Sono passati quattro giorni.
Due giorni in cui non ho fatto altro che studiare e analizzare il mio percorso di vita."Devo crescere! Devo diventare una donna matura e smettere di giocare con i sentimenti delle persone!" mi sono imposta ad alta voce stamattina mentre finivo la mia tazza di cereali e mia madre mi osservava spaventata.
Dopo aver accompagnato Bella fino alla macchina di Peter la saluto e torno in classe per recuperare i libri di chimica.
Questa mattina in prima ora ho dato gli esami di chimica.
Spero siano andati bene ma sono sicura di si perché con la casa vuota che mi sono ritrovata durante questi quattro giorni ho potuto studiare in modo perfetto e senza distrazioni, siccome mamma non rientrava più la sera tardi ma direttamente al mattino e Luke ha passato più tempo con la sua squadra nel campo della scuola che nel suo letto.
In più sono molto felice del fatto che nonostante tutto il rapporto tra me e gli amici di Jake non sia cambiato per nulla, anzi sperano tutti in un ritorno di fiamma, soprattutto da parte di Peter e Bella, che non capisce il motivo della nostra "separazione".
Ho provato a spiegarle più volte che era meglio così, soprattutto perché non mi ero comportata in modo giusto nei suoi confronti e gli avevo fatto un torto irreparabile, ma lei non ne vuole sapere nulla e ogni volta continua a ripetere che in una relazione gli errori aiutano a crescere.
"Tanto prima o poi ritornerete insieme" mi risponde spesso con il mento alzato.
Dopo aver infilato tutti i libri nello zaino mi dirigo verso l'uscita di scuola con la pancia che brontola.
Ma proprio quando sto per sorpassare l'ultimo gradino della scalinata noto Harry accucciato accanto alla porta d'emergenza.
Mi avvicino a lui.
"Harry, tutto bene?"
Scrollando le spalle alza lo sguardo da terra.Mi riconosce e sorride ma non aggiunge altro.
Mi siedo accanto a lui.
"C'è qualcosa che non va, dottore?" gli domando scherzando ma non credo sia dell'umore giusto.
"Forse, non lo so nemmeno io".Caspita devo fargli sputare il rospo tuttavia non sembra affatto una cosa semplice.
"Un'esame ti è andato male? Hai preso qualche brutto voto? Tuo fratello te ne ha combinata una delle sue? Problemi di cuore o semplicemente hai mangiato qualcosa di terribile a pranzo?".
Attendo una risposta.
"Forse la penultima mi si addice di più"
"Oh, mamma!" mi porto una mano sulla fronte, "Quale era?"
"Problemi di cuore?" sorride.
"Ah già, problemi di cuore".Che io sappia Harry è un ragazzo abbastanza contrario alle relazioni. A detta sua sono solamente uno spreco di tempo e denaro.
"Vuoi parlarmene?" chiedo sperando di non averlo turbato.
"Va bene" sospira.Non dev'essere facile.
"Ti sta simpatico Peter? Pensi che sia un tipo apposto?"
Mi coglie un po' alla sprovvista perciò tento di non farglielo notare.
"Beh, non sono la persona giusta a cui chiedere ma non penso che Peter sia un ragazzo così terribile, no?".
"In effetti io penso che sia il peggior fidanzato di sempre".Improvvisamente ci vedo chiaro.
"Perché pensi questo?"
"Perché non si merita Bella, la tratta come fosse un giocattolo e a lei sta bene, anzi lei stravede per lui. Questa cosa è ripugnante. Peter non c'era quando lei piangeva per sua sorella, quando si vergognava del suo fisico e si nascondeva nello sgabuzzino della palestra o quando Luke continuava a trattarla male e lei correva da me per non farsi vedere in lacrime dagli altri. In tutti questi momenti c'ero io, solo e sempre io, e nonostante questo Bella ha scelto lui".Tutti e due rimaniamo in silenzio.
"Harry" decido di consolarlo a modo mio, "Nella nostra vita ci sono talmente tante cose ingiuste e letali per la nostra anima che onestamente se dovessi stare qui e elencartele tutte non finirei mai, neanche tra tre vite. Vedi, il punto è che se dovessimo stare ogni volta a soffrire per ognuna di esse non riusciremmo a soffermarci e ad ammirare quelle più belle e questa è una cosa triste, ancora più triste di Peter".
Si trattiene una risata.
"Quindi non posso impedirti di stare male anzi farò tutto quello che posso per aiutarti ma non abbatterti, non farlo mai, credimi, non ne vale la pena".
Spero che le mia parole, almeno un pochino, lo abbiano aiutato.
Sono parole vere, le ho vissute sulla mia pelle.
"Anna, non lo avrei mai detto ma adesso ho capito perché piaci non a uno ma a ben due ragazzi"
"Che cosa?" balbetto arrossendo.
"Niente, lascia stare" ridacchia, "Penso di aver afferrato il concetto e ti ringrazio".Prima che possa aggiungere altro lo stomaco inizia a brontolarmi.
"Cavolo" rido alzandomi.
"Direi che è arrivata l'ora di tornare, vuoi venire con me? C'è mia madre a casa e non credo si faccia problemi a cucinare per una persona in più"
"Allora accetto con piacere, dottoressa".
"Benissimo, non ce la faccio davvero più. Gli esami mi fanno sempre venire una fame terribile" impreco massaggiandomi lo stomaco.
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Io te e il mare
Roman d'amourAnna è sempre stata una ragazza molto particolare, a causa del lavoro di sua madre non hai mai potuto avere dei veri amici e stare in una casa per più di un anno. Ma quando si trasferirà per l'ultima volta tutto cambierà. Nuove amicizie, nuove sfide...