"Mamma, muoviti o finiremo per fare tardi!" urla Raymond dal piano di sotto.
"Eccomi, solo un momento!" esclamo infilando le ultime cose nella borsa.Oggi è un giorno molto importante ma, come al solito, la sveglia ha deciso di non suonare e sono stata costretta a dare il via a una corsa sfrenata contro il tempo.
Prendo in braccio Henry e raggiungo il resto della famiglia.
"Wow, come siamo belli!" commento osservando Raymond che ha deciso di indossare la divisa della sua nuova squadra.
"Mamma" brontola imbarazzato.
"Raymond, stavo solamente-" ma non riesco a concludere la frase poiché il campanello suona e corro subito ad aprire la porta, mentre Henry batte le mani allegro.Lo osservo per un istante e il mio cuore si riempie di gioia; è identico a suo padre.
Anche Raymond è un bambino splendido ma non posso ripeterlo in continuazione: non ne può proprio più ma sono certa che, in fin dei conti, a volte non gli dispiaccia ricevere dei complimenti per quanto riguarda la sua forte somiglianza col padre.
"Buongiorno! Come andiamo?" esclama Bella, trapanandomi un timpano.
"Ma chi è quel topino?" ridacchia subito dopo stringendo le guance ad Henry.
"Buongiorno. Come state questa mattina?"
"Benissimo!" risponde Peter tenendo per mano la piccola Betty.Le accarezzo la guancia e li faccio accomodare.
Raymond, dopo aver salutato solamente Peter, sale al piano di sopra per dare un'ultima sistemata alla sua camera: ha già dato per scontato che faremo tardi a furia di aspettare tutti quanti.
"È agitato?" mi domanda Bella sedendosi sul divano in salone.
"Abbastanza" le confesso e poso Henry sul tappeto per farlo giocare assieme a Betty.
"È normale" interviene Peter accomodandosi alla destra di sua moglie, "È la prima volta che parte con la squadra, lontano da casa sua e devo confessarti che riesce a gestire la situazione in modo anche piuttosto maturo".Nascondendo a Peter l'episodio di ieri sera in cui Raymond, completamente sopraffatto dalla paura e dalla tensione per questa mattina, stava per buttare dalle scale il piccolo Henry, decido di offrire qualcosa da bere a una delle mie coppie preferite.
"L'altro giorno, Anna, mi stavi dicendo che speri che questa volta Ray abbia un coach migliore del precedente, giusto?" continua Bella con una tazza di caffè in mano.
"Già, proprio così" sospiro ricordando quanto Raymond abbia odiato il suo vecchio allenatore.Che sia un ragazzino piuttosto svelto e senza peli sulla lingua è un dato di fatto, ma quell'uomo era completamente fuori di testa e troppo spesso sfogava tutta la sua rabbia repressa sui ragazzi della squadra.
"Menomale che siete riusciti a farlo avanzare di livello. Penso che non sarebbe riuscito a sopportare ancora per molto quell'ambiente" mi fa notare Peter ed annuisco.
Decidiamo di cambiare argomento fino a quando, come previsto, il campanello suona per la seconda volta.
Così, dopo aver raccolto il bicchiere e la tazza di Bella e averli posati in cucina, mi dirigo subito in salone per aprire la porta.
"Buongiorno. È pronto il ragazzo?" mi domanda Zac sorridendo.
"Buongiorno. Piuttosto pronto direi" rispondo salutando Mary e l'intrepido Thomas che anche lui, proprio come Raymond, oggi affronterà il primo viaggio con la nuova squadra, lontano dalla sua famiglia."E tu sei pronto?" gli chiedo e diventa tutto rosso.
"Si, anche se stanotte non ci ha fatto chiudere occhio" risponde Mary al posto suo.
"Ma adesso è diverso. Non è vero?" lo punzecchia Zac mentre Thomas tenta di nascondersi dietro la madre.
"Accomodatevi intanto" li invito ad entrare e dopo aver detto a Thomas che Raymond si trova in camera sua raggiungo gli altri, che nel frattempo si sono scambiati tutti i saluti necessari e hanno preso posto."Bel taglio Mary, ti dona" le dico gettando uno sguardo attento ad Henry e Betty per accertarmi che stiano bene.
"Ti ringrazio" mi sorride dolcemente e non posso fare a meno di pensare che anche lei e suo figlio siano uno la copia dell'altro.Ora che ci penso bene Thomas ha ripreso solo il colore degli occhi da Zac, per il resto è tutto sua madre.
Sono felice che sia il migliore amico di Raymond, non avrei potuto desiderare di meglio.
"Anche tu Anna stai molto bene col tuo taglio, sembri non invecchiare mai" scherza Bella e tutti concordano con lei.
È vero, ammetto che i miei capelli sono cresciuti molto durante l'ultimo periodo ma tra una cosa e l'altra non trovavo mai tempo per andare dal parrucchiere.
"Grazie, amica mia" le sorrido.
"A proposito, avrei una domanda" interviene Mary.
"Dimmi tutto"
"Non vorrei sembrare scortese, ma chi manca ancora all'appello?"
"Ottima domanda. Mancano solamente..." ma anche questa volta non riesco a completare la risposta che il campanello risuona."Scusatemi. Torno subito!" mi alzo in piedi e con uno scatto raggiungo la porta di casa.
"Buongiorno, indaffarata come al solito?"
"Mai quanto te."
"Hai ragione" sorride Harry. "Per fortuna sono riuscito a tornare a casa due ore fa" mi informa dandosi una stirata alla schiena.
"Benissimo. D'altronde sai meglio di me che Raymond ti avrebbe portato qui in tutti i modi"
"Esatto. Credo di essere abbastanza emozionato" ammette in modo impacciato.
"Sono sicura che sarà una giornata fantastica. Non dobbiamo preoccuparci" lo rassicuro facendolo entrare.
"Lo so."Non appena mette piede in casa tutti i presenti si affrettano a salutarlo.
"Raymond, scendi subito sotto! Sono arrivati quasi tutti!" lo rimprovero dal piano terra.
"Ecco! Ecco!" borbotta scendendo le scale con Thomas alle calcagne.
"Raymond, vai a salutare tutti gli invitati altrimenti-" ma le mie parole vanno al vento poiché, non appena tutti e due si accorgono di Harry, corrono immediatamente ad abbracciarlo."Sono così contento che sia venuto anche tu, zio Harry!" esclama felice Thomas.
"Zio Harry, lo sai che questa mattina lo zio Spencer ci ha chiamato dalla Spagna per augurarci buona fortuna" lo informa Raymond."Un giorno potremmo andargli a fare una visita con i ragazzi" mi propone Bella riferendosi a Spencer, dopo aver rimproverato Betty che si stava infilando una piccola automobile rossa in bocca.
"Sarebbe un'ottima idea" ammetto ed alzo lo sguardo sull'orologio appeso al muro, prima che il campanello suoni per l'ultima volta."Un po' in ritardo" commenta sottovoce Zac.
"Ha avuto da fare. Però ha preparato una gran sorpresa per i ragazzi" tento di giustificarlo.
"Lo difenderebbe a prescindere" sospira Bella.
"Già" concorda Mary."Ben detto!" esclamo sorpassando Harry e i ragazzi per aprire la porta.
"Jake, amore mio!" esclamo riempiendolo di baci.
"Anna, basta così o metterai in imbarazzo Raymond" ride accarezzandomi i capelli.
"Già fatto" sospira Raymond.Mi allontano da Jake e mi accorgo che lo sguardo dei presenti è ormai su di noi.
"Non posso forse accogliere mio marito come si deve?" domando alzando un sopracciglio.
Nessuno osa fiatare.
Ottimo.
"E adesso che siamo al completo muoviamoci o i ragazzi perderanno il treno!" concludo con un sorriso.
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Io te e il mare
RomanceAnna è sempre stata una ragazza molto particolare, a causa del lavoro di sua madre non hai mai potuto avere dei veri amici e stare in una casa per più di un anno. Ma quando si trasferirà per l'ultima volta tutto cambierà. Nuove amicizie, nuove sfide...