Capitolo 63

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<<Non ho fatto niente>> Ammise Damiano portandosi i capelli all' indietro.

<<Hai fatto lo stupido>>

<<E tu invece? Prima lo baci e poi vieni qui dentro con lui da soli>>

<<Mi sarei dovuta spogliare davanti a tutti?>>

<<No, ma interrompere il gioco prima>>

<<beh ci hai pensato tu ad interrompere il gioco>> Ammisi arrabbiata, ma grata allo stesso tempo.

<<Non essere arrabbiata. Scusami sono stato uno stronzo>>

<<Menomale che lo sai.. Io vado a letto. Sono stanca>> Mi diressi verso la mia stanza

<<Vengo con te>>

<<No, sono ancora arrabbiata e devo sbollentare>> Una volta che sentii chiudere anche la porta di Damiano uscii ed andai a sistemare il salone. Non lo volevo fra i piedi, volevo stare per un attimo tranquilla. Appena finii di mettere tutto apposto andai a bussare a Damiano

<<Chi è?>> Dice

<<Sono io. Vorrei parlarti>> Dico e lui venne ad aprirmi la porta, indossava solo i boxer.

<<P-posso farti una domanda?>> Chiesi esitante

<<Si>>

<<Come vi siete conosciuti tu e Maggie?>> Domandai

<<Entra>> Dice facendomi entrare nella sua stanza. Profumava di muschio. Mi fece segnale di raggiungerlo dopo che chiuse la porta alle sue spalle. Ci sedemmo sul letto.

<<Una sera insieme ad Alessandro, Leo ed altri amici andammo al locale da lei. Prima era un locale piccolo, poi incominciò ad allagarsi sempre di più, fino a quando non diventò il locale che è ora. Conobbi Maggie e andam..>>
<<Non voglio sapere quei tipi di dettagli mi danno fastidio e sono qui per chiarire non per peggiorare le cose>>

<<Ok, quindi sei gelosa?>> Chiede sorridendo.

<<Mi da semplicemente fastidio e lo sai Damiano>>

<< E da quando siamo passati da amore a Damiano?>>

<<Da oggi>>

<<Che vuol dire>> Domanda diventando serio

<<Che non devi fare lo stronzo con me, sennò..>>

<<Sennò cosa?>> Disse avvicinandosi a me. le nostre labbra erano ad un centimetro e dopo aver tentennato qualche secondo ci baciammo. Lui approfondì il bacio ed io lo lasciai fare. Le sue mani indugiarono sul mio corpo ed io pensai a quello che successe qualche secondo prima con Alessandro e poi pensai a lui... a mio padre..

<<Voglio che tu pensi a me e a nessun altro>> Ammise. Approfondii ancora di più il bacio e mi misi a cavalcioni su di lui, le sue mani si posizionarono sul mio fondoschiena. Potevo sentire la sua erezione premere contro il mio sesso. In un secondo ci togliemmo i vestiti, ma il nostro momento venne interrotto dalla porta che venne aperta e ci coprimmo con il lenzuolo, o meglio mi coprii solo a me. Leo era sulla soglia della porta.

<<Volevi qualcosa?>> Dice Damiano ridendo<< siamo impegnati se non l' avessi notato>>

<<Solitamente siete nella stanza di Bella, scusate volevo solo le sigarette>>

<<Sono in cucina>> Ammise Damiano alzandosi e chiudendo la porta a chiave. <<Dove eravamo rimasti?>> Continua

Venne verso di me e mi tolse il lenzuolo di sopra. Gemetti al solo pensiero delle sue labbra sulle mie, e non intendo quelle della bocca. Si inginocchiò e mi prese per le cosce e mi tirò a sè. In un secondo le sue labbra baciarono delicatamente le mie cosce e successivamente incominciò a giocare con il mio clitoride. Gemetti quando sentii la sua lingua. <<Sei tutta bagnata>> Ammise ed io divenni rossa per l' imbarazzo. Poi fu tutto molto veloce, venni e mi contorsi tutta per delle scosse incredibili su tutto il mio corpo. Mi sentii completamente rilassata, ma allo stesso tempo imbarazzata. L' erezione di Damiano fece un pò di pressione sull' entrata del mio sesso e con una spinta forte entrò dentro di me. Incominciammo a fare l' amore e quando lui venne mi accorsi che non aveva indossato il preservativo.

<< Damiano, non hai usato precauzione>> Dico ingenua

<<Non ne abbiamo bisogno sei già incinta>> Ammette ed io annuii ricordando quel piccolo particolare che dimenticai per una frazione di secondi.

[...]

Quando ci svegliammo erano le 9 del mattino, a svegliarmi fu proprio Damiano con del caffè.

<<Buongiorno amore>> Mi sussurrò all' orecchio.

<<Buongiorno a te>> Dico dandogli un bacio sulle labbra.

Andai nella mia stanza e presi l' ecografia. Oggi era il giorno in cui avrei dovuto scegliere cosa fare del bambino, se abortire oppure no. Andai nel salone e pensierosa mi sedetti a guardare l' ecografia. Cazzo, aspettavo un bambino. Da qualche mese a questa parte le mie priorità sarebbero cambiate, se avessi accettato di tenerlo.

<< Mi da la nausea il caffè, forse è meglio prendere del latte>> Ammetto nauseata

<<Sei incinta?>> Domanda Leo ridendo ed io mi girai verso di lui.

<<Si>> Ammetto ed in un secondo lo vidi tossire.

E adesso come reagirà Leo? Secondo voi?

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora