Avrebbe dovuto chiamarlo "Mister Collins", in maniera meno informale per un uomo che appena conosceva; tuttavia in quell'istante la sua mente pesò a tutto, tranne a cosa fosse corretto o meno.
Era a terra con l'abito sporco e macchiato, priva del velo e con i capelli scarmigliati da quella piccola lotta avuta con l'uomo che ora giaceva sul manto asfaltato con il volto coperto dal sangue, dovuto da un probabile naso spaccato.L'espressione di Elaine era sconcertata, come se non riuscisse ancora a razionalizzare quanto le fosse successo fino a pochi istanti prima.
Le urla, le grida e il fumo che si espandevano attorno a lei creavano un ambiente grottesco, fatto di figure che si muovevano confuse tra le luci delle fiaccole, dandole l'impressione che stesse vivendo un sogno, o per la precisione, un incubo.Sentiva il cuore scoppiarle in petto dal terrore, percependo il pericolo che le si era avviluppato addosso come un grosso serpente, scivolando poi via con l'arrivo di Ben; unico viso conosciuto che le permise di ritrovare a stento un briciolo di lucidità.
«Milady, state bene?» domandò il ragazzo, mentre le si inginocchiava di fronte, osservandole il volto sul quale era ormai comparso il rossore dovuto allo schiaffo del sudicio individuo giacente a terra.
«Sì...sì, sto... bene» farfugliò lei toccandosi il viso ancora in stato di turbamento «Nellie, dove è Nellie?» domandò spaesata guardandosi attorno.
«Padreig e Noel se ne stanno occupando, non vi preoccupate» mormorò Ben aiutandola a rimettersi in piedi.«Signora! Signora state bene?» domandò la voce gracchiante del cocchiere della carrozza, ormai anche lui libero dai folli che avevano assalito il mezzo, apparendo come un grigio fantasma a poca distanza dai due.
Elaine però non ci fece caso, troppo impegnata a cercare con lo sguardo la sua domestica, stringendosi quasi istintivamente contro Benjamin, in una muta richiesta di soccorso e protezione da quello che stava succedendo attorno a loro.Non aveva la percezione del suo corpo che tremava, né del suo respiro affannato e irregolare, terrorizzata all'idea di quello che poteva essere successo alla ragazza che le viaggiava sempre accanto.
Solo quando la vide, tra i due irlandesi che si facevano spazio tra le figure indistinte, sentì le forze venir meno, come se tutta l'energia che il corpo le aveva donato dopo quanto accaduto le fosse stata risucchiata via, obbligando il ragazzo accanto a lei a sostenerla.«Signora!» esclamò la domestica liberandosi dei due ragazzi che stavano discutendo tra loro, fermandosi entrambi da quello sproloquio nel vedere la loro protetta allontanarsi, raggiungendo assieme a lei Ben ed Elaine.
«Nellie, state bene? Quell'uomo vi ha fatto del male?» domandò l'aristocratica abbandonando il fianco sicuro del ragazzo accanto a lei, avvicinandosi alla donna che l'abbracciò di slancio.
«Signora, avevo così paura che le accadesse qualcosa di brutto!» esclamò la giovane, lasciandola poi subito. «Sto bene, Podraig e Noel sono intervenuti.»«Io prima,» chiarì Noel «Podraig è arrivato dopo.»
«Ma che stai dicendo, canaglia, sono arrivato praticamente assieme a te!» lo riprese il ragazzo dai capelli ramati.
«Io l'ho salvata...»
«Basta, smettetela tutti e due!» tuonò Benjamin facendoli zittire all'istante, rivolgendo l'attenzione verso il cocchiere che era rimasto accanto alla sua vettura, spaventato e incerto sul da farsi.«Credo che sia meglio che andiate via, qui è pericoloso» valutò il ragazzo, avvicinandosi a Elaine e Nellie.
«Non voglio salire su quella carrozza» rispose con tono basso la contessa, palesemente spaventata, scuotendo il capo «ma mi trovo d'accordo con voi che questo non sia un luogo sicuro» farfugliò cercando di darsi un contegno che in quel momento non possedeva.
«Signora, non possiamo tornare alla villa a piedi» insistette Nellie, cercando di farla ragionare, consapevole della sua incertezza e paura.

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La gabbia d'argento
Historical FictionLondra, anno 1851. Elaine, rampolla della famiglia Dietrich, riesce a unirsi in matrimonio al Conte di Lancashire; un uomo enigmatico quanto affascinante, ma dal freddo e distaccato atteggiamento. La meravigliosa vita che la giovane Contessa da que...