12 | Come ombre

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Mi sveglio con un terribile dolore alle gambe, l'ultima cosa che ricordo è Luke, la ragazza e poi alcuni pezzi del nostro "discorso", se così si può definire, finito molto male.

Scendo di sotto per fare colazione, sperando con tutta me stessa di non incontrarlo.

"Buongiorno, Anna" mi saluta mia madre mentre mi siedo.

"Ciao" le sorrido e avvicino la tazza alle labbra.
"Mi raccomando a te, quando arriva Luke salutalo e..." ma all'improvviso si immobilizza e per poco non va di traverso il caffè.

"Ciao" ci saluta Luke, alzando la mano.

Con quale faccia tosta osa rivolgersi in questo modo sia a me che a mia madre.

"Ciao Luke, spero tu abbia dormito bene. La colazione è lì, ci vediamo stasera ragazzi." si saluta mia madre uscendo di corsa dalla cucina e rimango tutta sola con Luke.

Non ho alcuna intenzione di pagargli perché sono certa che abbia già preparato delle scuse belle e buone e me le vorrà rifilare immediatamente.

Ma io non cederò.

"Ascolta, ieri avevo bevuto. Non avrei dovuto comportarmi in quel modo perché tutto sommato questa è casa tua e.." si blocca rimanendo in silenzio.

Alzo gli occhi al cielo invidiosa del suo aspetto di prima mattina: nessuna occhiaia e capelli in ordine.

"Non importa, Luke. Questa è casa mia, hai ragione, ma ormai quel che è fatto è fatto, ed ora scusami ma devo proprio andare a scuola." mi alzo ma mi ferma per il polso.

"Ti accompagno io se vuoi".

Rimango colpita da quel gesto così inaspettato, ma non ho intenzione di dargliela vinta.

"No, grazie" rispondo.
Non mi sarei mai immaginata di rifiutare in modo così sgarbato un' invito da parte di Luke.

"Capisco." mormora risentito e lascia la presa sul mio polso.

Mi allontano e dopo aver preso lo zaino chiudo la porta di casa.

Mentre cammino non faccio che cercare di ricordare cosa sia successo ieri sera ma la mia mente sembra essersi chiusa e aver dimenticato tutto, ogni singolo dettaglio.

"Anna!" Bella mi saluta raggiungendomi subito.

Per colpa dei mille pensieri su cui stavo riflettendo non mi sono neanche accorta di essere appena arrivata a destinazione.

"Ciao Bella, devo parlarti."

La prendo per mano e andiamo insieme dietro la scuola, in un posto dove nessuno può sentirci.

"Di cosa si tratta?" chiede scherzando.
"Bella ascoltami, purtroppo si tratta di una cosa seria."

La prego con lo sguardo e inizio a raccontarle tutto, senza tralasciare nulla: mio padre che dopo diciotto lunghi anni si ripresenta da me per scaricare a mia madre suo figlio Luke.

Bella ascolta attentamente fino alla fine senza mostrare segni di cedimento.

Quando finisco respiro profondamente.

"Ecco questo è tutto, purtroppo. Pensavo che avresti dovuto sapere tutta la verità."

"Non so proprio cosa dirti, mi sembra ancora tutto così assurdo." commenta grattandosi il mento.
"Mi dispiace non avertelo detto prima."
"Posso capire." ridacchia nervosamente.

Solo questa mattina ho deciso di rivelarle tutto poiché non potevo tenerle nascosto un segreto così importante. Doveva esserne al corrente, anche solo per farle capire quale rapporto mi lega a Luke.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora