Capitolo 29

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POV Bella

Vedo gli occhi di Damiano farsi cupi, non vedevo più la sua solita luce. I suoi occhi solitamente brillavano.

<<Che vuol dire>> Mi domanda Leo

<<Avevo appuntamento con lui oggi..>> Feci una piccola pausa <<La sera in cui hai fatto tardi, un amico di mio padre mi ha trovata e portata da lui>>

<<Lui ti ha toccata?>> Mi interruppe Damiano

<<No no sta tranquillo>> Mentii
<< È la verità? O mi stai mentendo?>> Le sue mani si stringevano in un pugno.
<<Che ti ha detto?>> Continua

<<Nulla di importante, soltanto che mi tiene sottocchio. Io penso che questa città non sia più sicura per me>> Ammetto

<<Che intenzione hai di fare?>>

<< È sempre mio padre ed ha amici anche nella polizia>>

<<Non è un padre una persona che si comporta in questo modo>> Ammette Damiano

<<Potrei partire, ma non ho le risorse suffic...>> Venni interrotta da Leo

<<E se io avessi un idea?>>

<<Quale?>> Dice Damiano rivolgendosi all' amico.

<<Potreste andare tutti e due alla baita da me. Insomma lì c'è tutto e staresti al sicuro per un pò>>

<<Non voglio più disturbarvi. Fate tanto per me e>>

<<Noi ti vogliamo bene>> Mi interruppe Leo ed il mio sguardo andò a finire sugli occhi di Damiano. Erano sinceri. Non mi avrebbe mai fatto del male. Capii di provare qualcosa per quel ragazzo.
<<Parlo con Bea e vi faccio sapere>>

Andai in camera mia. Mi buttai sul letto e incominciai a pensare tutte le cose possibili da fare. Il mio sogno era quello di poter iniziare l' università a Milano, ma mio padre mi rifiutò questa scelta. Nonostante tutto non avevo abbastanza soldi da potermi permettere un viaggio ed un appartamento costoso. Scrissi un messaggio a Bea e lei non perse tempo a chiamarmi.

<<Che succede?>> Mi domanda

<<Mio padre mi ha trovata, mi ha detto che mi troverà ovunque io andrò>>
<<Che intenzioni hai?>>

<<Volevo andare a Milano, ma sai meglio di me che non è possibile>>
<<Posso parlare con Leo, pens..>>

<<Leo mi ha offerto di andare insieme a Damiano alla baita per un pò di tempo>> dissi tutto d'un fiato

<<Accetta>>

<<Non lo so.. Non voglio disturbare>>

<<Accetta, poi quando raccoglierai i soldi andrai a Milano>>

<<A te non importa nulla di me, vero?>> Chiesi alla mia migliore amica. Mi aveva parlato al singolare ciò voleva dire, che lei non aveva intenzione di venire con me a Milano.

<<Che stai dicendo?>>

<<Hai parlato al singolare Bea>>

<< Io ho la mia intera vita qui.. Ho Leo, i miei genitori>>

<<Certo, ora vado>> Dico delusa e chiusi la chiamata.

Andai da Leo in cucina, il quale parlava con Filippo.

<<Leo>>

<<Hai parlato con lei?>>

<<Più che parlato, abbiamo litigato. Comunque va bene andare alla baita, se a Damiano non causa nessun problema>>

<<Nessun problema>> Damiano mi sorrise ed io non feci altro che ricambiare il suo sorriso. Anche se rimanere da sola con lui non prometteva nulla di buono. Negli ultimi giorni siamo stati molto istintivi l'uno nei confronti dell'altro.

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora