Capitolo 16

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Mi trovai nella stanza di sopra a riflettere, su ciò che avevo sentito. Le persone fanno sempre così, ti infilano il coltello in una ferita già aperta. Non ti chiedono come stai, a loro non importa. Non so quanto tempo passò da quando salii, ma il campanello continuava a suonare ripetutamente. Decisi di non cambiarmi, di rimanere in jeans e maglietta. Scesi le scale, vedendo ragazze e ragazzi sparsi ormai in tutta la casa.

<<Menomale che doveva essere un piccola festa>> Dico ad alta voce.

<<E' sempre così>> Dice una voce maschile. Mi girai guardando il ragazzo davanti a me. Capelli castani e occhi verde scuro, quel verde che se non ci fai caso, ti sembra un colore comune.

<<Alessandro>> Dico sorridendo, lui ricambia dandomi un bacio sulla guancia.

<<Sono sempre così le feste di Leo>>

Non so cosa dire, quindi rimango impalata davanti le scale, guardandomi un pò intorno.

Cerco disperatamente la mia amica tra quella gente, ma non la vedo e neanche Leo. In cambio vedo una ragazza bionda attaccata a Damiano. Si scambiavano sorrisi e baci, le mani tatuate di lui scesero lungo il fondo schiena della ragazza ed io mi girai focalizzando il mio sguardo su qualcos' altro.

<<Vieni ti offro da bere>>

Mi girai guardando il ragazzo di fianco  a me e gli sorrisi.

<<Di nuovo?>> Dico riferendomi all' ultima volta che ci siamo visti. Mi prende la mano costringendomi a seguirlo. Prende un bicchiere di plastica rosso e lo riempie di birra, fa la stessa cosa con il suo e poi ci dirigiamo in salone, in vista dei suoi amici seduti sul divano.

<<Stiamo giocando, vi unite?>> Dice la bionda seduta accanto a Damiano.

<<Si>> Affermò entusiasta Ale.

Mi sedetti accanto a lui.

Vidi avvicinarsi Leo e Bea e buttai un respiro di sollievo.

Il mio rapporto con Bea era molto forte, ovviamente litighiamo come fanno tutti. Non sono abituata a così tanta gente, quindi vederla mi fa stare meglio. La ragazza mette una bottiglia di birra vuota nel tavolo e la gira.

Si ferma su Leo.

<<Obbligo o verità>>

<<Verità>>
<<Sarò buona. Sei innamorato?>>

<<Si>> Dice Leo stringendo la mano alla mia amica, che sembrava essere tesa. Leo si alza e gira la bottiglia. Si ferma accanto a me.

<<Obbligo o verità?>> Chiede Leo ad Ale

<<Verità>>

<<Mamma mia che siete noiosi>> Dice la bionda.

<<Da quanto tempo non scopi?>> Leo incomincia a ridere

<<Una settimana>> Ammette. Leo alza la bottiglia di birra, come per fare cin cin, e ne beve un sorso.

La bionda si alza e gira lei la bottiglia, infrangendo la regola del gioco. La bottiglia si ferma su di me.

<<Obbligo o verità?>> Mi dice. I suoi occhi erano neri e non mi trasmettevano nulla di buono.

<<Verità>>

<< Con chi hai perso la verginità?>> Rimasi bloccata quando sentii pronunciare quelle parole. Sentii la stessa sensazione di sempre, mi sentii sporca e diversa da tutti. Mi alzai, ma venni bloccata subito.

<<Aspetta, non hai perso la verginità?>> Urlò ridendo. I miei occhi si fermarono su di lei, non si spostarono. Davvero mi sta chiedendo questo? Perchè la gente si deve sempre ficcare il naso nella vita degli altri. Tutti i ragazzi che erano presenti si avvicinarono.

<<Allora chi vuole farlo con una verginella?>> Urlò ridendo con gli altri.

Il mio sguardo si abbassò si scontrarono con degli occhi verdi, i suoi. Damiano mi stava osservando, non rideva, ma non la fermò neanche. Mi sentii umiliata, così alzai lo sguardo verso la bionda e senza aver fretta mi diressi sopra, in quella che era la mia stanza.

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora