44| L'ultimo desiderio

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La giornata è passata in un battito di ciglia ed ora mi ritrovo davanti al falò con i capelli ancora bagnati, intenta ad osservare i miei amici gustarsi il momento.

Spero che la giornata di oggi e tutti i nostri bei momenti possano rimanere nei loro cuori per sempre.

"Scusate se vi interrompo, ma vorrei fare un brindisi a una persona speciale" esclama Aaron alzandosi in piedi.

Tutti fanno lo stesso e, ciascuno col proprio bicchiere di plastica in mano, si prepara a brindare.

"Questa splendida serata la dedico ad Anna"

Ho in mente di concedermi un momento di debolezza, ma non mi viene concesso questo privilegio, poiché tutte le mie amiche corrono ad abbracciarmi, mentre i ragazzi gridano il mio nome e mi incoraggiano a fare un discorso.

Così, dopo essermi ripresa, mi sposto al centro del semicerchio in cui ci siamo disposti e provo a dire qualcosa di convincente.

"Innanzitutto vorrei ringraziare ognuno di voi, perché senza il vostro supporto questa sera non mi troverei di certo qui e non mento. Mi avete aiutato più di chiunque altro abbia mai fatto."

Mi fermo per riprendere fiato.

"Per questo voglio dire grazie a chi quel primo giorno di scuola mi ha guardato male ma mi ha sostenuta fino alla fine, nonostante avessimo entrambi un carattere terribile. Grazie anche a chi si è avvicinata a me e mi ha fatto sentire parte di una grande famiglia, grazie a chi mi ha fatto ridere per il solo gusto di vedermi felice, grazie a chi ha rispettato i miei silenzi senza andare mai oltre, grazie a chi ha accettato la mia amicizia e mi ha presa per mano, grazie a chi ci è sempre stato e sempre ci sarà e grazie a chi mi ha amata fin dal primo giorno. Vi ringrazio, con tutto il cuore."

Luke, Bella, Zac, Spencer, Harry, Aaron e Jake grazie infinite per avermi reso la persona più felice del mondo.

Non potrei mai finire di ringraziarvi per quello che mi avete regalato: un legame che va oltre.

So bene che non potrò mai cancellare i miei sbagli, ma sono anche consapevole del fatto che ogni momento è buono per recuperarli, perché la mia vita è splendidamente imperfetta e a me piace così.

Non appena finisco vengo ricoperta di abbracci, pieni di affetto e amore, e la serata prosegue.

Notando però che poco dopo Luke si è seduto in riva al mare da solo, mi avvicino a lui.

"Tutto bene?" gli domando, preoccupata.
"Benissimo" prova a sorridere.
"L'ho capito all'improvviso, sai?" prosegue poi.
"Che cosa?"
"Che non eravamo fatti per stare insieme".

Osservo il mare davanti a noi.

"Ma non sempre non essere fatti per stare insieme ha un significato negativo" riprende, "Ho sempre pensato che alcune persone entrano a far parte della nostra vita per svariati motivi e uno di questi è sicuramente quello di farci capire quale strada dobbiamo prendere."
"E tu l'hai trovata? Hai trovato la tua strada, Luke?"
"Si" mi sorride, "L'ho trovata e insieme ad essa ho conosciuto anche una persona che non potrò mai dimenticare. Una persona che mi ha insegnato tanto."

Disegno un piccolo cerchio sulla sabbia.

"Anche io" mi giro verso di lui, "Ci è voluto un po' per accorgermi che era proprio sotto i miei occhi. Ho perso tanto tempo, forse troppo, a percorrere la strada sbagliata, ma adesso ho compreso che la si può cambiare. Se ci sono riuscita io, Luke, non capisco perché non dovresti farcela anche tu".
"Perché non è facile"
"Ma neanche impossibile. Hai fatto tanti passi avanti in questo ultimo periodo e, come hai detto tu poco fa, i tuoi sforzi sono stati ripagati. Hai trovato la strada, quella giusta. Adesso si tratta solo di mettere il piede sul primo blocco."

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora