Capitolo 42

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L'acqua bollente scorreva sulla mia pelle mentre cercavo di farmi andare via brividi di freddo che mi percorrevano la schiena. Avevo freddo nonostante fossi invasa da vapori caldi. Le lacrime si mescolavano con il getto d'acqua che mi scivolava sul viso. 'Hai il gelo dentro.' Questa frase pervase la mia mente e rimbombò di continuo. 'Hai il gelo dentro.' Come potevo scaldarmi se il freddo era dentro di me? Abbandonai l'idea di trovare una risposta e uscí dalla doccia. A fatica riuscí a tenermi in piedi cosí mi aggrappai al lavandino.

-Stupida pressione bassa.

Dissi innervosita.

Mi asciugai velocemente e mi infilai l'intimo, poi uscí dal bagno e mi buttai sul letto cercando di non svenire. Stefano era al lavoro e senza di lui la mia parte depressa usciva e si faceva sentire. Dopo essermi ripresa andai in cucina gocciolando ovunque a causa dei capelli bagnati. Aprí il frigo, poi lo richiusi, non avevo per niente fame. Prima che potessi muovermi avevano già suonato alla porta.

-Chi è?

Urlai mentre camminavo svogliata.

-Sono Niall

Rispose lui.

-Merda.

Sussurrai. Mi ero scordata e indossavo solamente l'intimo.

-Arrivo subito.

Gridai salendo per le scale, presi una grande felpa e me la infilai, un paio di shorts e ritornai giú.

-Ehi Niall.

Dissi ansimando mentre aprivo la porta.

-Cioccolatini per te!

Esclamò Niall mostrandomi uno dei suoi piú grandi sorrisi. Ricambiai il sorriso e lo feci entrare, si mise seduto sul divano ed io lo seguí.

-Racconta.

Disse Niall riferendosi alla telefonata di ieri sera. Mi fidavo di Niall ed ero a conoscenza del fatto che mi sarebbe restato vicino.

-Jamie..

-Vi siete lasciati?

Annuí.

Si avvicinò a me abbracciandomi e baciandomi la fronte.

-Ha perso la persona piú meravigliosa di questo mondo!

Sussurrò tenendomi stretta.

Restai lí tra le sue braccia a farmi cullare, era bello averlo lí con me, mi faceva stare cosí bene.

Jamie's pov.

Mi guardai allo specchio, non mi facevo la barba da giorni e le mie occhiaie si facevano spazio sul viso.

-Un piccolo sforzo amico.

Sussurrò Stefano poggiando una mano sulla mia spalla. Abbassai la testa dal mio riflesso e poco dopo me ne ritornai a letto.

-Forse è meglio che vai.

Dissi guardando il mio amico.

-Riguardati Jamie, torno domani.

Annuí nonostante non avessi voglia di vedere nessuno. Nessuno tranne una persona, l'unica che non potevo vedere al di fuori dei miei sogni. Chiusi gli occhi, sperando di sognarla, sperando di baciare le sue labbra anche solo in un sogno che sarebbe svanito non appena sarei tornato alla realtà di questo schifoso mondo.

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