ma se oggi tutto fila liscio e secondo i miei piani dovrei farcela.

Katy, dalla parte opposta del campo ha appena spento lo stereo: hanno finito gli allenamenti.

Controllo attentamente ogni ragazza fino a che non scorgo Anna.

Si sta massaggiando la pancia.

A primo impatto potrebbe sembrare completamente fuori luogo ma, se osservi meglio ognuna di loro, ti accorgerai del fatto che è molto simile alle sue compagne di squadra con quella tuta blu e il nastro giallo tra i capelli.

Mi giro verso la mia squadra.

Sembrano pronti a tutto. Bene!

"Luke scusami potrei chiederti un favore?" mi domanda Jake avvicinandosi.

Mi ci vuole tutto il contegno del mondo per non dargli un calcio nelle palle.

Scuoto la testa sorridendo, contegno, contegno Luke.

"Dimmi"
"Senti io..."

Ma ha sempre avuto questa espressione da ebete o non è ancora riuscito ad evolversi?

"So che forse è un po' tardi per chiederti una cosa del genere ma..."

Perché ride? Io sono convinto che questo ragazzo abbia delle problematiche serie.

"Però ti prometto che sarò veloce anzi velocissimo"

Devo ammettere che non è brutto, insomma se la smettesse di arrossire come una bambina lo infilerei nella top dieci di quest'anno.

"Ok hai ragione non devo perdermi in chiacchiere quindi io..."

Quella stramaledetta top annuale.
Creata dalle ragazze del giornale scolastico, una vera rogna, però ce lo vedo infilato tra i primi tre.

Mi trattengo una risata.

"Insomma Luke posso andare a salutare una persona tra le cheerleaders?" mi domanda infine tutto d'un fiato.

Che ha detto? Non l'ho ascoltato neanche per sbaglio.

"Si" gli rispondo dopo aver scrollato le spalle.

Se solo lo avessi ascoltato invece di continuare a dare importanza al filo infinito dei miei pensieri, forse sarei riuscito a rispondere in modo più serio.

"Si?" ripete incredulo.

Gli si stanno illuminando gli occhi.

Che fastidio, anzi che schifo!

"Si vai, ma torna subito"
"Ti ringrazio" risponde e corre via.

Lo osservo allontanarsi per raggiungere il gruppo delle ragazze di Katy a bordo campo.

Jake si fa spazio tra di loro per parlare con Anna.

Non avevo dubbi, nonostante le voci della loro rottura continuino a girare per tutta la scuola lui sembra non interessarsene affatto.

Gli batte il cinque e dopo averla fatta arrossire ritorna dalla squadra.

Quando mi sorpassa fingo di non accorgermene.

Mancano pochi minuti all'inizio.

Mi siedo sulla panchina, distante da tutti.

Stranamente mi sento sollevato e questa volta so il perché: dopo il nostro secondo bacio ho capito tante cose ma la più importante è che io e Anna non siamo fatti per stare insieme.

Può sembrare un'idiozia o un pensiero fatto al momento ma non è così.

Finora non abbiamo fatto altro che star male e far soffrire le persone che ci circondavano per colpa di come reagivamo difronte ai sentimenti contrastanti che crescevano continuamente dentro di noi.

Entrambi siamo così simili ma allo stesso tempo anche così diversi.

Lei lo ha capito e per questo ha voltato pagina, ma non negativamente.

Sono sicuro che abbia raccontato tutto a Jake, senza mentire, e per questo hanno deciso di porre fine alla loro relazione.

Lei continua ad amarlo ma non vuole spezzargli il cuore un'altra volta così ha deciso di prendere le distanze sia da Jake che da me.

È assurdo come tutto un tratto le risposte diventino così chiare.

Tra di noi c'è stato qualcosa, su questo ci posso giurare, ma non credo sia possibile portarla avanti.

Non lo dico perché non voglio o non sono pronto a una relazione seria ma perché purtroppo fino a che io ed Anna non imboccheremo la strada giusta uno dei due continuerà a soffrire.

Non voglio più scaricare sui miei amici o su quel che mi rimane della mia famiglia tutti i problemi che può comportare una nostra possibile relazione.

Sono stanco di questo mio modo di agire, è arrivato il momento di crescere e guardare al futuro.

Terrò tutti i nostri momenti, sia belli che brutti nel cuore, proprio come farà lei e continuerò a camminare a testa alta.

Io e Anna ci meritiamo di vivere una vita splendidamente imperfetta.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora