Capitolo 36

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Quando tornammo a casa, quel giorno, mio padre non mi risparmiò le botte. Mi incominciò a dire che era tutta colpa mia, perché non facevo ciò che mi obbligava di fare. Mi disse che lui mi amava.. che le persone che si amavano facevano l'amore è che quindi fosse normale che mi facesse ciò. Mi disse che ero una creatura troppo bella per chiunque altro, che ero sua e che non mi avrebbe mai abbandonato o fatto del male. Fatto sta che ogni volta finiva per farmene fisicamente.
Il tragitto in macchina fu silenzioso, ripercorsi mentalmente quel giorno. Quando arrivammo in ospedale, senza neanche passare da casa per posare le valigie, trovammo ad aspettarci Leo.
Corsi immediatamente da lui.
<<Cosa le ha fatto?>> domando piangendo
<<Stava venendo a casa mia, ma si sentiva seguita quindi ha cambiato strada. Quando tuo padre l'ha riconosciuta ha incominciato a domandarle dove fossi finita, dove ti trovassi, perché a casa sua non c'eri. Lei ha risposto che non sapeva dove fossi, che vi eravate litigate ed ha continuato a dire così anche quando l'ha picchiata>>
<<voglio andare da lei>> dico asciugandomi le lacrime.
<<aspetto ancora l'esito del dottore>>
<<lui l'ha violent..>> dico ma venni interrotta subito da Leo.
<<no.. non l'ha toccata in quel senso.. le ha detto che gli interessavi solo tu>>
Ci sedemmo ed aspettammo. Damiano si chiuse gli occhi, erano ormai le sei di mattina ed era più di un ora che aspettavamo che uscisse un dottore per darci notizie. Leo si alzò ed andò a prendere due caffè che gentilmente mi porse.
<<Damiano> sussurrai. Si aprì subito gli occhi e gli diedi il caffè.
<<grazie>> ricambiai un sorriso. Successivamente dopo due minuti vedemmo uscire il dottore e ci alzammo tutti e tre.
<<Posso parlare con tutti e tre?>> domanda il medico e Leo annuì.
<<La signorina ha un leggero trauma cranico, non ha segni di violenza fisica. Potete andare da lei, ma non stressatela ha bisogno di riposo. La polizia l'ha stressata molto>> dice.
La polizia.. Il medico si congedò ed io rimasi bloccata a guardare Leo.
<<L'ha denunciato?>> domandai tremante
<<Si>> disse Leo

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora