Quando aprí gli occhi mi ritrovai a terra, non ricordavo cosa fosse successo nelle ore precedenti ma camera mia non sembrava piú una camera, avevo spaccato ogni cosa e non avevo per niente voglia di pulire. Erano le undici di sera, avevo dormito tutto il pomeriggio. A passi lenti scesi le scale e camminai verso il salotto, aprí il frigo e presi una birra.
-Cerca di non buttare a terra anche questa, idiota.
Mi rimproverai ad alta voce.
Rimasi seduta sullo sgabello in cucina a fissare la mia birra.
Jamie's pov.
-Un altro.
Dissi sbattendo il bicchiere contro il tavolo.
-Non ti sembra di aver bevuto abbastanza tesoro?
Disse una ragazza mettendomi una mano tra i capelli.
-Io sono Sofia.
Parlò muovendosi intorno a me a ritmo della musica.
-Jamie.
Mormorai aspettando la mia vodka.
-Balli con me, Jamie.
Sussurrò al mio orecchio prima di soffiarci.
-Non so ballare.
-Possiamo fare altro.
Disse accarezzandomi una guancia.
-Sto aspettando il mio drink.
Borbotai infastidito.
-Sei già abbastanza ubriaco.
Sussurrò baciandomi.
-Non fino a questo punto.
Dissi allontanandola.
-Passo dopo.
Sussurrò leccandosi le labbra e passando una mano sulla mia coscia.
-Il suo drink.
Disse la barista porgendomi il bicchiere. Dopo aver bevuto il tutto in un sorso uscí barcollando dal locale. Salí in macchina, nonostante fossi ubriaco arrivai a casa senza causare incidenti. Andai direttamente a letto e mi lasciai cadere su di esso. Il soffitto era un bel panorama da osservare.
Cristina's pov.
-Stefano è arrivato!
Urlò mio fratello sbattendo la porta dietro di sè. Rimasi comunque immobile a fissare la mia bottiglia.
-Che ci fai qui tutta sola?
Chiese Stefano entrando in cucina.
-Cristina, che succede? È arrivato il tuo fratellone e nemmeno lo saluti?
Mi girai per guardarlo poi ritornai a fissare la mia bottiglia.
-Okey, che succede?
Chiese sedendosi a cavalcioni sullo sgabello accanto al mio.
-Nulla, piuttosto tu, che ci fai alle undici di sera a casa mia?
Dissi con lo sguardo fisso mentre con il dito disegnavo la forma del collo della bottiglia.
-Uno: sono le undici e un quarto, due: sorpresa!
Esclamò.
-Ma ora seriamente, che hai? Ah e dov'è Jamie?
I miei muscoli si indurirono nel sentire il suo nome.
-Lo hai lasciato?
Chiese quasi sconvolto.
-Lui ha lasciato me.
Dissi in tono tranquillo.
-Cosa?
Esclamò questa volta davvero sconvolto.
-Sai, crede che mi farà del male, uh e poi ho bisogno di una vita normale!
Dissi imitando la sua voce.
-Tornerà Cristina, tornerà.
In realtà tutto quello che volevo era che lui tornasse, ma avevo i miei dubbi.
-Oh merda, Niall!
Esclamai saltando giú. Corsi in camera alla ricerca del mio telefono e dopo qualche minuto riuscí a trovarlo.
-Pronto Cristina, dove sei?
-Niall, scusami! Non mi sento molto bene.
-Che succede?
-Forse avrò l'influenza, non lo so.
-No, intendo per davvero, che hai?
Come diamine faceva?
-Sto bene.
-Domani passo da te e qualunque cosa sia, la risolviamo.
Sorrisi per la prima volta dopo ore.
-Ti voglio bene Niall.
-Anche io, piccola.
Misi giú il telefono e tornai da Stefano che mi abbracciò all'istante.
-Starai bene.
Sussurrò al mio orecchio.
-Io preparo i popcorn e tu scegli un film, forza muoviti!
Esclamò spingendomi verso la sala.
-Che faccia ridere!
Urlò per farsi sentire.
-Grazie!
Dissi sbucando dalla porta e mostrando solo il mio viso. Lui sorrise.
-Tutto per la mia sorellina!
Sorrisi anche io.

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Sweet black bet
Fiksi Penggemar'Vieni qui, ti prego. Sfonda pure la porta, ma io ti voglio qui.' Cristina ha diciotto anni e finiti gli studi a Londra torna in Italia, dalla sua famiglia e dai suoi amici. Qualcosa sconvolgerà la vita di tutti quanti e soprattutto quella di Cristi...