Capitolo 12

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Infilai le vans ed ero pronta, Bea sarebbe arrivata da un momento all'altro.

Mi guardai allo specchio, i lunghi capelli biondi raccolti in una coda mi solleticavano la spalla, guardai le mie mani e nuovamente lo specchio.

-JAMIE!

Sobbalzai all'indietro, chiusi gli occhi e mi voltai.

Lui non era piú lí, era stata un'allucinazione.

Prima che potessi scoppiare a piangere qualcuno suonò alla porta.

'Fai che sia Bea, fai che sia Bea!

-Chi è?

Chiesi tremolante.

-Bea, muoviti che andiamo.

Aprí la porta e salutai Bea con un lungo abbraccio, quelli che solo lei riusciva a dare, mi davano la calma.

Presi la borsa che era rimasta sul divano e andammo.

-Ciao ragazzi

Salutai, immaginando ci fossero anche gli altri.

-Ehm, ciao Cri, ciao Mattia, io vado!

Disse balbettando mentre mi salutava frettolosamente.

Guardai davanti a me.

Un tavolo per due era allestito in maniera splendida e molto romantica, una tovaglia rossa era collocata sopra il tavolo e sopra di essa mille petali di rosa e due candele profumate.

Vicino a tutto questo, in piedi, Mattia.

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