Capitolo 8

895 46 0
                                    

Piccole luci attraversavano la finestra e mi illuminavano il viso.

Faceva caldo, a differenza di Londra qui non piove quasi mai.

Guardai l'ora le '8:32'.

Prima di alzarmi cercai di ricordare quanto successo ieri, ricordavo di me e Mattia e anche di Bea e Nich, ma per Valeria e Leonardo dovevo scavare piú a fondo.

Poi mi rimase impressa un'immagine, un loro bacio e poi Leonardo che si metteva alla guida, Valeria, ubriaca anche lei, vicino a lui.

Valeria si ubriacava facilmente, era una brava ragazza, forse anche una delle migliori ma da ubriaca andava fuori di testa.

Io ero seduta in braccio a Mattia visto che i posti in macchina erano cinque e noi sei.

Di sicuro Mattia non avrebbe potuto guidare la sua macchina per riaccompagnarmi a casa.

Mi alzai dal letto, mi preparai velocemente e scesi giú a fare colazione.

Mia mamma era al lavoro, la colazione era pronta sul tavolo ma decisi di risalire su, mettermi un paio di vans, prendere la borsa e infilarci un pacchetto di sigarette, le chiavi e le cuffiette.

Cosí uscí.

Imprecai prima di chiudere la porta perchè ero stata stupida a mettere le chiavi nella borsa prima di chiudere casa.

Poi camminai per il piccolo paesino.

Era ancora presto e per le strade non c'era nessuno.

Mi accesi una sigaretta e continuai a camminare lentamente con le cuffiette nelle orecchie.

Una dolce melodia risuonava e mi dava tranquilità.

Guardai il telefono, trovai il messaggio di Jamie e lo rilessi piú volte.

Mi sarebbe venuto a prendere alle otto.

Ci pensai piú volte.

Come poteva sapere dove abitavo?

Questa cosa mi inquetava.

Cercavo spiegazioni ma non ne trovavo.

Qualcosa davanti ai miei occhi distolse i miei pensieri.

-Valeria?

Chiesi stupefatta.

-Ma che cazzo succede?

Sweet black betDove le storie prendono vita. Scoprilo ora