Capitolo quarantatre

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Tom's pov
Solo 22 ore.
Solo 22 ore di distanza.
Solo 22 ore di distanza mi dividevamo da lei.
Durante il volo non ho fatto altro che scorrere tra le foto, in particolare quelle in cui eravamo presenti entrambi.
Avevo creato una cartella apposita solo per le foto che avevo con lei.
Stephanie era solita rubare il mio telefono e farsi delle foto, alcune davvero stupide.
Bei ricordi.
Atterrato ero completamente perso. Non ero mai stato in Australia prima d'ora e non vedevo nessuno del gruppo.
Continuai a girarmi intorno fino quando non riconobbi una mano famigliare volteggiare nell'aria, quella di Robert.
Iniziai a dirigermi verso di lui, ma ancora a parecchia lontananza non riuscì a capire chi fosse la figura posizionata davanti a lui.
So per certo che era stanca, sembrava essersi addormentato sul manico della valigia.
"Guarda chi arriva" ammiccò Robert "chi?" Chiese svogliata la persona di fronte a lui, io continuavo a rimanere dietro di essa.
"Tom!" Esclamò gioioso Robert "ahh divertente" affermò ironica la persona di fronte a me.
Mi persi in una attimo nell'osservarla, capelli tenuti fermi da una pinza, un paio di jeans larghi, un top bianco e delle Jordan bianche e nere.
Nel frattempo, senza che me ne accorgessi, Robert mi era venuto incontro abbracciandomi, cogliendomi alla sprovvista.
Rimasi immobile, ancora intento a fissare la persona che in quel momento decise di girarsi.
Wow, semplicemente wow.
Era lei, ed era bellissima, come sempre.
Appena si accorse della mia reale presenza, mi rivolse un sorriso accogliente che ricambiai.
Non distaccano mai lo sguardo, perché troppi increduli di vederci nuovamente.
Persino quando Robert provò ad avere una conversazione con me non riuscì a non guardarla, e anche lei continuava a mantenere lo sguardo fisso nel mio.
"Allora? Cosa aspettate a baciarvi?" Disse Evans che si era fermato a parlare con la ragazza, notando che le sue guance si erano tinte di un rosso candido.
Entrambi accontentammo la loro richiesta e trovai la ragazza tra le mie braccia.
Una volta sciolto l'abbraccio, lasciò un bacio all'angolo delle bocca, e rimasi completamente scioccato dal quel gesto.
Che cosa poteva significare?
Mi domandai.
"Forza prendetevi una stanza" gridò Hemsworth.
Ma non demmo retta a nessuno
"Ciao" sussurro lei ancora vicina al mio viso
"Ciao" risposi ricambiando il saluto e avviandoci insieme verso questa nuova avventura.
Una volta arrivati nelle case in cui avremmo alloggiato per quella settimana, Hemsworth sporse la sua figura davanti a noi, come un capo gruppo.
"Allora dovrete dividere le stanze, quindi" nominò le diverse coppie, ma io ero troppo intendo ad ammirare la bellissima figura umana di fianco a me.
La mano sulla fronte per coprire gli occhi dal sole caldo e fastidioso e l'altro mano posta sulla valigia.
"Stephanie, tu starai con Tom" solo dopo quello che Chris dissi mi risvegliai.
Mi girai verso di lei per vedere la sua reazione e per la seconda volta in un giorno rimasi scioccato.
Stava sorridendo.
Non so se per il fatto che il sole continuasse a battere troppo forte sulla sua pelle o per quello che Chris aveva appena detto.
"Bene! Preparatevi, dopo andremo in spiaggia" concluse Chris
"Andiamo!" Esclamò Stephanie intrecciando le nostre mani.
La casa era piccola, ma comunque ben arredata. Notai che c'era solo una stanza da letto, tra l'altro matrimoniale.
Davanti ad esso c'erano un enorme finestra che mostravamo il mare, presuppongo che lo abbiamo fatto apposta.
Stephanie dopo aver fatto un giro per la casa mi raggiunse nella stanza.
"Tutto bene?" Mi chiese dato in modo con cui stavo osservando quel letto
"Oh si. Solo che il letto è matrimoniale, vorrà dire che dormirò sul divano"
"No! Credimi anche starci seduti sul quel coso è scomodo figuriamoci dormirci sopra. Puoi dormire qui, sempre se vuoi?" Domandò lei insicura.
Avevo notato anche questo.
Eravamo più timidi del solito e per quale strana ragione non mi preoccupava affatto.
"Meglio se ci prepariamo" suggerì Stephanie e concordai con lei.
Dopo aver messo il costume, la aspettai sul letto.
Non ci mise molto e uscì dal bagno con un vestito trasparente nero da cui si intravedeva il costume del medesimo colore.
Rimasi incantato, ancora.
"Sei sicuro di stare bene?"
"Si sto benissimo" ammisi senza staccare lo sguardo dal suo corpo
"Andiamo" completai.
Ci avviammo verso il mare e a quanto pare Chris aveva prenotato una specie di gazebo per ogni stanza.
Stephanie si tolse il vestito, lasciando ancora più esposta la sua pelle.
Dio la dovevo smettere, sembro un maniaco.

It's always been you / Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora