I see you through the smokey air Can't you feel the weight of my stare
The night before
Un caldo falò proietta luce in una notte, ma non una qualsiasi, è la notte che ci separa dalla decisione più importante della nostra vita: la scelta del corpo dell'esercito. Quale sceglierò? La decisione ormai l'ho presa parecchio tempo fa, nonostante le vicissitudini dell'addestramento io entrerò nel Corpo di Ricerca; la mia curiosità mi impedisce di starmene buona dentro queste mura che più che tali sembrano una gabbia.
"Hey ci sei?"- chiede Rico, non che la mia ragazza, mentre si scalda le mani con il calore del fuoco
"Si, stavo solo pensando"- rispondo con un mezzo sorriso, lei è decisamente l'unica ragione per cui non sceglierei il Corpo di Ricerca eppure la abbandonerò comunque, lei sicuramente non sceglierà la Legione esplorativa, me lo aveva già detto parecchio tempo fa, tuttavia mi chiedo se L sua idea sia cambiata.
"Non hai cambiato idea vero?"- chiede posando la sua mano sulla mia, gesto che mi lascia perplessa, lei non è assolutamente tipo da effusioni in pubblico, tantomeno dimostrazioni di affetto come il semplice contatto fisico
"Se mi fai questa domanda vuol dire che nemmeno tu hai cambiato idea"- dico sospirando, la prospettiva che mi si pone davanti non è il massimo, l'amore o il mio grande sogno? Beh ormai la scelta l'ho già fatta ma uno non esclude l'altra, in caso tornassi viva dalle spedizioni potrei sempre prendere dei giorni di permesso per andarla a trovare ovunque lei sia.
La vedo e sento sospirare, il suo sguardo si posa nuovamente sul fuoco crepitante, intono a noi a parte lo scoppiettio dei legni l'unico altro rumore sono le persone che parlano, cadetti nervosi e pieni di speranza per il futuro, quelli che andranno al sicuro nelle terre interne sono i più fastidiosi, se ne vantano come se fosse realmente un qualcosa di cui vantarsi, insomma sei arrivato tra i primi dieci e ora tiri il sedere indietro? Mantre quelli come me e Rico rimangono due scelte possibili, inutile dire che la mia scelta è quella a cui tutti aspirano meno, la paura dei giganti si è insediata in loro sormontando il loro coraggio da soldati.
"Voglio solo che tu sappia che non è codardia la mia"- inizia la ragazza portando nuovamente i suoi occhi su di me - "Voglio davvero rendere più sicuro questo posto, non credo la tua scelta sia sbagliata e priva di senso ma..."- le parole rimangono sospese in aria come piccole scintille
"Ma c'è bisogno di qualcuno che tenga al sicuro e rinforzi le mura, lo so Rico"- le rispondo stringendole la mano
"Esatto"- concorda lei
"Sappi che non è un addio chiaro? Io tornerò e ti verrò a trovare te lo prometto"- le dico unendo poi le nostre labbra in un bacio, non di addio, ma di un che di più profondo al quale non riesco a dare una definizione, non c'è traccia di emozioni negative ma soltanto di forte speranza.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato con il suo sapore ancora sulle mie labbra, tutti sono troppo occupati per badare a noi e questo mi va più che bene, odio avere gli occhi addosso se non quelli di Rico.
