Capitolo 22

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-Cristina.

Mattia urlò dall'altro angolo della stanza. Non lo ascoltai, presi Beatrice per un braccio e la portai in pista a ballare.

-Che succede Cri?

Gridò per farsi sentire mentre ballava a ritmo di musica. Feci finta di non sentire e continuai a ballare fino a quando Mattia non mi prese per portarmi in un posto piú appartato, cercai di divincolarmi senza riuscirci.

-Che cosa vuoi?

Urlai nonostante la musica si sentisse di meno.

-Voglio spiegarti.

-Che cosa Mattia? Tu e quella ragazza potete fare quello che volete! Sono stata io a rifiutarti, non mi interessa quello che fai.

-Ma io ti amo.

-Non sembra Mattia, non sembra.

Mi girai per andarmene ma mi riprese, mi mise tra lui e il muro e appoggiò la sua testa sulla mia.

-Cristina, volevo solo dimenticare le tue labbra.

-Con le labbra di un'altra.

Mi guardò e poi guardò le mie labbra, si fiondò su di esse e mi stampò un bacio. Lo spinsi via con tutta la forza che avevo.

-Ma sei scemo? Non farlo mai piú.

Urlai con tutta la forza che avevo.

Indietreggiai furiosa e mi scontrai contro qualcuno.

-Oh, scus-Jamie?

Mi mise una mano attorno al bacino per attrarmi a sè continuando a guardare Mattia.

-Chi è questo?

-Nessuno Jamie, andiamo.

Cercai di spostarlo ma non ci riuscí nemmeno di un milimetro. Mi lasciò lí mentre si avvicinava a Mattia. Lo seguí per fermare qualunque cosa volesse fare.

-Chi cazzo sei e che cazzo vuoi biondo?

-Senti, la vedi lei? È la mia ragazza.

Perfetto.

-Non la devi toccare, è mia.

Di male in peggio.

Mattia mi guardò, abbassò lo sguardo e poi sorrise.

-Però con me ci hai scopato volentieri, eh puttana?

-Che cosa? Mattia che cazzo dici? Vai a farti curare, sei un pazzo.

Jamie prese per il collo Mattia e lo attaccò al muro.

-Toccala ancora una volta e stai tranquillo, che io ti amazzo.

Lo mise giú, erano alti uguali, i loro occhi si incrociarono, poi, quelli del moro guardarono me, con aria diversa, con fare minaccioso.

-Sono pazzo di te piccola, ti conviene non trovarmi in giro.

Sussurró facendomi l'occhiolino.

Il mio migliore amico era appena diventato il mio peggior nemico.

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