Capitolo cinquanta

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Tom's pov
Prima delle vacanze natalizie avevo sorpreso Stephanie comprando due biglietti per Bali.
Eravamo già stati a Bali, per il tour di Spiderman: Far From Home.
Stephanie, l'ultima volta che ci siamo stati, ne era rimasta incantata, ma non aveva potuto godersi ogni singolo spazio di questo paradiso lontano dal mondo .
"Perché sorridi" domandò Stephanie alle mia spalle.
"Niente pensavo ai vecchi tempi"  replicai girandomi nella sua direzione.
Lo so che l'avrò detto cento volte, ma per la prima lo posso dire al alta voce
"Non smetterò mai di ammirarti come la creatura più bella di questo mondo e non mi stancherò mai a ripeterlo"
Conclusi vedendo colorare le sue guance di un rosa pallido
"Sei arrossita ?"  Ridacchiai allungando la mia mano verso la sua figura.
Lei ancora imbarazzata mi porse la sua mano " non hai risposto alla domanda" parlai con tono malizioso
"Ok, va bene" si arrese lei facendomi ridere.
Mi meritai un pugno e anche bello forte
"Ahia! Ora però mi merito un bacio" affermai prendendo i suoi fianchi e avvicinandola a me
"Ti odio" sussurrò lei a un passo dalle mie labbra "non è vero" terminai ritrovando la sue labbra sulle mie. 
Non portava il rossetto il che era una bene, visto il fatto che saremmo dovuto andare a cenare.
"Dovremmo andare" propese lei, ricevendo dei versi lamento da parte mia.
Mentre passeggiavamo sulla sabbia, ormai fredda, la osservai più accuratamente.
Indossava un vestito con decorazione floreale e un corsetto bianco, non troppo stretto, dalla quale uscivano le maniche e le balze della gonna.
"Se continuerai a fissarmi per il resto della serata, fa in modo che non sia inquietante" scherzò su lei fino al momento in cui si allontanò verso il nostro tavolo.
Stephanie però non era a conoscenza di quanto io vorrei guardarla per tutto il resto della mia vita.
Ma devo dare tempo al tempo, e sono sicura che anche questa volta ne varrà la pena, sempre.
Passammo il resto della serata ricordando le nostre avventure vissute assieme, tutto questo giocando con le nostre mani.
"Sembriamo una coppia smielata, ma in fondo in posti come questo chi non lo è" sentenziò lei
"Per poi non parlare di tutti coloro che pensavamo che fossimo due novelli sposi" rammentai la signora anziana di poco fa.
"A me piacerebbe però" affermò Stephanie d'un tratto, una volta seduti sulle poltrone presenti sulla terrazza della nostra camera.
Eravamo rimasti ad osservare il mare e lei d'un tratto parlò, lasciandomi confuso.
"Mi piacerebbe essere una coppia di novelli sposi" continuò notando il mio smarrimento.
"Vieni qui" la invitai a sedersi sulle mie gambe, come quando da piccolo facevi il cavalluccio sulle gambe dei propri genitori.
"Se ti dico che avrei voluto farti la proposta, oggi stesso, ti sentiresti meglio ?" Domandai conoscendo già la risposta
"No, perché l'avrei rifiutata" si scusò dispiaciuta.
Dopo tutto quello che era successo con Shawn, Stephanie non aveva così tanta familiarità con il concetto di matrimonio e lo rispettavo, perché ad essere onesti sarebbe stato un po' presto.
"Però voglio che tu sappia che anche se la tua risposta sarebbe stata negativa, io avrei capito e avrei continuato ad aspettare fino a quando non sarebbe arrivato il momento giusto" la rassicurai, sfiorando la sua guancia con la mia mano per raggiungere il suo braccio e le sue mani fredde.
"Stai congelando" sentenziai provvedendo a togliermi la giacca e posarla sulle sue spalle.
"Mi era mancata, la tua galanteria, mi sei mancato tu, noi" parlò che tono basso avvicinando il suo viso al mio
"Anche a me" finì prima di rompere la distanza tra di noi.
Facemmo l'amore tutta la notte e per la prima volta nella mia vita mi sentivo completato.
...
Mattina
Il vento entrava dalla finestra, lasciata aperta, facendo svolazzare le tende in lino.
Quei pochi raggi solari che si intravedevano, penetravano nella stanza creando un gioco di luci.
Sogghignai quando mi voltai, vedendo il viso angelico di Stephanie.
Gentilmente toccai la pelle nuda del suo braccio che fuoriusciva dal lenzuola bianco latte.
Lamentandosi si accoccolò sul mio petto, abituando i suoi occhi alla luce.
Oggi saremmo dovuti tornare lei a Los Angeles e io a Londra, ma Stephanie non voleva separarsi da me, così ha proposto alla mia famiglia di passare il Natale a casa sua.
I miei fratelli non riuscirono a trattenere il loro stupore e i miei genitori vedendomi finalmente felice, furono anche loro contenti di accettare il suo invito.
Questo è tutto ciò di cui ho bisogno, di cui ho sempre avuto bisogno.
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Ps. Non è l'ultimo capitolo

It's always been you / Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora