40 | Che il mio compleanno abbia inizio!

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Non mi sembra vero, finalmente gli esami sono giunti al termine!

Qualche voto è già arrivato e devo ammettere che, anche se non sono riuscita a raggiungere il massimo in alcune materie, mi posso ritenere abbastanza soddisfatta e, proprio per questo motivo, questa mattina stiamo aspettando Aaron alla stazione.

Eh già, proprio quell'Aaron.

Ultimamente mia madre e Luke sembrano sorridere alla vita e mi hanno concesso il via libera ai preparativi per la festa, perciò ho potuto invitare Aaron una settimana prima del previsto.

"ANNA HUNTER!" grida con la voce piena di emozione non appena le porte del treno si aprono.
"Che piacere rivederti!" rido osservandolo avvicinarsi.

Sembra essere appena uscito da un film degli anni ottanta.

"Hai cambiato stile?" lo prendo in giro.
"Il mio stile sarà sempre e comunque migliore del tuo." risponde facendomi una smorfia.

Lo stringo in un abbraccio.

Lui ricambia con troppa foga e dopo neanche tre secondi sono costretta ad implorarlo di lasciarmi andare perché non respiro più.

"Sei cambiata" mi osserva con un sorriso affettuoso.
"In senso negativo?"
"No" riprende in mano la valigia che aveva posato per salutarmi, "Adesso sei sbocciata, come un fiore."

Gli accarezzo il volto come i vecchi tempi e questa volta è lui a sorridermi con dolcezza.

"Forza andiamo, non voglio imbarazzarmi ancora di più ed Harry ci sta aspettando al parcheggio."
"Non vedo l'ora di conoscerlo!"
"Suppongo che avrai un bel po' di gente da conoscere questi giorni, non è vero?" sorrido sotto i baffi.
"Hai ragione e sono pronto a tutto!".

Non appena giungiamo al parcheggio Harry sembra avere subito intenzione di nascondersi dietro la macchina.

Mi trattengo una risata, come potrei biasimarlo: Aaron assomiglia a un cane che muore dalla voglia di fare festa a chiunque incontri.

"Harry, ti presento Aaron." gli dico dopo averlo raggiunto.
"Ciao Aaron, è un gran piacere conoscerti" viene avanti fissando le mie scarpe.
"Anche per me" risponde Aaron alzando un sopracciglio, visibilmente divertito dalla sua reazione.

Capisco che è arrivato il momento di rimettersi in marcia o Aaron ne combinerà una delle sue.

"Harry, perché non inizi ad entrare in macchina? Io aiuto Aaron a sistemare le valigie nel portabagagli" gli propongono senza perdere altro tempo.
"D'accordo" accetta molto volentieri.

"Anna, cos'ha quel ragazzo? Da come me lo avevi descritto non pensavo potesse sentirsi così a disagio, è per via del mio nuovo cappello?" mi chiede non appena rimaniamo da soli.
"Sta tranquillo, è tutto sotto controllo. È un ragazzo serio e molto probabilmente ha trovato ridicolo il tuo nuovo cappello"

Infilo la valigia nel portabagagli ma mi accorgo che Aaron non se l'è bevuta neanche un po'.

"Perché è così strano?" insiste sottovoce e credo sia appena arrivato il momento di rivelargli la verità.
"Diciamo che prima del vostro incontro ho dovuto spiegarli un po' chi sei ed è convinto che tu sappia tutto della sua ex cotta per Bella e sono sicura che questo lo metta molto in imbarazzo."
"STIAMO SCHERZANDO?" sbraita perdendo il controllo dopo un istante di silenzio.

Gli tappo la bocca prima che possa aggiungere altro.

"Giuro sul tuo nuovo cappello che se nominerai anche solo una volta il nome di Bella in una qualsiasi conversazione, ti taglio tutte e due le mani. Tutte e due, e ti faccio scomparire quel cappellino da teppista. Intesi?" lo minaccio prima che possa scappare via.
"Prima levami quella mano dalla bocca" mi avverte dimenandosi dalla mia stretta.
"Promettilo"
"No. Non ci penso neanche."
"Che cos'hai detto?"
"OK, OK LO PROMETTO!".

Lo scruto attentamente per capire se stia mentendo o no.

"Ho detto che lo prometto!" ripete stringendosi il cappellino.
"Staremo a vedere."

Decido di lasciarlo andare, per questa volta.

Mi sistemo i capelli ed entro in macchina dove mi attende il mio amico Harry, seduto sul sedile posteriore.

"Si parte!" esclamo accendendo la macchina che, con grande gentilezza, ha deciso di prestarmi questa mattina la mia grande madre superiore.

"Harry, vorrei parlarti un secondo." lo chiama Aaron dopo esser entrato in macchina.
"Si?" mormora Harry grattandosi il collo nervosamente.
"Se pensi che io sappia qualcosa su di te o su qualcun' altro in generale ti sbagli di grosso, chiaro?".

Sto per tirargli una botta in testa ma non appena sento Harry bisbigliare qualcosa decido di rimanere al mio posto.

"Sei sicuro?" gli chiede poi, con un tono di voce più alto.
"Al cento per cento, è come se ci fossimo visti per la prima volta in vita mia, Spencer!" annuisce Aaron, ed Harry si mette a ridere.
"Veramente quello è mio fratello, ma mi fido comunque" gli confessa con un sorriso.
"Vedi? Io non so nulla!" gli fa notare lui, alzando le braccia.

Dallo specchietto incontro lo sguardo di Aaron che alza il pollice nella mia direzione.

Mi porto una mano sulla bocca per non mettermi a ridere anche io.

Aaaron è davvero una persona incredibile e la sua mancanza, nonostante i mille percorsi che ho dovuto cambiare, si è fatta sentire molto.

Io te e il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora