Capitolo 34

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<<Non possiamo tornare a casa>> Dico a Damiano mentre mi baciava il collo.
<<perché?>>
<<Hai bevuto>>
<<Sono sobrio.>>
Mi prese la mano e mi trascinò fuori dal bagno. Salutammo velocemente Alessandro e ci mettemmo subito in macchina.
<<potevamo anche non venire, siamo rimasti due minuti. Giusto il tempo per baciarti con un altra>> ammetto.
<<sei gelosa e poi mica siamo fidanzati>> sussurra guidando
Io mi girai dall'altra parte. Era vero, Non eravamo fidanzati. E allora perché andavo a letto con un ragazzo che non era il mio.
<<Vuoi esserlo?>> mi domanda
<<Cosa?>>
<<Vuoi essere la mia ragazza? >>
Rimasi immobile a guardalo.
<<io.. non sono mai stata..>> mi interruppe.
<< Mi piace essere il primo in tutto, ma vorrei anche essere l'ultimo>>
Non gli risposi, ma gli sorrisi dolcemente.
Arrivammo a casa e Damiano quando posteggiò venne nel mio lato e mi prese in braccio.
<<Che fai?>> dico ridendo.
Una volta entrati mi mise giù solo quando arrivammo nel letto. Le sue mani incominciarono a giocare con l'orlo del mio vestito. Le sue mani fredde sfiorarono le mie cosce ed io rabbrividii.

<<Voglio essere tua>> Ammisi

<In che senso?>>

<<In tutti i sensi possibili>> Dico sorridendo

Damiano mi sorrise e mi baciò appassionatamente.
<< Mi dai una mano?>> Domando. Mi girai e mi feci slacciare il vestito. Non provavo più vergogna nel mostrare il mio corpo. I lividi passano, anche se il mio cuore è in mille pezzi, lui mi aiutava a tenere uniti i pezzi. Mi girai e levai la maglietta a Damiano e poi gli sbottonai i pantaloni. Mi spinse sul letto ed incominciò a baciarmi il seno e piano piano scese giù. Le sue dita giocavano con l' orlo dei miei slip in pizzo. Non ero solita ad indossare cose provocanti, come gli slip brasiliana in pizzo, ma Bea me li avrà buttati nel borsone ed io non me ne ero neanche accorta. <<Questi sono nuovi?>> Mi domanda con un sorriso malizioso. <<S-si>> Ammetto. << Io ti preferisco senza>> Dice sfilandomi gli slip. La sua bocca si appoggia nella parte più sensibile del mio corpo. Le mie mani gli afferrano i capelli. Inarco la schiena non appena arrivano delle scosse in tutto il corpo, segno che ho raggiunto l' orgasmo. Filippo riprende a baciarmi il collo. <<Voglio fare lo stesso con te>> Ammetto imbarazzata. Lui si sdraia accanto a me. <<Sai come si ...>> Lo interrompo <<No, sarebbe la prima volta.>> Senza che lui mi dica nulla, incomincio a baciare la sua erezione. Quando vado sulla punta, capisco attraverso i suoi gemiti che, quella era la parte in cui gli piaceva di più. <<Piccola>> Geme. Incomincio a leccarlo e dopo lo prendo in bocca.<< Dio>> Geme ancora. <<Può bastare piccola.>> Mi interrompe. <<Stavo facendo male?>> Domando imbarazzata. <<No, andavi benissimo. Solo che rischiavo di venire ed io non ho finito con te>> Dice. Mi distendo e dopo che ha indossato il preservativo, entra dentro di me. Urlo il suo nome e capisco che lo fa eccitare molto, perchè aumenta il ritmo.

....

L' indomani andammo al solito locale.

<<Mi raccomando. Questa volta non buttarmi birra addosso>> Dice Damiano ridendo

<<Tranquillo>> Gli do un bacio sulla bocca ed entrammo nel locale. Ad aspettarci c' erano Alessandro con un altro ragazzo e la bionda, Rebecca.

<<Ciao>> Dice Damiano con un braccio sulla mia spalla.

<<Ciao amore>> Gli dice Rebecca ed io mi irrigidii subito. Salutai tutti in maniera gentile e mi sedetti accanto a Damiano. Quando arrivò la cameriera ordinarono tutti una birra, tranne io che ordinai una bottiglietta d' acqua.

<<Bella parlaci di te>> Disse Alessandro

<<Sei fidanzata?>> Domanda l' altro ragazzo.

Guardai Damiano che mi abbassò la testa per darmi il consenso.

<<Si, con Damiano >> Dico guardando la bionda.

<<Amico quando avevi intenzione di avvisarci? Auguri>> Dice ridendo Alessandro.

Decisi di lasciarli un attimo da soli ed andai in bagno.

Una volta entrata in bagno mi voltai.

<<Cosa vuoi?>> Domando

<<Damiano è mio>> Dice Rebecca

<<Prima che arrivassi io, forse. Adesso non credo>> La liquidai così e tornai dai ragazzi.

<<E' dolcissima>> Sentii dire ad uno dei ragazzi prima che arrivassi.
Mi sedetti al mio posto e strinsi la mano di Damiano.
<<Tutto ok?>> Domanda piano.
<<Sisi>> Avevo marcato il territorio. Infatti quando tornò dal bagno Rebecca, prese la sua borsa e senza salutare nessuno, se ne andò.

Rimanemmo un ora a parlare con i ragazzi e poi tornammo a casa.

Durante la notte Filippo non mi lasciò neanche un attimo e mi strinse più forte quando feci, uno dei miei soliti, incubi.

<<Bella>> Sentii sussurrare il mio nome e mi svegliai di botto coprendomi con il lenzuolo.

<<Dobbiamo andare>> Mi dice Damiano
<<Dove? ma sono le 5 di notte>>

<<Bea è in ospedale>>

Raggelai quando sentii pronunciare quelle parole ed incominciai a piangere.

<<E' stato lui?>> Domando a Damiano <<Dimmi la verità>> Continuo
<<Si>>

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora