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Per chanyblake, Spero sia valsa la pena aspettare un po'! -
Keep on dreaming, don't stop breathing, fight those demons
Il mio ultimo pensiero
T/N'S POV
Le mie gambe e i miei piedi penzolano nel vuoto mentre la luna piena illumina il mio viso e il circondario, creando così delle ombre inquietanti che ricordano delle dita lunghe e rugose al posto di rami d'albero.
Sospiro, lasciando che quel senso di irrequietezza e ansia si propaghi in me causando tachicardia e respiro affannato, ancora una volta mi trovo a domandarmi il motivo per cui ho scelto il Corpo Di Ricerca, come ho potuto credere che la mia curiosità avrebbe compensato la mia ansia e paura?
Avrei dovuto scegliere la Gendarmeria, ero la terza del mio corso avrei potuto benissimo farlo eppure eccomi qua, in procinto per la mia prima missione fuori dalle mura.. Perchè non usare un termine più appropriato? Gabbia di cemento. Ecco cosa sono. Ci proteggo certo, però ci tengono anche rinchiusi nel mistero, chissà cosa c'è al di fuori.
Grazie alla mia immaginazione lentamente l'ansia diminuisce, non scompare però almeno riesco a respirare normalmente.
"Chi diamine sei mocciosa?"- chiede una voce alle mie spalle, una voce profonda e chiaramente maschile così mi giro preoccupata che potesse essere uno dei superiori tuttavia è solo quel fuorilegge graziato da Erwin.
"Non credo ci sia bisogno di sapere il mio nome nè tanto meno il cognome, è uno dei tanti e basta"- rispondo tornando a fissare il vuoto
Lo sento fare un verso scocciato ma poi, non so per quale strano motivo, si siede accanto a me portandosi vicino al busto una gamba e lasciando l'altra penzolare nel vuoto.
"Sono Levi"- spezza il silenzio il corvino, infastidita mi volto nuovamente nella sua direzione e mi prendo qualche secondo per squadrargli il viso al chiaro di luna, sono sempre stata brava a capire le persone con un'occhiata, a decifrarle diciamo.. E in lui mi pare solo di leggere 'dolore', c'è sicuramente dell'altro ma è come se avesse eretto un muro capace di riflettere solo ciò che vuole far percepire lui.
"Io sono la prossima vittima di qualche gigante"- dico lasciando così ad un'ora conosciuto il mio pensiero più recondito, forse è meglio così, paradossalmente è meglio dire certe cose a degli sconosciuti che a delle persone care
"Sei negativa"- commenta lui, il suo sguardo è chiaramente su di me, posso sentirlo addosso, è come se uno stato di soggezione si fosse plasmato attorno ad ogni mia forma
"Sono realista, nè tu nè io li abbiamo mai visti dal vivo eppure se ogni volta che il Corpo Di Ricerca fa ritorno ci sono morti e feriti ovunque"- spiego rigirandomi tra le dita un piccolo anello - "L'addestramento serve solo a farci sopravvivere poco di più, forse qualche secondo nello stomaco aberrante di uno di quei mostri"-
"Vedrai che sopravvivrai"- il corvino si limita a questa semplice affermazione
Non avrei mai pensato che quella semplice conversazione si sarebbe trasformata in un rapporto che va oltre all'amicizia, un'amore basato sulla fiducia ma stroncato troppo presto.
LEVI'S POV
'Caro Levi o forse avrei dovuto iniziare questa lettera in modo più originale solo per strapparti uno di quei tuoi rari sorrisi. Se hai ricevuto questa lettera significa che l'ultima missione non è andata come previsto, la riconquista del Wall Maria e la scoperta del segreto dei giganti ha comportato la mia morte. Non sono brava con le parole, ma cercherò di esserlo, mentre scrivo ho la brutta sensazione che quello che ci aspetta sará l'inferno in terra. Ho la costante paura non di poter perdere te, perché ormai so che sei realmente ciò che dicono gli altri, il soldato più forte dell'umanità, ma di perdere me stessa, la mia vita, la vera essenza di me. Mi sto dilungando troppo, girando attorno a quello che voglio realmente dirti, Levi Ackerman io ti amo, e per quanto questo sia un possibile addio non sono pronta a morire lasciando la nostra vita in sospeso, voglio continuare a starti vicino a rassicurarti dopo i tuoi incubi; a sentire le tue carezze premurose all'alba, poco prima di alzarci; voglio continuare perfino a fare le pulizie che tanto odio sotto il tuo sguardo severo; voglio avere una vita normale Levi, voglio poter semplicemente essere felice con te. E se non tornassi, fai queste cose per me, sii felice, sii sereno e torna a vivere, non permettere a niente e nessuno di farti diventare l'ombra di te stesso. E ricorda, in qualunque caso i miei ultimi pensieri saranno rivolti a te, alle tue labbra e al nostro ultimo bacio. Tua per sempre e la tua mocciosa, T/n T/c.'
Lascio che qualche lacrima bagni quella carta opaca mentre il ricordo del suo viso e la sua voce mi si proiettano nella mente, una fitta al cuore mi pervade mentre mi inginocchio davanti alla sua fredda lapide in marmo grigio, con posati a terra dei fiori del suo colore preferito. Scusami se non ti ho protetta a sufficienza.
