Capitolo venti

1.8K 70 2
                                    

Stephanie's pov
Per tutta la notte io e Tom non abbiamo fatto altro che parlare, stando attenti a non svegliare nessuno e poi mi ero addormentata sul suo petto. A svegliarmi furono i raggi di sole che filtravano dalla finestra, così iniziai ad aprire gli occhi lentamente disturbata dalla luce. Cercai di cambiare la mia posizione, mettendomi a pancia in giù, cercando di non svegliare il ragazzo al mio fianco. Una volta girata mi appoggiai con i gomiti sul letto in modo da poter osservare meglio il viso del ragazzo. Era così bello, lo è sempre stato, così rilassato e tranquillo, una divinità greca dai lineamenti del viso semplicemente perfetti. Ora capisco per quale motivo ho perso la testa per questo ragazzo. Sembravo una ragazzina alle prese con la prima cotta, perché infondo non riuscivo a capire più niente quando si trattava di Tom. Iniziai ad accarezzare o meglio a sfiorare il suo viso con le mie dita, partendo dalle guance fino alle labbra. Quanto avrei voluto baciarlo. Senza che me ne accorgessi sul mio viso era nato un sorriso. Tom iniziò a borbottare qualcosa e così feci finta di dormire, sarebbe stato strano se mi avesse vista fissarlo.
Tom's pov
Ieri avevo dimenticato di chiudere la serranda e così i calorosi raggi del sole mi avevano svegliato. A svegliarmi era stato anche il peso dal mio petto che si spostava e il mio viso che veniva solleticato da qualcosa o qualcuno. Mi girai mettendomi di fianco in modo da poter osservare meglio la ragazza che dormiva dall'altro lato del letto. Così bella e tranquilla era quando dormiva. Non era la prima volta che io Stephanie condividevamo lo stesso letto, era capitato molte volte che fossimo vicini di stanza sul set e che lei si venisse a rifugiare tra le mie coperte. Ma questa volta era diverso, qualcosa era cambiato tra di noi dopo quello che è successo ieri, e non solo per me stavolta. Aggiustai una ciocca ribelle dietro il suo orecchio scesi accarezzandole il viso. Lei sorrise al mio gesto e aprì gli occhi lentante "Buongiorno"dissi con la voce impastata dal sonno "Buongiorno Darling" dissi con voce roca e Stephanie diventò paonazza. Sapevo quanto il nome darling la facesse impazzire, soprattutto detto da me di prima mattina. Questa sarebbe rimasto un piccolo segreto tra me e lei. Si coprì il volto con le mani e delicatamente le tolsi "Perché ti copri? Sei così bella" dissi, lei spalancò gli occhi "Anche tu non sei niente male Holland" disse facendo ridere entrambi. Solo ora mi accorsi della nostra vicinanza, era troppa, ma a nessuno dei due dispiaceva. I nostri nasi si sfioravano e i nostri respiri ne formavamo uno solo. Con il pollice sfiorai il suo labbro inferiore, e mi feci più vicino, facendo combaciare anche i nostri copri. Lei sembrò gradire la vicinanza di essi e infatti non si allontanò. I nostri nasi si toccavano e le nostre labbra bramavano l'una quelle dell'altro. Era troppo bello per essere vero, per questo Harrison decise di fare irruzione nella mia stanza in quel esatto momento. Io e Stephanie ci allontanammo subito e si alzò dirigendosi al bagno. "Finalmente vi parlate di nuovo"  disse lui ridendo "Si e se non fosse stato per te non avremmo solo parlato" dissi in tono categorico. A quella affermazione Harrison sembrò confuso, almeno all'inizio, ma poi un sorriso malizio si fece spazio sul suo volto. A interrompere quella strana conversazione da me non gradita fu Stephanie "Allora, volete stare a qui a fissarli per un'altra ora oppure uscire e andare a fare colazione?" Chiese Stephanie "Per me la seconda opzione va più che bene" disse Harrison facendo ridere Stephanie. Anche loro erano amici, tra le poche persone di cui Stephanie si fidava, anche Harrison ne faceva parte.

It's always been you / Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora