"Anna, corri ad aiutarmi! Svelta!"Sospiro esausta, non vuole proprio darmi retta.
"Mamma, quante volte ti ho detto che il dolce deve rimanere in frigo almeno per un'altra mezz'ora. Non puoi fare sempre di testa tua"
"Si, ne sono pienamente consapevole, ma non sembrava avere un bell'aspetto così ho preferito dargli un'occhiata più da vicino"
"Bene. Non farlo mai più." la ammonisco rimettendo il dolce nel frigo, dove dovrebbe stare.
"Okay." alza le mani offesa dal mio gesto e decide di ritirarsi come un pellegrino solitario in salone.Ogni tanto la prende talmente tanto sul personale che mi sento quasi in colpa.
Luke scende le scale ancora in pigiama.
"Non ci credo" mormoro mettendomi le mani tra i capelli.
"Che succede?" domanda con uno sbadiglio.Questi due soci hanno organizzato un complotto contro di me. Ne sono sicura.
Mia madre ci osserva entrambi e scoppia a ridere.
"Oh Luke, che faccia che hai!" gli dice mordendosi il labbro.
"In che senso?" gli chiede lui stropicciandosi gli occhi e vorrei afferrarlo per il colletto e dirgliene quante bastano a farlo filare dritto in camera sua nello stesso modo in cui ha pensato bene di scendere senza vergogna pochi secondi fa.
"Nel senso che stamattina vi ho ricordato almeno cinque volta della festa ma sembra che nessuno dei due mi abbia mai ascoltato." gli spiego digrignando i denti.La loro risposta è il silenzio e sento la rabbia oscura impadronirsi del mio corpo.
"Mamma! Luke! Siete ancora in pigiama!"
"Ah!" rispondono all'unisono.Decido di lasciar perdere facendogli un cenno di dissenso con la mano e sposto la mia attenzione sull'orologio poiché in questo momento esatto mancano sei minuti precisi!
"Forza, salite su! Almeno mettetevi una felpa, se non volete cambiarvi!"
In men che non si dica il salone si svuota.
Mi siedo sulla poltrona per sgranchirmi le gambe ma improvvisamente suona il citofono.
Mi alzo in piedi con uno scatto che per poco non mi fa perdere l'equilibrio e vado ad aprire la porta.
"Harry! Come stai! Sei pronto?" gli domando tutto d'un fiato.
"Sembri così contenta. Penso di essere pronto."
"Ti ringrazio" lo lascio entrare. "Fa come se fosse casa tua".Richiudo la porta ma l'ombra di qualcuno si sovrappone a quella di Harry e mi fa saltare in aria dallo spavento.
"C'è spazio anche per il fratellone?" chiede Spencer ridacchiando.
"Certo." gli rispondo senza fiato.Li faccio accomodare in salone.
"Ah! Che bella questa casa, non è vero Harry?"
"Certo perché la pulisco io tutti i giorni." risponde mia madre scendendo dal piano di sopra.Veramente avrei qualcosa da ridire a tal proposito ma questa volta anche io preferisco adottare l'arma del silenzio.
Non appena Spencer la vede decide di correrle incontro.
"Amica mia! Da quanto tempo?"
"Troppo!" gli risponde stringendolo in un abbraccio.Cos'è tutta questa confidenza?
Spencer si gira verso me ed Harry, visibilmente scossi da tutta quella complicità.
"Spesso il pomeriggio viene a fare il tifo per noi" ci spiega.
"Ah- capisco" mugugna Harry.
"Mi fa piacere." biascico andando in cucina per sistemare le ultime cose.Se la mamma ultimamente è sempre presente ai loro allenamenti pomeridiani significa che spesso incontra anche Jake.
Mi tappo la bocca, come mi vengono in mente certe cose? Spero di non averlo pensato ad voce alta.
"Tutto apposto?"
Mi volto per guardare Harry che mi ha raggiunto in cucina e annuisco.
"Allora? Come ti senti?" gli chiedo ora che ci troviamo in silenzio e da soli.
"Stranamente felice e credo che questo sia merito di tutti. Nessuno escluso." mi confessa con sincerità.
"Mi auguro che la tua felicità possa durare in eterno, Harry."
"Anche io, Anna."Il campanello suona per la seconda volta.
"Cos'è tutto questo casino?" grida Luke scendendo le scale e salutando Spencer, ancora intendo a parlare con mia madre, con una pacca sulla spalla.
Gli indicio Harry, dietro di me.
Annuisce.
"Ciao, Harry! Come te la passi?"
Harry sembra sorpreso dal suo atteggiamento ma positivamente.
"Tutto bene grazie, tu?"
"Non c'è male" risponde Luke.Li lascio chiacchierare e dopo esser tornata all'ingresso mi accingo a riaprire la porta.
"Sorpresa!" urla a squarciagola Bella.
"Bella, che piacere!" le sorriso invitandola ad entrare.Era da così tanto tempo che io e Bella non passavamo una serata insieme che non mi pare vero.
"Siediti dove vuoi. La festa comincerà a breve"
"Grazie mille, forza muovetevi!" esclama a un tratto e alle sue spalle compaiono Zac e Peter.Non ho nulla contro Peter, soprattutto dopo il discorso che abbiamo avuto io ed Harry, ma ho il timore che con Bella al suo fianco, come spesso accade, possa diventare piuttosto irascibile.
"Ciao, Anna. Come stai?" mi domanda Peter stringendo la mano di Bella.
"Salve. Molto bene, grazie."Incrocio lo sguardo di Harry ma lui mi rassicura e ritrovo un po' di coraggio.
"Hey Anna, cos'è quella faccia?" scherza Zac.
"La faccia di chi ha dovuto darsi da fare per parecchio tempo"
"Allora non rendiamo i tuoi sforzi vani e godiamoci la festa!" propone a tutti quanti.Così dopo che Zac ha riacceso l'atmosfera richiudo la porta.
La mamma accende le lucine colorate che io e Luke abbiamo sistemato lungo i muri della casa e la luce soffusa, proveniente da esse, mi riscalda la vista.
"Non dormire in piedi" mi richiama Luke sedendosi accanto a me.
Per fortuna ogni invitato sembra aver trovato il proprio gruppo con cui spassarsela.
"No di certo," lo rassereno "altrimenti mi perderei tutto il bello della serata."
"Giusto, però mi sento in colpa per non essermi accorto delle difficoltà che stava affrontando Harry"
"Anche io ogni tanto penso lo stesso però non possiamo scoraggiarci. Ce ne siamo accorti, forse in ritardo, ma lo abbiamo fatto ed è questo che conta."
"Tu te ne sei accorta" mi corregge.
"No, anche tu. Altrimenti non avresti accettato questa festa."
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Io te e il mare
RomanceAnna è sempre stata una ragazza molto particolare, a causa del lavoro di sua madre non hai mai potuto avere dei veri amici e stare in una casa per più di un anno. Ma quando si trasferirà per l'ultima volta tutto cambierà. Nuove amicizie, nuove sfide...