5 | Nasce qualcosa?

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"Eccola!" urla Bella da lontano non appena mi vede arrivare.

Li saluto tutti quanti, anche se Luke preferisce girarsi dall'altra parte, e quando la campanella della scuola suona per dare il via a un'altra pesante mattinata ci dirigiamo immediatamente in aula 13, per affrontare due pesantissime ore di matematica.

"Anna! Anna, ti vuoi girare?" mi rimprovera una voce alle mie spalle e vorrei rispondergli che siccome non mi è venuto neanche un esercizio è il caso che cambi tono.
"Si?" digrigno i denti girandomi e mi accorgo che chi mi ha disturbata è proprio Luke.

Non avevo dubbi si trattasse di lui data l'insistenza con cui mi ha tormentata.

"Devo parlarti." mi dice sottovoce ed io annuisco per fargli capire che sono disposta ad ascoltarlo.
"No, forse conviene che te la dica più tardi" mormora osservando il professore alzare gli occhi su di noi.
"D'accordo." accetto subito dato che lo sguardo del professore non sembra avere voglia di scendere a compromessi con nessuno dei due.

Così a pranzo attendo Luke ma, passati venti minuti buoni, ancora non si è fatto vedere ed inizio a preoccuparmi.

"Tutto bene?" mi domanda Spencer accorgendosi del mio umore.
"Si, scusate ma devo andare urgentemente in bagno." li avviso prima di alzarmi dal tavolo e lasciare la mensa.

E proprio mentre percorro il corridoio per raggiungerlo sento la voce di Luke da dietro l'angolo.

"No, ti ho detto di no!" continua ad alzare la voce mentre sta al telefono e decido sia meglio aspettare che finisca.

"Cosa vuol dire che non puoi passarmi mio padre? Sai farlo il tuo lavoro o no? Me lo dici tu come faccio a dirglielo?!" strepita e dopo aver tirato un calcio al cestino più vicino attacca e si infila il telefono nella tasca dei jeans.

"Hai sentito tutto?" mi domanda dopo essersi accorto di me.
"Quasi, ma non importa. Ti stavo cercando." cambio argomento per non metterlo ancora di più a disagio.

Non avrei dovuto rimanere, sarei dovuta andare via ma ormai è troppo tardi per i ripensamenti.

"Hai ragione" sospira esausto appoggiandosi al muro.
"Non credo che tu sia dell'umore giusto per farlo" gli faccio notare, "Me lo dirai un'altra volta, va bene?"
"Non ce ne sarà bisogno." sussurra in maniera impercettibile e mi domando a cosa si stia riferendo.

____

"Ci siamo tutti?" chiede Zac entrando in macchina.
"No." risponde Harry, appiccicato al fratello.
"Tranquilli, il tragitto è corto." risponde lui con un sorriso ma ciò non basta a farlo calmare.

Zac però aveva ragione poiché il tragitto da scuola a casa sua dura meno di venti minuti.

Quando parcheggia davanti al portone di casa per poco non mi escono gli occhi dalle orbite.

Il vialetto che porta verso l'entrata è costeggiato da deliziosi gruppi di rose rosse e bianche, la villa a cui conduce invece è dipinta da affreschi lungo tutta la parte inferiore delle mura e i balconi, da cui si accede attraverso enormi vetrate, sono ricoperti da magnifici fiori tropicali.

"Tutto merito di mia madre. È una vera e propria passione ormai." mi dice Zac notando il mio interesse verso tutti quei fiori così particolari.

Il campo da basket e la piscina però catturano subito l'attenzione dei ragazzi e perciò rimaniamo soltanto io e Bella, alle prese con l'esplorazione interna della villa.

La casa dentro è ancora più bella.

Splendidi lampadari illuminano le stanze più grandi e il pavimento in mattonelle bianche, perfettamente lucide, danno un tocco di classe al tutto.

E io che pensavo che la mia casa fosse meravigliosa.

"La mia camera è sopra...non perdetevi" ci avverte Zac e Bella alza gli occhi al cielo.

"Bene ma in tutto questo dov'è Luke?" chiede Harry guardandosi intorno.
"Eccomi" risponde proprio lui entrando nella stanza con uno scatto che fa spaventare Harry.

Mi trattengo una risata con la mano.

"Hey ragazzi che ne dite di fare una partita al buon vecchio obbligo o verità?" ci domanda Zac sdraiandosi sul suo letto accanto a Spencer.
"Ma che cazzo ti salta in mente?" risponde Spencer ridendo.

"Siete così noiosi" sbuffa chiudendo gli occhi.
"E va bene ma solo perché il campo da basket è occupato dai tuoi innumerevoli giardinieri" ammette Soencer che si merita una botta sulla spalla da parte di Zac.

"Ok...anche io ci sto" interviene Bella.
"Allora anche io" aggiunge Harry accovacciandosi sul pavimento.
"Se gioca anche loro allora entro anche io" decido raggiungendo Bella ed Harry.

"Manchi solo tu Luke...allora?" lo infastidisce Spencer dopo aver accettato di fare parte a questo gioco.
"Ok" risponde sedendosi a terra davanti a Spencer.

"Allora Bella obbligo o verità?" chiede Spencer con un ghigno dopo che la bottiglia a terra si è fermata proprio davanti a lei.
"Verità" sbuffa.
"Ti sei mai ubriacata?"
"Ogni giorno per dimenticarmi il tuo volto"
"Simpatica" mormora lui facendole il dito medio.

"Ohh andiamo ragazzi serve più adrenalina!" esclama Zac prendendo in mano la bottiglia e facendola girare più velocemente.

Tutti osservano l'oggetto fino a che non si ferma davanti alle mie ginocchia piegate.

Perfetto.

Mi aspetto il peggio da questo ragazzo.

"Allora Anna obbligo o verità?" mi chiede subito.
"Obbligo" e Bella mi sorride.

Non c'è nulla di peggio dei miei vecchi segreti.

"Ok ti obbligo ad ottenere il numero di Jake domani in quinta ora" risponde dopo un po'.

"Chi è Jake?" ma non faccio in tempo a rispondere che Luke mi precede.
"Uno fuori di testa"
"Non è vero!" alza la voce Bella "Solo perché quest'anno ti ha quasi sottratto il posto da capitano non puoi prendertela con lui"
"Invece si"
"No"
"Si".

Bella lo fulmina con lo sguardo.

"Tranquilli proverò a parlarci perché non posso perdere a questo gioco" sposto lo sguardo su Zac "Ma non ti prometto che gli chiederò il suo numero" aggiungo subito.
"Affare fatto".

"Che stronzate" biascica Luke e Zac gli tira uno schiaffo per scherzare ma lui non la prende tanto bene.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora