Capitolo ventisei

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Tom's pov
Mi ero svegliato verso le dieci e l'altra parte del letto era vuota. Dopo aver acceso il telefono e controllato i messaggi, ho capito che Stephanie era uscita a fare compere con Zendaya. Visto che non sarebbe tornata prima dell'ora di pranzo, decisi di invitare Sarah ( nome completamente inventato) a casa. Sarah è una ragazza inglese che avevo conosciuto circa un mese fa a Londra, ma per lavoro a volte veniva a Los Angeles. E tu guarda quale coincidenza, era arrivata ieri. Lei insisteva con il fatto che ci stessimo frequentando, ma era solo fonte della sua immaginazione. Così per mettere in chiaro le cose, l'avevo invitata proprio quando Stephanie era fuori, perché lei di Sarah non sapeva niente. Forse dopo aver sistemato la situazione lo avrei fatto. "Allora come mai qui? " chiesi alla ragazza che si era accomodata sul divano in pelle "Sono qui per lavoro" si come no. "È casa tua?" "No, è di una mia amica" Lei sembrò infastidirsi a quella risposta, così continuai "Rimarrò fino a quando non uscirà il film" "quindi questo appartamento deve essere più grande di quello che sembra, se tu dormi in altra stanza?" Chiese con un punta di arroganza "Si lo è, ma siamo entrambi troppi pigri per pulire la stanza degli ospiti, così dormiamo insieme, è bello" puntualizzai. Continuammo a guardarci con aria di sfida, fino a quando qualcuno non aprì la porta "Ehi diva, sono a casa" disse Stephanie allegra sulla soglia della porta, dopo quella allegria si spense alla vista di Sarah "Oh abbiamo visite, non ero stata avvistata" rivolgendomi un sguardo assassino "Non ti preoccupare, stavo andando via" replicò Sarah "Che stupida non mi sono presentata, sono Stephanie" disse porgendo la mano a Sarah, che evitò con disgusto "La migliore amica di Tom" aggiunse Stephanie. Forse era meglio se me ne andavo, tra qualche minuto avrebbero potuto uccidersi a vicenda. "Io sono Sarah" rispose acida "La ragazza di Tom" sputò amaramente. Aspetta cosa, da quando. Stephanie respirò profondamente e tirò su con il naso, come se stesse piangendo. Non rispose e salì di sopra. "Cosa ho detto di male" disse Sarah con fare innocente. "Forse è meglio se vai" dissi duro io. La accompagnai alla porta "Quando ci rivediamo" chiese lei curiosa "Non lo so". Non mi interessava minimante di lei, l'unica cosa che volevo fare è andare da Stephanie. Prima di andarsene mi baciò, ma io non ricambiai. La porta della stanza di Stephanie era chiusa, così bussai e lei aprì. Sorrisi, cercando lo stesso nel suo viso, ma così non fu. Lo sguardo duro e fisso, senza emozioni. Cavolo lei si che era una brava attrice. "Quando pensavi di dirmelo?" "Sinceramente, dopo che se ne sarebbe andata. Perché non stiamo insieme. Ci siamo a malapena frequentati" "perché non farlo subito ?" "perché non era importante" "forse per te" rimasi confuso alla risposta " tu dimmi perché è importante per te?" Si trattenne nel parlare. C'era qualcosa che voleva dire, ma non poteva e mi uccideva perché volevo saperlo "Perché... io .....io... non posso perderti. Tutto qui" la abbracciai e ricambiò "Tu sei la ragazza più importante della mia vita" dissi preciso e sicuro "Dopo mia madre" aggiunsi ridendo seguita da lei. "Ti va di uscire domani sera?" Chiesi "No, domani non posso, esco con Shawn" ripose sciogliendo l'abbraccio e iniziando la ricerca di qualcosa. Era come una pugnalata al cuore, un tradimento, da qualcuno che ami e di cui ti fidi, da colui che non ti saresti mai aspettato. Risposi con un semplice "ah" per poi chiudermi nella camera degli ospiti. Se prima pensavo di avere qualche possibilità con lei, ora lo vedevo come un punto morto, come qualcosa impossibile da raggiungere. Ma non potevo soffrire, non ancora, dovevo rialzarmi, anche se fa male. Dovevo trovare un modo per distrarmi, perché la verità è che non potevo dimenticare, non lei, non i miei sentimenti. Erano e sono troppo forti. Avevo bisogno di una distrazione e la trovai in quel esatto momento. Sarah mi aveva mandato un messaggio, chiedendomi di uscire domani sera. Forse avrei dovuto accettare, dovevo vederla come un opportunità, ci dovevo almeno provare.

It's always been you / Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora