Capitolo quatantotto

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Tom's pov
Io e Olivia siamo sempre stati amici, sin dall'infanzia.
In molti, persino i nostri stessi genitori, avevano dichiarato che c'era qualcosa di più.
Quando abbiamo iniziato a frequentarci, la mia famiglia non ne sembrava molto contenta e non ne capivo la ragione.
Così mi feci avanti e chiesi se tutto andasse bene, ma l'unica ad essere stata sincera con me fu mia madre.
Lei mi spiegò semplicemente che loro si aspettavamo che tra me e Stephanie, dopo l'Australia, sarebbe cambiato qualcosa, ma si erano sbagliati.
"Ma non ti devi preoccupare di quello che noi pensiamo, se Olivia ti piace, tu sei libero di frequentarla, però fai in modo che sia tu a dirlo a Stephanie e non i giornali, potrebbe rimanerci male"
Non ascoltai mia madre e il giorno dopo io e Olivia eravamo su tutti i giornali, e il giorno seguente c'era Stephanie.
Quando mia madre mi disse che ci sarebbe rimasta male non comprendevo per cosa esattamente,
se per il fatto che io non gli abbia detto riguardo ad Olivia o perché io gli piaccia e lo piantata in asso.
Ora mi trovo a Los Angeles, nella sua città, per girare Cherry.
Harrison, che era l'ultima persona di mia conoscenza, oltre Daya, l'aveva vista quella sera, ma no mi ha voluto dire di cosa i due avessero parlato.
Proprio per questo che magari, invece di riposarmi, la sto seguendo.
So che non dovrei, ma è uscita con Daya e lei è l'unica con cui Stephanie parla.
Arrivo al ristorante in cui stanno pranzando, Zendaya ha praticamente divorato il piatto, nel frattempo quello di Stephanie è ancora pieno.
Mi siedo dietro di lei, così che non mi vedano e poi inizio ad origliare, continuando a pensare che sia la cosa giusta da fare.
"Sai ho sentito che Tom è in città" affermò Daya cercando di attirare l'attenzione di Stephanie, cosa che sembrò funzionare
"Cosa hai fatto?" Domandò severa
"Gli avrei potuto dire che dovevate parlare e che domani alle tre sarà a casa sua" indugiò l'amica
"Si può sapere che diamine ti passa per la testa! Non fate altro che darmi speranza sul fatto che Tom posso tornare. Be lo ripeto per l'ultima volta, è andato via" terminò cercando di non scaldarsi troppo.
È davvero quello che pensava?
"Stephanie ti prego" la supplicò Daya
"No Daya, basta! Sono stanca di continuare a inseguire qualcosa che non potrò mai avere e no non possiamo rimanere amici perché non c'è nessuno motivo per rimanere amici. Non è amicizia quella che voglio" sputò amaramente facendomi sentire in colpa.
Io e Olivia di questi tempi ci eravamo lasciati, ma abbiamo comunque deciso di rimanere in buoni rapporti, visto il legame delle nostre famiglie. Questo però Stephanie non è all'occorrente.
Talmente perso nei miei pensieri che non mi accorsi che la conversazione era continuata, a mio vantaggio a quanto pare
"Va bene lo faccio! Ma di chiaramente a Tom che se deve presentarsi a casa mia solamente per illudermi un altra volta, allora è meglio che non lo faccia. Preferisco che non si presenti invece di vederlo andare via con l'ennesima scusa" sentenziò infine
"Sei crudele lo sai" sdrammatizzò Daya, cercando di far ridere Stephanie, ma a quanto pare fallì miseramente.
"A volte bisogna esserlo nella vita, altrimenti non potremmo andare avanti"
"Dato che sei scappata via e anche Harrison, cosa vi siete detti quella sera?" Domandò Daya, tanto ansiosa e curiosa di saperlo tanto quanto me
"Oh Harrison! Sai era davvero carino quella sera, se Tom non si dovesse presentare, ci farei un pensierino." Affermò sicura.
"Comunque tornando alle cose serie, gli ho solamente detto che tecnicamente il suo migliore amico è un idiota, se vogliamo farla breve"
"Beh io non voglio farla breve, quindi racconta quello che è successo  prima che tu te ne andassi" la rimproverò
Daya.
"Allora dopo aver spiegato ad Harrison che il suo amico è un completo idiota, ho iniziato a bere e non poco, così Harrison mi ha detto che così non avrei risolto la situazione e io non sapendo cosa fare sono andata via, piangendo tra l'altro" aggiunse facendomi sentire ancora più in colpa
"Sai mia nonna mi aveva detto, prima che morisse, che l'uomo delle mia vita era proprio davanti a me, il che vuol dire che si sbagliava" parlò nuovamente Stephanie
"Che cosa intendi?" Chiese confusa Daya
"Beh era ovvio, sei tu l'uomo della mia vita, guarda sei davanti a me, però sei una donna, il che mi rendi bisessuale, non male però"
"Quanto hai bevuto prima di venire qui?" Domando furiosa l'amica
"Probabile una o due bottiglie di vino, quello bianco e buona sai, dovresti provarlo. Sai a chi non piace il vino? A Tom, lui ama la birra e anche io, però la vodka è meglio" disse brilla Stephanie e dovetti trattenermi dal ridere
"Sai che altro ama? Quella bionda inglese. Oh lei si che è perfetta, perché lei non è me, una povera ragazza depressa che è innamorata del suo migliore amico da cinque anni e che non ha mai avuto il fegato per rivelarlo. Oh ma Olivia non è così! No no! Lei è inglese, non è famosa, non è depressa, è intelligente, è bella e Tom ne è innamorato"
Forse era il momento di andare, le sue parole mi mettevamo solamente tristezza e senso di colpa.
Tutto si vedrà domani  e dipende solo e solamente da me.
Sono pronta a dirle quello che provo o a spezzarle nuovamente il cuore ?

It's always been you / Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora