«Quindi partirete per il Lancashire? Tra quanto?» domandò l'americano, accendendosi una sigaretta, guardando di sottecchi la donna che aveva di fronte, ancora persa con lo sguardo verso il cortile, avvolto da una leggera foschia che quella sera stava diradandosi tra le vide londinesi, aumentando l'atmosfera lugubre e pesante della capitale.
Era passata più di una settimana dalla cena a casa della duchessa Maryrose, dalla quale Elaine era ritornata alla sua villa accompagnata da Jane e Cody, in quanto Viktor aveva lasciato da Lady Whitebury sia moglie che valletto.
Al suo ingresso la contessa aveva trovato la sua residenza vuota, sorprendendosi che il proprio marito non fosse tornato prima di lei, accettando poi le ipotesi di Cody sul fatto che si fosse recato in uno dei club privati per lenire la rabbia dovuta al pranzo a casa della duchessa.Tuttavia lo staffiere era più che convinto che Viktor fosse andato dalla sua amante e non di certo a bere Brandy o Cherry al White's Club.
Era sempre così, ogni qualvolta qualcosa intaccava il sottile equilibrio del conte, andava a cercare rifugio in ciò che lui stesso condannava, senza però mai rinunciarvi.Il rapporto che si stava evolvendo tra Viktor e Marjorie, a Cody non piaceva per nulla e sospettava sempre più che ci fosse qualcosa di pericoloso in tutta quella situazione. La donna non sembrava essere unicamente attaccata dai soldi, sebbene non gli fosse di certo dispiaciuto ottenere una propria abitazione in una delle zone più facoltose di Londra, ma mai l'aveva sentita chiedere o cercare di manipolare il suo signore per estorcergli denaro.
Le parole sibilate della meretrice, come quelle di una pericolosa vipera, le sembravano tuttalpiù ordite per uno scopo che ancora non riusciva a comprendere. Più di una volta aveva percepito i sussurri della donna, atti screditare Elaine e su ciò che davvero la moglie del conte provasse per il marito.
Viktor, pur restando sempre composto, in quelle occasioni lasciava di fretta l'appartamento, irritato da ciò che sentiva, ma sempre più indubbio sulla veridicità di quelle parole.Inutili erano stati gli interventi di Cody, rischiando persino di vedere il suo stesso padrone al limite dal perdere il rigido contegno che lo contraddistingueva.
Per evitare di perdere il lavoro, per la lealtà verso il suo padrone e per il suo stesso quieto vivere, anche in quell'occasione, dove Elaine gli chiese dove suo marito potesse essere, Cody mentì.Il girono dopo tutto era tornato alla solita quotidianità, con Nellie che svegliava la contessa con la colazione pronta e la casa priva della presenza di Viktor, uscito molto prima che Elaine aprisse gli occhi.
Solo il poter tornare all'istituto e incontrare Ben era stato l'attenuante al suo malessere, assetata di quelle attenzioni e gentilezze che il giovane americano le elargiva e di cui ormai non riusciva a fare a meno.Con la scusa di lasciare libertà a Nellie, per concederle di passare del tempo con Padreig e Noel, Elaine si trovava sempre più spesso in compagnia di Ben, solitamente nel loggiato o raramente in qualche stanza scarsamente utilizzata dell'istituto, per quanto ciò la mettesse ancora a disagio e in imbarazzo, quasi vedesse la situazione come troppo compromettente.
Il ragazzo aveva sempre mantenuto le distanze, pur offrendosi a lei come suo amico, ascoltando in tacito silenzio e appoggiando ogni sua parola, per quanto la contessa avesse parlato dei suoi problemi coniugali decisamente poco.
Il raccontare quanto accaduto alla villa di Lady Whitebury era stata per lei la prima occasione in cui aveva davvero esposto il suo tormento senza nasconderlo, trovando nel suo novo confidente qualcuno cui dare la sua fiducia.
Ben non giudicò, né disse nulla riguardo Viktor, limitandosi in quel momento a farle solo da suo supporto.Tuttavia dopo alcuni giorni alla residenza Lancashire di Londra giunse la notizia in cui Deana chiedeva al figlio e alla nuora il ritorno alla magione di campagna. Tale richiesta era tornata a destare ansia e angoscia alla giovane.
Elaine era stata avvisata da Nellie quella mattina e nemmeno da Viktor stesso, come al solito assente.

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La gabbia d'argento
Historical FictionLondra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da que...