Il vestito color champagne che avevo comprato qualche settimana prima mi arrivava alle ginocchia, sottolineava la mia figura magra e slanciata, la pancia non era ancora visibile. I capelli scivolano ad onde morbide sulle mie spalle.
-Amore, stai d'incanto.
Sussurrò Jamie accarezzandomi la schiena nuda e baciandomi il collo.
Mi girai e le nostre labbra si unirono in un unico bacio, avevamo sempre bisogno l'uno dell'altro.
-Cosa mi fai? Come fai?
Sussurrò Jamie sulle mie labbra riprendendo a respirare. Sorrisi, sentendomi felice e al sicuro.
-È meglio che andiamo se non vuoi che ti tolga questo vestito qui e subito.
Disse prendendomi la mano.
-Ma dove mi porti?
Chiesi mentre salivo in macchina.
-Sorpresa.
Esclamò. Feci finta di essere arrabbiata e sbuffai.
-Sei poco credibile.
Risi e togliendomi la cintura mi buttai tra le sue braccia.
-Dio, se ti amo.
Sussurrò stringendomi a sè. Poco dopo mi rimisi al mio posto e la macchina partí, si fermò davanti al ristorante che ci dava maggiori ricordi. Sorrisi e nel aprire la portiera un conato di vomito mi salí in gola, mi rimisi seduta sul sedile buttando la testa all'indietro.
-Cristina, che succede?
-Non credo di sentirmi bene.
-Oddio, ti porto subito a casa.
-Mi dispiace amore.
Sussurrai accarezzandomi la pancia.
-Non importa, io ti porto direttamente all'ospedale.
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La dottoressa mi toccava la pancia mentre la mia mano stringeva forte quella di Jamie.
-Dottoressa, c'è qualcosa che non va?
-Signorina, è tutto come deve essere, il problema è che non sarà una gravidanza facile, dovrà stare a casa senza fare sforzi per evitare un aborto naturale.
Spiegò la dottoressa Bianchi.
-Grazie dottoressa, arrivederci.
Sussurrò Jamie con le lacrime agli occhi, porgendomi una mano per alzarmi dal lettino.
-Andrà tutto bene amore.
Dissi passando le mie labbra sulle sue per rassicurarlo.
-Non voglio che ti succeda niente, voglio essere felice con il nostro bambino, ho paura Cristina, ho davvero tanta paura!
Mormorò mentre cercava di non gurdarmi. Arrivati alla macchina mi aprí la portiera e mi aiuto a salire.
-Jamie, sei l'unica cosa di cui ho bisogno in questo momento, questo bambino sarà il bambino piú felice del mondo, è una promessa.
Dissi tutto d'un fiato. Prese il mio viso fra le mani e mi baciò appassionatamente cosí dopo qualche minuto mi spostai su di lui a cavalcioni.
-Porca troia Cristina, mi fai impazzire, volevo farti una proposta di matrimonio speciale degna del tuo carattere, della tua bellezza, del tuo essere e invece mi ritrovo qui in una macchina a chiederti di sposarmi perchè sono come un bambino impaziente di scartare i regali, ho bisogno di sapere che sarai mia per sempre, sposami!
Come un bambino aveva gli occhi lucidi e mi guardava in attesa della mia risposta, preoccupato nonostante il mio sí fosse scontato.
-È la proposta di matrimonio piú bella che tu potessi mai fare, sí, sí, sí! Ti amo.
Respirai e ripresi a baciarlo, passai una delle notti piú belle della mia vita, il mio bambino stava bene e l'amore della mia vita mi aveva appena chiesto di sposarlo.
SONO QUI, SONO VIVA!
Lo so, lo so, saranno tre mesi che non pubblico un capitolo nuovo ma alla fine eccomi qui, sono tornata per voi e spero che questo nuovo capitolo vi piaccia :)
(Con questa nuova cosa di aggiungere audio mi sono impallata tutto e sicuramente avrò fatto qualche casino ma so che mi perdonerete ahahaha)
Ultimissima cosa, se volete potete seguirmi su twitter: @ovceaniall chiedetemi pure il followback e ogni domanda riguardante la storia e non, ho pensato fosse un'idea carina per conoscere le mie lettrici, un bacione! xX Cristina.
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Sweet black bet
Fanfiction'Vieni qui, ti prego. Sfonda pure la porta, ma io ti voglio qui.' Cristina ha diciotto anni e finiti gli studi a Londra torna in Italia, dalla sua famiglia e dai suoi amici. Qualcosa sconvolgerà la vita di tutti quanti e soprattutto quella di Cristi...