Capitolo 6

1.6K 47 2
                                    

<<A parlare>> Dice ridendo.
Iniziammo a sentire dei gemiti provenire dalla stanza di Leo e con sguardo divertito salimmo in camera. Mi sedetti sul letto e lui chiuse la porta, una volta entrato.
<<Mi auguro che facciano presto>> Dico
<<Io spero di no. Leo dice che resiste molto>>
Si avvicinò alla finestra e l'aprì. Prese una sigaretta e se la portò alle labbra, per poi accendersela.
<<Non hai freddo?>> Dico
<<Non ti preoccupare>>
Osservai il pavimento, non sapevo di cosa parlare con lui.
<<l'altra sera perché mi hai fatto fermare prima?>> Chiede.
Alzai lo sguardo.
<< Mio padre è un tipo protettivo>> mi limitai a dire.
<<Capisco>> ispirò il fumo dalla sigaretta. Osservavo le sue labbra carnose e rosa. Mi sentii percossa da brividi, una cosa che non provai mai, se non a causa del freddo.
Una voce familiare chiamò la nostra attenzione e scendemmo giù. Damiano mi superò e diede una pacca sulla spalla a Leo
<<sei durato poco >> dice ridendo. Damiano indossò una maglietta bianca a maniche corte ed aveva un maglione beige che si mise non appena recuperò l' equilibrio, dopo la spinta che gli diede Leo.
<<andiamo?>> interviene la mia amica spuntando dal nulla. Le sue guance erano rosse, dubitai che lo fossero a causa del trucco.
Salii nuovamente sopra e presi il mio giaccone e la borsa. Quando fummo tutti pronti, salimmo in macchina. Dopo qualche minuto arrivammo a destinazione. Le strade erano scivolose e ricoperte di neve. Un sacco di persone passeggiavano mano nella mano. Entrammo in un locale e venimmo inondati da una fonte di calore. Ci posizionammo su delle panche di legno. Al mio fianco si trovava Bea, mentre di fronte avevamo i ragazzi.
Bea mi poggiò la sua mano sul ginocchio ed entrambe ci scambiammo un sorriso. Arrivò una ragazza. La sua maglietta nera con uno scollo a V metteva in risalto le sue forme.
<<quattro birre>> dice Damiano. La ragazza se ne andò e i ragazzi non persero tempo a commentare. Bea diede un calcio a Leo che si mise sull' attenti.
<<Bea io non ho mai bevuto di mattina, non è meglio che..>> La mia amica mi interruppe, sapendo già a cosa mi riferissi.
<<Bella, siamo lontane da tutto e tutti. Rilassati>>
Come se fosse facile rilassarsi. Ho sempre la paranoia di incontrare lui o qualche suo amico. Ero consapevole che non sarei più dovuta tornare a casa.  Ma dove potevo andare?  non avevo neanche abbastanza soldi per permettermi di pagare una stanza.
Mi alzai immediatamente e Bea mi fece spazio per passare. Corsi in bagno, presa dall'ansia. Mi ricordai di respirare e di contare , così mi calmai un pó. Quando uscii aprii la porta facendola sbattere su qualcosa, o meglio su qualcuno.
<<oddio scusa>>
Davanti a me si trovava un ragazzo con i capelli ed occhi castani.
<<Non preoccuparti. Sto bene>>
<<scusami davvero, ti posso offrire una birra?>>
<<una ragazza che vuole offrire una birra a me?>>
<<Si, mi dispiace davvero tanto. Non ti ho visto.>>
<<Facciamo che te la offro io>>
<<Bella la birra è a tavola>> dice la mia amica venendomi incontro.
<<Mi ero preoccupata, ma a quanto vedo stai facendo conoscenza>> continuò.
<<Ciao Bea>> dice il ragazzo che colpii involontariamente. Si salutarono.
<<È amico di Leo e Damiano, si chiama Alessandro>>. Sorrisi imbarazzata. Sentire quel nome mi mise agitazione. Si chiamava come mio padre, ma non dovevo avere paura, lui non era qui.  Ci dirigemmo tutti e tre al tavolo.
Alessandro salutò Leo e Damiano e si sedette con noi nel tavolo.

<<Che ci fai da queste parti?>> Chiede Damiano.

<<Ero appena uscita dal bagno, quando una ragazza mi ha colpito>> dice  Alessandro.

<< Allora te la sei portata dentro il bagno e ci hai dato dentro?>> dice Damiano sorseggiando la birra.

<<No, perché non la  do a chiunque>> Ammisi e Damiano tossì sotto lo sguardo di Bea e Leo.

<<Ah sei stata tu?>>

<<Si, qualche problema?>>

<< E' stata gentile, mi ha offerto una birra. Ovviamente ho rifiutato, ma questa te la offro io>> Dice  facendomi l' occhiolino. Cosa stava succedendo in quel locale? I ragazzi facevano a gara a chi andava per primo a letto con una ragazza?

<<Comunque sei stato poco gentile ad usare quelle parole>>  Ammetto guardando Damiano negli occhi.

<<Perdonami, la prossima volta userò una parola meno volgare. Ripongo la domanda ad Ale. Quindi la ragazza ti ha dato libero accesso nella sua... >>

Interruppi subito Damiano, versandogli la birra addosso.

<<Grazie per la birra, era veramente fresca>> Dico per poi alzarmi sotto lo sguardo di tutti.

Un angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora