18 | Portami via

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La sveglia suona alle sei e corro subito in bagno per farmi una bella doccia.

Preparo lo zaino e dopo essermi data un'occhiata veloce ai capelli scendo di sotto.

"Muoviti Luke!" lo rimprovero vedendolo uscire dalla cucina.

Ho avuto il mio primo fidanzato, se possiamo definirlo così, all'asilo ma credo sia stato più un gioco per lui.

Mi fa cenno di andare e scuotendo la testa mi distraggo da quel ricordo doloroso.

In macchina c'è un silenzio imbarazzante, non che sia successo qualcosa per cui essere imbarazzati ma la mattina non ho molta voglia di parlare.

"Allora?" mi chiede sistemandosi una ciocca di capelli all'indietro
"Cosa? Non ti seguo".

Mi guarda per un momento e decide di rispondermi spostando lo sguardo fuori dal finestrino "No niente".
Non avendo intenzione di arrabbiarmi già di prima mattina mi limito ad annuire con gli occhi chiusi.

È davvero difficile capirlo.

Arrivati davanti scuola si parcheggia e dopo averlo ringraziato del passaggio corro subito verso Bella che mi aspetta in compagnia di Peter.

Quei due mi nascondono qualcosa.

"Hey ragazzi!" li saluto e loro ricambiano.
"Pronti per stasera?" fa Denis mentre do un bacio sulla guancia a Jake.
"Assolutamente si" grida Bella entusiasmata.

Vorrei poter trovare una scusa plausibile per non doverci andare ma so benissimo che nessuno mi crederebbe.

Suona la campanella con il resto del gruppo entro a scuola.

"Jake allora, dimmi un po', come ti è sembrata mia madre? Strana, lunatica, severa...?" gli domando nervosa mentre prendiamo posto ai banchi nell'ultima fila per prepararci alle pesanti ore di chimica.

Jake non mi ha ancora detto nulla a proposito di ieri sera e sono sicura che sia per il fatto di Luke.
Avrei dovuto assolutamente dirglielo ma non ho il coraggio per farlo nemmeno ora.

Mi osserva sorridendo "Tua madre è fantastica, dovremmo organizzare delle uscite insieme a lei qualche volta"
"Menomale! No aspetta delle uscite noi tre proprio no!".

Tento di ricompormi.

"E a proposito di Luke?" gli chiedo sottovoce pronta a qualsiasi risposta.

Sembra rifletterci un momento.

"Conosco Luke da tanti anni ormai e forse avere una sorella come te non gli farà poi così male...soprattutto con il carattere che si ritrova, non credi? Comunque resta il fatto che lo invidio abbastanza in questo momento".
"Ehehe a cosa vai pensando brutto furbo?" lo prendo in giro dandogli una pacca sulla spalla.

Devo ammettere che dopo aver sciolto questo nodo con Luke e Jake le due pesanti ore di spiegazione passano alla svelta e una volta suonata la campanella corriamo tutti a mangiare.

"Allora ragazze" inizia il discorso Denis non appena ci sediamo a tavola con i vassoi in mano pronti per mangiare, ma viene interrotto da una voce stridula che ho già sentito parecchie volte: quella di Katy che a quanto pare oggi non è proprio la sua giornata dato che si sta avvicinando al nostro tavolo con gli occhi iniettati di sangue e non scherzo.

"Ciao ragazzi, ciao Anna" mi squadra come fossi un sacco dell'immondizia a bordo strada e alzo le spalle, non tutti apprezzano la perfezione.

"Ah Anna volevo proprio parlare con te o per meglio dire volevo semplicemente sapere se hai informato i tuoi amici"
"Informato i miei amici? Non capisco"
"C'è poco da capire"
"Beh io continuo a non capire".

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora