Le lancette dell'orologio non giravano, stavano ferme sulla stessa ora, si erano fermate nello stesso momento in cui si era fermato il mio cuore. Non avevo bisogno di nulla se non di lui, di mio marito, del padre di mio figlio, strinsi forte la sua mano e la portai alla mia pancia.
-Qui c'è il tuo bimbo, non puoi andartene, non puoi lasciarlo!
Dissi a voce bassa lasciando uscire sospiri dalle labbra e lacrime dagli occhi. Mi addormentai sulla sedia poggiando la testa affianco a lui.
La notte era passata, lui era lí, fermo ed immobile, aspettavo un suo movimento ma nulla di tutto ciò accadeva, aveva superato la notte ma nessuno mi dava risposte, sarebbe rimasto così per sempre? Passarono i giorni ed io non mangiavo, la sua famiglia, la mia famiglia e tutti i nostri amici facevano a turno per stare con me in stanza, mi obbligavano a mangiare qualcosa e ricordavano i bei momenti passati insieme.
Passarono due settimane, dovevo uscire dalla stanza obbligatoriamente:era arrivato il giorno dell'ecografia. Baciai il mio fidanzato e mi allontanai dalla stanza, il mio bimbo aveva cinque mesi, decisi quel giorno di voler sapere il sesso. La dottoressa mi chiese di Jamie ed io raccontai vagamente alcune scuse, poi con un dolce sorriso mi svelò che era una bambina, la mia dolce bimba. Sorrisi e scoppiai a piangere accarezzandomi la pancia. Tornai in ospedale in fretta e furia, e mi fiondai nella stanza che era ormai diventata la mia casa, c'era la madre di Jamie e abbracciandola le sussurrai che aspettavo una bambina, mi strinse forte e pianse insieme a me.
Erano ormai le undici ed in stanza eravamo rimasti solamente io e Jamie, sorrisi guardandolo, sembrava un angelo. Portai la sua mano sulla mia pancia, come mi era solito fare.-É una bimba, amore, è la nostra piccolina!
Sussurrai trattenendo le lacrime. La bimba scalciò, sperai di vedere gli occhi di Jamie aprirsi ma nulla, le mie speranze si facevano sempre più sottili.
-Ti amerò per sempre.
Sospirai sulle sue labbra lasciando un dolce bacio. Mi misi affianco a lui e lo abbracciai, mi mancava dormire vicino a lui, così con il suo profumo nelle narici mi addormentai serena.
Una mano mi stava dolcemente accarezzando i capelli, mi alzai di colpo, Jamie mi guardava, i suoi occhi azzurri erano di nuovo fissi su di me, il suo sorriso era di nuovo sulle sue labbra, piansi, piansi tanto.
Poi mi svegliai veramente e ad accarezzarmi i capelli non c'era nessuno, le iridi color cielo del mio fidanzato non si vedevano e le sue labbra erano nella stessa posizione fissa. Sospirai, mi alzai dal letto e poggiai la mia testa contro la finestra.
-Quanto ancora dovrò aspettare?
Mi girai di scatto.
-Svegliati amore mio, svegliati!
Urlai accasciandomi sulla sedia sconsolata, mi asciugai le lacrime e pettinai i capelli biondi di Jamie, adorava quando lo facevo.
Entrò la polizia in stanza, avevano bisogno di me in tribunale per riuscire a sbattere in carcere Mattia.

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Sweet black bet
Fanfiction'Vieni qui, ti prego. Sfonda pure la porta, ma io ti voglio qui.' Cristina ha diciotto anni e finiti gli studi a Londra torna in Italia, dalla sua famiglia e dai suoi amici. Qualcosa sconvolgerà la vita di tutti quanti e soprattutto quella di Cristi...