Il dottor Killmer chiuse con uno scatto la valigetta nera, sistemandosi poi il cilindro sul capo prima di voltarsi a guardare la sua paziente.
Erano passati due giorni da che Viktor era partito e il medico, per volontà stessa del conte, era rimasto a seguire di persona la sua assistita.Con la diminuzione del laudano e un inizio di ripresa da parte di Elaine l'uomo aveva iniziato a sentirsi più leggero, preoccupato di cosa sarebbe potuto accadere al ritorno del nobile qualora la contessa non avesse mostrato miglioramenti.
Tuttavia gli bastò riavere di fronte una persona lucida e non più delirante dalla febbre, per eclissare definitivamente dubbi e ansie che in quei giorni l'avevano assillato.Elaine era ancora debole e febbricitante, nonostante avesse ripreso coscienza e mangiasse ormai da sola. Aveva ancora l'aspetto cagionevole dovuto al veleno, per quanto lei stessa fosse all'oscuro del reale motivo del suo malore, in quanto il medico aveva evitato di spiegare alla donna le ipotesi del perché fosse stata male.
«Vi consiglio di riposare ancora qualche giorno, ma appena potete vi suggerisco di uscire e cercare ristoro, all'Hyde Park o al Regent's Park. Sarebbe opportuno uscire di casa solo quando il tempo lo permette ed evitare giorni troppo foschi» illustrò l'uomo, tornando a guardare la giovane e pallidissima contessa che a sua volta lo stava fissando con sguardo vacuo.
«Ve lo ha detto mio marito?» domandò incerta e con voce bassa, come se gli costasse fatica anche solo parlare.
«No, Signora, ma era abbastanza sicuro quando mi ha detto di fare tutto il possibile per farvi stare meglio. Riposare vi farà sicuramente bene, ma anche uscire a passeggiare nel parco non può di certo causare peggioramenti, appena ovviamente sarete in grado di uscire dal letto e reggervi da sola sulle vostre gambe.»
«Viktor non credo che voglia che io esca» ipotizzò la ragazza, distogliendo lo sguardo.«In questo momento, mia Signora, l'importante è che voi possiate guarire e che facciate tutto il necessario» insistete l'uomo, prima di voltarsi in direzione di Nellie, appena entrata nella stanza con un vassoio ricolmo delle vivande per la colazione.
«Lo dirò anche a voi, Nellie. Appena sarà possibile portare fuori la contessa e fatele fare una passeggiata, anche breve. Che riposi, ma che esca anche di casa» specificò, riprendendo in mano la sua valigia, mentre la domestica guardava incerta la sua signora.
«Perdonatemi, dottore, ma credo che il conte non sarà felice che sua moglie vada altrove senza il suo permesso, tranne forse per recarsi al Bedford college.»
«Consiglierei di lasciar perdere le visite all'istituto, per ora. Le servono spazi aperti, non chiusi, e una buona alimentazione» precisò, osservando la donna che sembrava ancora incerta sul da farsi. «Se vi angustia tanto il parere del conte lo avviserò io stesso con una lettera. Avrei comunque scritto per aggiornarlo dei miglioramenti di questi giorni e mi assumerò la responsabilità di questa scelta.»Elaine tornò a guardarlo, interdetta, prima di volgere la sua attenzione verso Nellie che subito allargò il suo sorriso, annuendo. «Sarebbe splendido, dottore. Quindi mi date la libertà a trascinare fuori dal letto Lady Lancashire, se dovesse diventare necessario?» domandò sarcastica la domestica.
Killmer sorrise, scuotendo il capo divertito. «Lady Elaine deve ancora riposare, per qualche giorno è meglio che non si muova; al massimo solo qualche passo per la casa. Tra due o tre giorni potete invece portarla da qualche parte. Evitate però i posti troppo caldi.»«Dottor Killmer,» richiamò l'ammalata, attirando l'attenzione dei due astanti su di sé «Mio marito vi ha scritto una lettera? Vi ha per caso lasciato scritto qualcosa per me?» domandò, alternando lo sguardo tra lui e la donna, come se la domanda fosse rivolta a entrambi.
«Milady,» iniziò Nellie, senza l'ombra dell'ironia presente nelle sue parole poco prima. «Il conte è partito solo da qualche giorno e il viaggio fino a Preston e White'sands dura diverso tempo. Non credo abbia ancora raggiunto la propria residenza estiva.»
STAI LEGGENDO
La gabbia d'argento
Historical FictionLondra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da que...