Capitolo 11

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I pensieri non mi lasciavano dormire. Ogni gesto contrastava la mia mente. Seduta sul mio letto continuavo a pensare a quanto accaduto nelle ore precedenti e non mi davo pace.

Presi il telefono e digitai il numero.

-Pronto sorellina, tutto bene?

-Pronto Ste, stai bene? Che cazzo succede?

-Jamie?

-Sí Ste, che hai combinato? Io non..

Scoppiai a piangere.

-Cri, ascoltami! Non devi fare quello che ti dice, io me la caverò.

-Dimmi che succede!

-Ho fatto un casino..

La sua voce venne interotta, qualcuno era là con lui.

-Ste! Ci sei?

Guardai il telefono e lui non era piú in linea ma mi arrivò un messaggio.

'Scusami, per ora non riesco a tirarmi fuori dai guai, ti assicuro che Jamie non ti farà del male, resta con lui per un po', ti prego!

Ti voglio bene, grazie, Stefano. xx'

-Dannazione.

Esclamai esasperata.

Prima di poter posare il telefono apparvero altri due messaggi.

'Domani sera, alle otto a casa mia, passa a prenderti Bea.

Mattia '

Sorrisi a quel messaggio, finalmente avrei scacciato i brutti pensieri passando una serata con i miei migliori amici, cosí aprí l'altro messaggio.

'Ricordati che sei mia.

Jamie xx.'

Scaraventai il telefono per terra, imprecando poi e sperando che fosse rimasto intatto.

Il telefono era salvo, io, no.

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