Capitolo 9

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-Cristina.

Sorrise Valeria.

-Cosa mi sono persa?

Dissi con una faccia credo da ebete.

Leonardo divenne tutto rosso.

-Ecco..

Valeria non sapeva cosa dire e balbettava.

Erano ancora avvinghiati tra di loro mentre gli guardavo.

-Ho già capito, ma da quanto state insieme?

Dissi ridendo.

-Mentre tu non c'eri sono successe un piao di cosette.

Rispose Leonardo ridendo.

-In realtà ora viviamo insieme.

Ammise Valeria.

-Cosaa?

Esclamai sorpresa.

-Wow, venite qui ed abbracciatemi adesso.

Dissi avicinandomi a loro sorridendo.

~~~

I lunghi capelli biondi mi scivolavano sulle spalle. Le labbra carnose erano contornate da un rossetto rosa, avevo gli occhi truccati poco, un po' di matita e mascara. Indossavo un semplice vestito bianco, stretto in vita e largo verso le gambe, decorato in pizzo. Un paio di tacchi non troppo alti mi cingevano i piedi.

Il campanellò suonò, dissi a mia mamma che uscivo con Jamie, lei mi chiese chi fosse ma stranamente non fece troppe domande.

Andai ad aprire e mi ritrovai un ragazzo alto con un fisico perfetto davanti a me.

Indossava un paio di jeans neri abbastanza larghi e una maglietta bianca che sottolineavano i suoi muscoli, sopra un gilè che rendevano il tutto piú elegante.

-Buonasera dolcezza, una rosa rossa per la mia principessa.

Disse porgendomi una bellissima rosa.

-Ciao Jamie.

Sorrisi ed evidentemente arrossendo.

Mi prese per un fianco e mi strinse a lui portandomi alla macchina.

-Dove mi porti?

Chiesi con un tono dolce.

-Un ristorante qui vicino.

Rispose sorridendo nonostante guardasse non me, ma la strada.

-Mi spieghi come conoscevi dove abitavo?

-Segreto.

Rispose con un'aria misteriosa.

-Sei davvero bellissima!

Continuò.

-G-grazie.

Balbetai, ero dannatamente nervosa.

Arrivati al ristorante scese dalla macchina e mi aprí la portiera, con cautela mi fece scendere ed entrammo.

-Avete prenotato un tavolo?

Chiese cordialmente un cameriere.

-Bower, grazie.

Ora sapevo il suo cognome, ma conoscevo solo quello.

Dopo aver ordinato volevo capire qualcosa piú di lui.

-Raccontami di te, come mai sei qui?

-Ho un'affare per te, principessina.

Ignorò la mia domanda e il suo aspetto dolce e tenero si trasformò in cattiveria.

-Affare?

Chiesi stranita.

-Tuo fratello.

-Mio fratello? Che cazzo centra lui?

Strinsi i pugni.

-Ha bisogno del mio aiuto, ma io ho bisogno del tuo.

Sorrise.

-Spiegati.

-Tuo fratello si è cacciato in uno dei soliti guai, posso aiutarlo, ma tu mi devi qualcosa in cambio.

-Cosa?

-Te stessa.

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