Capitolo 18

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Avrei cercato di essere il meno provocante possibile. Una maglietta bianca per niente scollata e un paio di jeans lunghi, strappati alle ginocchia, erano stretti ma di larghi non ne avevo. Converse bianche e una semplice borsa a tracolla, piccola e bianca. I capelli in una lunga coda alta, sentivo le punte dei miei capelli solleticarmi la schiena quando giravo il capo. Trucco leggero, un po' di mascara e basta. Presi la giacca e uscí fuori casa dopo aver dato un bacio a mia mamma, mancavano pochi minuti e sarebbe arrivato. Non mi sbagliai, poco dopo era sotto casa mia. Uscí dalla macchina con un mazzo di rose bianche.

-Queste sono per te.

Sorrise, aveva un sorriso mozzafiato.

-Per me?

Chiesi stranita, di certo un ragazzo che ti riccatta non ti regala un mazzo di rose.

-Sí.

Me li porse piú vicino, cosí da farmeli prendere.

-Ti ringrazio.

Dissi sorridendo.

-Andiamo, sali in macchina.

La tenerezza svaní.

Saliti macchina accese il motore e partí, per qualche posto.

Si fermò davanti a casa sua.

-Arrivati.

Me lo sarei dovuta immaginare.

-Sai cucinare?

Chiesi mentre apriva la porta chiusa a chiave e mi faceva entrare.

-Piú o meno, tu?

-Piú o meno.

Cominciò a ridere.

Mi prese per mano e mi portò in cucina, sul tavolo c'erano un sacco di ingredienti.

-Ma per quanti dobbiamo cucinare? Per la città intera?

Dissi sbalordita.

-Dobbiamo semplicemente fare una pizza, Cri.

-Ohw, fantastico!

Esclamai entusiasta.

Jamie sembrava felice, stavo ascoltando Stefano, avrei fatto quel che mi diceva il signor Bower, per salvare mio fratello da qualsiasi pasticcio, mi sarei fidata di lui, sia di Stefano, sia di Jamie.

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