Il "The Royal Italian Opera House", situato in Covent Garden, era uno dei teatri londinesi più importanti di tutta la città.
Il palazzo, con la facciata dall'inconfondibile architettura neoclassica in brillante marmo bianco, si presentava imponente e statuario di fronte alla folla di persone che gli si intratteneva d'innanzi, lungo la via di Bow street, in trepidante attesa di entrare finalmente all'interno.L'ingresso si trovava sotto un antico portico con colonne in stile dorico che sostenevano l'architrave, sopra la quale poggiava un frontone triangolare decorato in uno stile che richiamava l'arte greca. Ai due lati dell'imponente accesso due fasce decorate in altorilievo riprendevano l'ornamento centrale, con scene del dramma antico e moderno, assieme a simbologie legate al teatro, maschere o lo strumenti musicali. Infine, in due nicchie poste ai due angoli della facciata principale, si intravedevano due statue dalle fattezze femminili, raffiguranti la Tragedia e la Commedia.
Covent Garden non era per definizione un quartiere di lusso, bensì commerciale, con moltitudine di banchetti e di negozi sopra i quali vivevano gli stessi proprietari.
Tuttavia il teatro, che si vantava persino del titolo reale, richiamava a sé sia membri importanti dell'aristocrazia o gli stessi reali, così come chiunque si potesse permettere il biglietto d'ingresso, rigorosamente accessibile in base alla propria classe sociale.La stagione londinese era ormai iniziata da diverso tempo ed era inevitabile vedere per le vie più trafficate ricchi Landò con i propri corsieri tirati a lucido.
Lo stesso valeva per chi all'interno di quelle vetture sostava: giovani uomini imbellettati e pronti a salire gradino dopo gradino la ripida scala sociale di Londra e ragazze accompagnate dai loro Chaperon, madri, padri, fratelli o zii che fossero, pronti ad aiutare con la loro esperienza le ragazze appena entrate in società, cercando di dare il meglio alla ricerca del miglior partito che ci fosse sulla piazza.Abiti di assoluto pregio in seta, damasco o velluto; cappelli con piume e velette sopra ad acconciature particolareggiate; gioielli di valore come collane, anelli, bracciali e orecchini in un tripudio di metalli nobili e pietre preziose.
Falsi sorrisi e smancerie, dietro a discussioni frivole e risate impostate, solo per attirare l'attenzione di una dama o del Lord di turno.Il solo pensiero di dover assistere a tutta quella falsa coreografia faceva anelare a Viktor la calma tranquilla della propria villa, il silenzio della sua stanza e un bicchiere di Brandy, magari assieme a Elaine, preferibilmente nuda e senza quelle ingombranti vesti fastidiose.
Per il conte recarsi a qualsiasi tipo di festeggiamento o assembramento sociale era un enorme sacrificio, tuttavia gli era stato suggerito più volte in quei giorni che, in quanto Lord e per il bene di Elaine, sarebbe stato meglio iniziare a mostrarsi di più in pubblico e concedere alla donna un po' di quella vita che lui detestava e a lei negava.
Aveva già prenotato uno dei palchetti riservati all'aristocrazia vicino al palcoscenico, nel quale sarebbero stati lui, Elaine e Cody, sempre pronto in caso la coppia di Lancashire avesse avuto bisogno di qualcosa.
Viktor sapeva che avrebbe incontrato diversi membri della nobiltà; avrebbero posto i loro cordogli per la morte di suo padre e fatto domande indiscrete sulla attività. Soprattutto si aspettava domande sottointese sul perché ancora non fosse nato un erede.Sapeva benissimo che quella questione era già stata mesi fa motivo di chiacchiere nei salotti delle varie famiglie aristocratiche, anche se sperava che con il tempo, e magari l'avvento di un nuovo scandalo, l'attenzione si sarebbe spostata lontano da lui e dalla sua famiglia.
Mise da parte il fastidio, quantomeno cercò di celarlo e concentrarsi sulla felicità mostrata dalla donna che gli sedeva accanto, estasiata di fronte all'ingresso del teatro e alle varietà di coppie e gruppi vestiti con abiti variopinti in toni scuri che sostavano o salivano l'imponente scalinata.

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La gabbia d'argento
Historical FictionLondra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da que...