It's always been you / Tom Holland

Capitolo trentuno

Tom's pov
Era finalmente arrivato a Los Angeles dopo 11 ore di volo, esausto era fino troppo poco. Nonostante la stanchezza avevo bisogno di farlo. Stephanie stava soffrendo e io, da bravo amico che sono, la dovevo aiutare.
Sapevo benissimo che Stephanie voleva terminare quella relazione da tempo, ma quando era sul punto di farlo, l'angioletto Shawn bussava alla porta, mandando a monte i piani della ragazza.
Era così frustante vederla così per colpa di uno stupido ragazzo, perché diciamo per Stephanie gli uomini erano creature spregevoli, fatte alcune eccezioni.
Presi il primo taxi che passò davanti all'aeroporto e mi diressi verso casa di Stephanie. Con me avevo solo un zaino, non credo che sarei rimasto molto, e se non fosse così, ci sono tanti di quei miei vestiti nell'armadio di Stephanie, mi sorprende come Shawn non li abbia mai visti.
Parli del diavolo e spuntano le corna, infatti ad aprire la porta fu lui e non la mia amica, il che mi mise in difficoltà.
"Tom" rispose lui infastidito ma allo stesso tempo sorpreso "Ciao, Stephanie è in casa?" Chiesi mantenendo uno dei miei sorrisi più falsi.
"No è uscita. Cosa ti serve?"
Colpito e affondato. E ora cosa gli dico? Ehi ciao, la tua ragazza, si esatto quella con cui ti stai per sposare, ieri mi ha chiamato piangendo dandoti dello stronzo. Oh e ultima caso, sono innamorato di lei da tre anni, ma a parte questo niente altro.
"Avevamo un ultima intervista e quindi sono venuto qui" dissi mentendo spudoratamente, ma non interessava mentire a lui.
"Pensavo avesse finito?" Mi chiese una volta che si spostò per farmi entrare. "Oh è stata una cosa all'ultimo minuto"
"Forse non me lo avrà detto" disse lui confuso, credimi amico ci sono tante altre cose che non ti ha detto.
Sotto lo sguardo ancora confuso del ragazzo mi sono diretto verso il frigorifero per prendere dell'acqua
"Fa come se fossi a casa tua" disse lui ironicamente e in ritardo, aggiungerei.
Il silenzio che si era creato era davvero imbarazzante, non mi ero mai trovato da solo con lui in una stanza, c'era sempre Stephanie e ora no. Spera solo che torni presto. Il mio desiderio venne esaudito, perché una figura raggiante raggiunse la cucina.
Non avrei mai smesso di guardarla come se fosse la cosa più bella sulla terra, anche se non perfetta.
"Tom!! Da quanto sei qui?" Mi chiese lei venendomi incontro per abbracciarmi, un abbraccio piuttosto lungo, che fece innervosire Shawn.
"Oh non ti preoccupare, ero appena arrivato" Lei aprì la bocca per dire qualcosa ma fui più veloce, sapendo già cosa voleva dire "No, non c'era bisogno che ti chiamassi e che mi venissi a prendere"
"Allora a che ora avete l'intervista?" Chiese Shawn di punto in bianco, distraendo i gioco di sguardi tra me e Stephanie. Dopo essermi accorto della domanda, abbracciai nuovamente Stephanie "Reggimi il gioco" sussurrai al suo orecchio. "Tra un ora" risposi io. "Non credi di aver dimenticato qualcosa?" Chiese lui rivolgendosi a Stephanie, lei sembrò confusa. Lui si avvicinò a lei e la baciò. Durò molto e io non potevo essere altro che disgustato "Ti amo" disse Shawn staccandosi. Poi andò di sopra, sotto lo sguardo smarrito di Stephanie. Si voltò verso di me "credo sia malato" rise lei.
"Se abbiamo un'intervista tra un ora, cosa non vera, cosa facciamo tra un ora?" "Semplice, usciamo io e te" dissi come se fosse ovvio "Non mi sembra una buona idea" ribadì lei.
Mi avvicinai prendendole le mani, facendo gli occhi da cucciolo "Ti prego darling, è da tanto che non usciamo soli"
Lei sbuffò, avevo vinto "Ok va bene. Dio se no la smetti di fare quella faccia" disse stufata. Così dopo un ora uscimmo, prima però ci vestimmo come se stessimo andando a fare un intervista, in modo che Shawn non avesse sospetti. Vi chiederete, e i paparazzi? Semplice loro ci faranno delle foto, vero, e sicuramente Shawn le vedrà, ma potremmo dire che dopo l'intervista abbiamo fatto un giro. Se dovesse chiamare Chloe, lei sa tutto. Non c'era nulla di cui preoccuparsi, solo io e lei, come i vecchi tempi

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Ps. Devo ringraziare Billie Eilish per esistere e per aver creato una canzone come "everything thing I wanted". Ascolto in loop questa canzone mentre scrivo