Capitolo 38

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-Lorenzo ha la tua età.

Disse la sorella piú grande indicando Jamie.

-È il tuo ragazzo?

Chiese Jamie.

Sofia annuí.

Un'ora era passata semplicemente nello spiegare a Jamie che cos'era successo e che cosa non era successo e un'altra per far sí che tutta la famiglia Bower raccontasse, fidanzati, amiche e tutto quanto. Era mezzogiorno quando salutai Anne e le sue figlie, mi ringraziarono moltissimo poi abbracciarono nuovamente Jamie. Avevano già deciso dove incontrarsi qualche giorno in avanti, ma ero davvero troppo concentrata ad osservare il sorriso di Jamie e innamorarmi sempre di piú.

-

Jamie continuava a guardarmi mentre camminavamo per le vie della piccola città in cui vivevo.

-Che hai da guardarmi?

Chiesi sorridendo.

-Non capisco che ho fatto per meritarmi un angelo come te.

Sorrisi prima di fermarmi e lasciarli un bacio sulle labbra.

-Non so come ringraziarti.

Mormorò.

-Non devi.

Risposi trascinandolo verso una panchina vicina.

-Sei il mio angelo.

Disse sedendosi.

Sorrisi sedendomi sulle sue gambe. Mi baciò facendo incontrare le nostre lingue che si cercavano da tempo.

-Ho bisogno di te Jamie.

-Sono qui per restare.

Ogni parola in piú che usciva dalle sue labbra era un respiro in piú per me.

-L'amore fa male.

Dissi sospirando guardando altrove.

-Lo so.

Mi rigirai e lo guardai negli occhi.

-Ma ti amo troppo, farò qualsiasi cosa pur di non farti stare male.

-Se stai qui con me andrà tutto bene.

Presi il suo viso tra le mani e baciai le sue labbra.

È un amore che ci consuma ma che allo stesso tempo ci rende vivi.

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