10 | Ben tornato!

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Lunedì mattina

La sveglia suona già da un pó ma non ho nessuna voglia di alzarmi anche perché so a cosa dovrò andare incontro questa mattina: MIO PADRE!

Non so assolutamente cosa fare.
Non lo vedo da una vita intera.
Non saprei cosa dirgli se mi chiedesse qualcosa.
Non mi ricordo neanche come sia fatto il suo volto e a suo figlio non ci voglio neanche pensare!

Scendo controvoglia di sotto in cucina per fare colazione.

"Buongiorno, amore" mi saluta mia madre con un sorriso dolce e sincero stampato in volto.

Ma non era lei che qualche giorno fa stava piangendo per colpa di quest'uomo?

"Oggi arrivano?" chiedo sperando di ricevere come risposta un bel no.

La felicità dal volto di mia madre scompare.

"Si e tra poco!"

Ansia al livello supremo in arrivo.

Mi fiondo in camera e chiudo la porta a chiave, cosa potrei mai indossare? Di certo non il mio pigiama a fiori rosa e le mie ciabatte gialle.

Non sapendo più cosa scegliere opto per un jeans e una semplice maglietta viola da abbinarci sopra.

Prendo le mie Vans, che spero mi porteranno fortuna, e mi lego i miei lunghi capelli neri in una coda.

Purtroppo adesso sono pronta per scendere di sotto e affrontare il futuro che mi attende già da un po'.

Il campanello suona non appena metto piede in salone, provocando un fortissimo rimbombo nella mia testa.

Sento l'ansia aumentare ad ogni mio passo.

"Eccoli!" mia madre mi sorpassa velocemente e apre la porta.

Tutto accade in un lampo e se dovessi spiegare a qualcuno cosa sia successo in quel momento non saprei davvero farlo. È come se il mio cervello avesse smesso di elaborare le informazioni.

Un ragazzo dall'aria familiare attende con suo...mio padre dietro di lui...un' attimo...

È Luke!

"Ma che cazzo?!" sbotto perdendo quasi l'equilibrio.
"Anna!" mia madre mi guarda incredula.

Odia dire parolacce in sua presenza. In effetti odio anche io perdere il controllo in questo modo.

"Anna?" Luke mi osserva confuso tanto quanto me.

Ci fissiamo a vicenda senza dire una parola mentre tutto intorno a noi rimane in assoluto silenzio.

Mia madre decide di rompere il ghiaccio, come al suo solito "Vi conoscete?".

"Mamma, lui è Luke" balbetto.
"Beh...entrate. Potrete spiegarmi tutto anche dentro casa" li accoglie amichevolmente.

No, ma sul serio? Questo è tutto quello riesci a dire per tirarmi fuori dalla fossa, mamma?

Che grande aiuto!

Decide di farli sedere al tavolino in cucina.

Il padre di Luke (nonché anche mio padre) indossa un completo elegante blu, ha i capelli scuri quasi quanto quelli di suo figlio ma ai lati sono striati da ciocche più chiare, tendenti al bianco. Gli occhi tali e quali ai miei, anche nella forma e credo che forse questa sia l'unica cosa che abbiamo in comune.

Fino ad adesso mi ha solamente rivolto un sorriso imbarazzato.

"Posso offrirvi qualcosa?" gli domanda mia madre sedendosi difronte a Luke.

Luke fa cenno di no con la testa mentre mio padre le chiede una tazza di caffè.

"Vado io" precedo mia madre che si era appena alzata per andarlo a preparare.

Non voglio restare un secondo di più in quel salone!

È imbarazzante e sconfortante rivedere l'uomo che per anni è stato del tutto assente nella mia vita e ripresentarsi solo ora per smollarci suo figlio.

Mentre preparo le tazze scorgo la figura di Luke che si guarda intorno spaesato e mentre i genitori si accordano su alcune cose utilizzando un tono quasi formale di voce lui si sdraia completamente sul divano.

Perfetto, pensa che sia già casa sua.

Rientro con un vassoio con due caffè, anche se mia madre non l'ha chiesto esplicitamente so che nei momenti come questi, quando non sa bene cosa fare, preferisce berne un po'.

"Sono felice che già vi conosciate" mio padre prende il caffè dal vassoio che nel frattempo avevo posato sul tavolino.
"Già" mi siedo accanto a mia madre.

Il più lontano possibile da lui.

"In effetti siamo amici" Luke alza lo sguardo dal telefono appena pronuncio questa frase.
"Ah, molto bene" mio padre sembra essere molto sorpreso.

"Anna perché non accompagni Luke in camera sua?" mi propone mia madre e ovviamente vorrei spiegarle che forse non è il caso ma non lo faccio.

Scelgo di annuire e Luke si alza subito posando il telefono nella tasca dei suoi jeans.

Mentre saliamo sento il suo sguardo puntato addosso.

"Eccoci, questa sarà la tua camera, in effetti è la camera degli ospiti ma mia madre ha deciso che da oggi in poi sarà la tua" mi fermo davanti alla porta.
"Spero ti piaccia" aggiungo per sdrammatizzare.
"Non male" sorride mostrando le sue fossette.
"Bene, ma ora devo assolutamente prepararmi per andare a scuola"
"D'accordo, allora io mi accomodo"

Si bravo, accomodati.

"Anna?" mi domanda improvvisamente a bassa voce e per un'attimo sono tentata di scappare e far finta di non aver sentito niente.
"Si?"
"L'altra sera io..."
"Fa niente per tutto quello che mi hai detto" sorrido e sembra rilassarsi.

Dopo essermi data un'ultima sistemata scendo di corsa le scale con lo zaino in spalla ma con mia grande sfortuna trovo mio padre che mi aspetta davanti alla porta.

"Anna.." cerca di attirare la mia attenzione con un gesto veloce della mano.
"Dimmi" chiedo osservando il pavimento che all'improvviso si è fatto così interessante.
"So che é complicato ma devi capirmi...è meglio che Luke stia qui con voi, casa nostra è diventato un casino da quando..."
"Ma certo è così che fai con tutti i tuoi figli, li scarichi? Spero solamente che questa volta che sia per una buona ragione" la mia voce suona quasi quanto una minaccia.

Mi guarda attonito.

"Mi dispiace davvero, spero che un giorno le cose tra noi possano cambiare"
"Lo spero anche io ma non dipende da me" non riesco più a dire nient'altro, sento solamente le lacrime agli occhi che cerco in tutti i modi di trattenere.

Quando mio padre finalmente si allontana mi avvio svelta a scuola, non voglio che mia madre soffra ancora..

Una volta arrivata davanti a scuola Bella mi viene subito incontro.

"Eccoti finalmente!" mi abbraccia forte e vorrei sprofondare tra le sue braccia.
"Ciao Bella" le sorrido.
Mi osserva a lungo "Tutto ok?"
"Certo, tu?"

Per niente.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora