27 | La dura realtà

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Cerco di non fare rumore e stringendo quel peluche così soffice continuo a piangere emettendo piccoli singhiozzi tra un respiro e l'altro.

Perché non riesco a smettere?
Eppure mi sembrava di aver dimenticato quel bacio.

Qualcuno bussa alla porta.

Rimango in silenzio sperando che il rumore scompaia.

"È aperto" mugulo portando il peluche sul mio petto.

La porta si apre ed entra Luke.

Cerco di muovermi ma il mio corpo non ne vuole sapere nulla.

Non dice niente e si siede a bordo del letto spostando lo sguardo da me al pupazzo che stringo con forza sperando riesca a proteggermi.

"Sembri aver gradito" commenta sorridendo.

Quanto vorrei ridere insieme a lui.

Mi dispiace Luke, ma temo che stasera non riceverai risposta.

"Morgan se n'è andato, mi ha detto di dirti che è dispiaciuto di averti causato una simile reazione".

Che sciocca che sono, non ho pensato a come avrebbe potuto sentirsi.
Sono una figlia e una fidanzata pessima ma non avevo dubbi, non riesco a dare nemmeno un po' di amore neanche alle persone che se lo meritano davvero.

"Mia madre diceva sempre che mio padre, quello biologico intendo, era l'uomo più affascinante che avesse mai visto" sussurra sorridendo.
"Tutte le donne gli andavano dietro a detta sua infatti mia madre a quel tempo riusciva a dare importanza solo all'aspetto esteriore ecco perché si erano trovati bene insieme".

Accendo la lampada accanto al mio letto sperando capisca che sono interessata al suo racconto.

"Non lo dico perché quando sono nato lui non si è fatto più sentire data la loro età ma perché se nessuno dei due soffre quando si lasciano sono sicuro che non ci sia mai stato niente di vero".

Solo il mio cuore, forse anche il suo, sa cosa sta accadendo dentro di me.

"Sta di fatto che non mi interessa incontrarlo tantomeno rivederlo perché onestamente il padre che mi ha cresciuto è stato il migliore. Lui mi ha insegnato che la vita può toglierci tanto forse anche troppo ma se lo vogliamo possiamo recuperare tutto" si interrompe e mi fissa.

Si avvicina al mio volto, bagnato dalle lacrime di poco fa.

"Anna credimi non c'è stato un solo istante della sua vita in cui non abbia pensato a te".

Resto col fiato sospeso.

Io lo so, lo so bene da quando ho accompagnato Luke da sua madre.
Mio padre mi ama e anche se non lo voglio ammettere mi manca da morire.

Io però ho capito. Finalmente ho capito cosa devo fare, come posso rimediare.
Ho capito tutto.

Non so se Luke mi abbia raccontato tutto questo a posta ma poco importa perché ho finalmente capito con chi vale la pena recuperare tutto.

Osservo i suoi occhi e mi asciugo i miei con quel poco di forza che mi rimane e poi accade l'incredibile: le labbra di Luke si avvicinano al mio viso e mi da un bacio sulla guancia.

Un bacio dolce che mi trascina con sé.

Chiudo gli occhi e quando si allontana ho di nuovo la forza e il calore per riprendere in mano tutto quello che mi è scivolato via.

"Luke" sussurro senza distogliere lo sguardo.
"Dimmi"
"Adesso io lo so"
"Sai cosa?" mi chiede con dolcezza.
"So cosa dobbiamo fare, tutti e due. Tu lo sai?"
"Già da un po'" mi dice con un sorriso e gli accarezzo amorevolmente i capelli.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora