45 | Un saluto speciale

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I giorni precedenti a questo sono stati a dir poco fantastici; non stavo così bene da forse troppo tempo.

"È l'ora di alzarsi!" penso d'un tratto, accorgendomi di essermi riaddormentata.

Volevo ringraziare personalmente ognuno degli invitati questa mattina, ma evidentemente mia madre aveva in mente altri programmi per me, quando poco fa è salita in camera mia e mi ha ordinato di scendere immediatamente in cucina.

Un discorso di famiglia. Ha detto che dovevo prepararmi per affrontare un discorso di famiglia.

Di cosa dovremmo mai discutere, però?

Non importa, oggi mi sento pronta a tutto.

Non appena scendo di sotto, mi accorgo subito che Luke e la mamma sono seduti uno di fronte all'altro e non sembrano affatto pronti ad affrontare il famigerato discorso di famiglia.

"Cosa succede?" mormoro, spiazzata.
"Anna, c'è una cosa che io e Luke non ti abbiamo ancora detto" inizia lei incrociando le gambe e mi siedo accanto a loro.
"Voi sapete che potete dirmi tutto" ribatto, preoccupata.
"Lo so" risponde Luke.
"E allora cosa dovete ancora dirmi?" domando ad entrambi con un filo di voce.

Perché nessuno dei due mi guarda? Quale paura li spinge a comportarsi in questo modo?

"Anna, ti ricordi dell'ultima partita che abbiamo fatto?" prende allora la parola Luke.
"Certo, è andata benissimo!"
"Già e proprio per questo sono stato invitato a partecipare a una selezione per un college in Florida, che si terrà la prossima settimana e ci sono buone probabilità che la passi".

Osservo prima lui e poi mia madre.

"Non era questo il tuo sogno, Luke?" gli chiedo.
"Si, era questo il suo sogno. Una volta passate le selezioni, però, non tornerà più a casa. Luke rimarrà in Florida" mi spiega mia madre.
"Cosa? Non ricordavo che l'accordo fosse questo. So bene che dovrai rimanere lì durante tutto l'anno, ma ero sicura che per le feste e il weekend saresti tornato".

Tutto questo mi sembra ancora così surreale, eppure io e Luke ne avevamo già parlato.

Non avrei mai pensato che la notizia migliore per Luke sarebbe stata un vero e proprio colpo al cuore per me.

"Lo so, Anna. All'inizio anche io stentavo a crederci. Il contratto ti obbliga a rimanere gran parte dell'anno scolastico presso il college, per via degli innumerevoli allenamenti e delle partite che ne conseguono".

Annuisco rendendomi conto della fatica che gli costerebbe eppure, nel profondo, qualcosa non mi ha ancora convinta.

"E chi baderà a te? Chi ti sosterrà tutto il tempo, anche nei momenti più duri?"
"Tuo padre, Anna" interviene mia madre.
"Papà?" balbetto, sconcertata.
"Si, è riuscito ad acquistare un appartamento nei pressi del college, in modo che Luke possa stare assieme a lui"

Abbasso lo sguardo, incapace di chiedere dell'altro.

"Potresti lasciarci da soli" le chiede Luke e lei accetta.

"Anna, perché fai così?" mi domanda a malincuore.
"Io non voglio che tu, nel vedermi così, possa pensare che quella che hai preso sia stata una scelta sbagliata, ma non posso nascondere ciò che provo in questo momento"
"Infatti non ti chiedo di nasconderlo, non potrei mai. Non dopo tutto quello che abbiamo passato".

Accenna un sorriso.

"Per me vali tanto, Luke. Vali molto più di ciò che pensi" gli dico e lo stringo in un abbraccio, consapevole che questa volta saprà ricambiare.

"Non lo avrei mai detto ma mi mancherai. Mi mancheranno anche i tuoi gesti più stupidi" mi confessa accarezzandomi la nuca.
"Non farmi piangere"
"Hai ragione, non credo sia una buona idea" ammette divertito.
"Anche tu mi mancherai molto, ma non c'è bisogno che aggiunga altro oramai. Tu preparati solamente al meglio e vedrai che arriverà prima di quanto pensi!"
"Ricevuto, Anna"
"Sii gentile, con tutti"
"Sarò gentile, te lo prometto"
"Fatti tanti amici, chiaro? Circondati di persone di cui ci si possa fidare"
"Così tanti che mi dimenticherò come ci si sente ad essere da soli"
"Ottimo. Ah, non dimenticarti di fare la doccia e lavare sempre i denti"
"Si, mamma. Non me lo dimenticherò" annuisce lui.

Mi allontano lentamente da Luke e gli sorrido.

"Quasi dimenticavo!" esclamo all'improvviso.
"Si?" mi domanda ridendo.
"Sappi che appena troverò i soldi per il biglietto, verrò subito da te!"
"Adesso ho paura, ma non abbastanza da impedirtelo" mi confessa.

Lo osservo per qualche secondo e non posso fare a meno di pensare che sia stato un vero e proprio dono, un dono che io e la mamma abbiamo ricevuto.

"Tua madre è orgogliosa di te. Le farò visita e le parlerò di tutti i tuoi progressi" gli dico.
"Ti ringrazio, Anna. Spero di esserlo per davvero" mormora.

Lo sei, Luke. Ai suoi occhi lo sei sempre stato.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora