La lettera arrivò tra le mani del conte in una torrida mattina di fine luglio, quando ancora nella villa vigeva un silenzioso fermento da parte dei domestici impegnati, come ogni giorno, a rassettare e pulire con ossessiva attenzione ogni angolo della magione.
Viktor era comodamente seduto a tavola, intento a leggere il "The Times", mentre consumava con lentezza la colazione portatagli da una delle domestiche.Cody apparve alla porta della stanza, attirando l'attenzione del suo signore e accennando un lieve inchino come da consuetudine, prima di avvicinarsi al conte che alzò lo sguardo dal giornale, attirato dall'arrivo del suo staffiere personale.
Rimase in silenzio, osservando il biglietto che il giovane gli porgeva.Solitamente era sempre la signora di casa a occuparsi della corrispondenza della famiglia, passando ore intere per ordinare ogni lettera ricevuta e rispondere con attenzione a ognuna di esse.
Non era raro che la quantità di posta ricevuta da una famiglia aristocratica fosse ingente, anzi, per molti veniva considerata persino un prestigio, in quanto il numero di biglietti o messaggi ricevuti indicava anche quante influenze la famiglia possedesse.
Più era alta la corrispondenza, più la signora di tale famiglia era considerata una donna di grande ascendente.Ovviamente per i Lancashire non era stato così, e tra le tante cose a cui Elaine non aveva avuto accesso era proprio la posta. L'ossessivo controllo di Viktor lo aveva portato al voler essere messo al corrente di ogni lettera che giungeva in villa, valutandone lui stesso l'importanza.
Questo era anche il motivo grazie al quale la famiglia aveva mantenuto pochissimi contatti con i Baroni Dietrich, genitori della ormai contessa di villa Lloyd.Poche erano state le lettere che Elaine si era vista arrivare da parte di sua madre, vagliate con attenzione da suo marito per assicurarsi del contenuto.
Tuttavia la lettera che in quel momento Cody porgeva al suo signore era di ben altra entità.
«Di nuovo una lettera da Jane...» osservò con un sospiro seccato. «L'ultima volta che ti avevo mandato a riferirle la mia risposta credevo che fosse chiaro che non intendo acconsentire alla sua richiesta.»
«La lettera è di Miss Jane, lo confermo, Signore; tuttavia questa volta le consiglierei di leggerla, visto che l'invito riguarda anche la Duchessa Whitebury, sua tutrice.»«La Duchessa Maryrose, cosa centra lei adesso?» replicò seccato, aprendo la lettera per poi leggerla, sempre più cupo in volto, tanto da lasciare intendere al ragazzo accanto a lui tutto il proprio disappunto.
«Ci mancavano le richieste insensate di Maryrose, adesso» osservò, lasciando cadere sul tavolo la missiva e senza nascondere la sua espressione stizzita.
«Acconsentirete a partecipare al pranzo dunque, o devo riferire qualche scusa anche questa volta?» domandò umile Cody, nascondendo ciò che in realtà lui volesse sentire come risposta dal conte.«Non posso declinare questo invito; conosco abbastanza bene la duchessa da sapere che non mi perdonerebbe un rifiuto a presenziare al pranzo da lei indetto. Anche se questa lettera porta la firma di Jane sono certo che le parole siano state dettate da quella donna» spiegò con un sospiro rassegnato, prima di socchiudere gli occhi e iniziare a massaggiarsi la fronte, come se si sentisse improvvisamente stanco nonostante fosse da poco passata l'alba.
Cody rimase in silenzio qualche istante, senza mettere fretta al suo signore, ma al contempo accennò un sorriso soddisfatto.
«Rispondetele che accettiamo con gioia il suo invito. Conoscendo l'acume di quella donna non esito a pensare che capisca il sarcasmo di tali parole» ordinò, porgendo la lettera a Cody. «Deve essere di famiglia essere tanto ostinati. La somiglianza con mia madre è sbalorditiva.»La duchessa Maryrose Majon Whitebury era parente di Viktor, proveniente dal ramo della famiglia di sua madre, la contessa Deana di Lancashire. La nobildonna vantava lontane origini italiane, dell'antico Ducato di Alvito, appartenente a quello che fu il Regno di Napoli, unificato nel 1816 nel Regno delle due Sicilie.

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La gabbia d'argento
Historical FictionLondra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da que...