Capitolo XXVI: Nelle Terre Selvagge
Durante quell'inverno, Nerwen ed Arwen trascorsero molto tempo assieme; nella figlia di Elrond, la Istar non aveva soltanto ritrovato il sembiante dell'adorata nipote Lúthien, ma anche una persona molto dolce, ponderata e tuttavia solare, con la quale condivideva molte cose, sia serie, come una certa visione del mondo, dei rapporti con le persone, dei sentimenti, sia ludiche, come cavalcare, giocare a teliad o ad altri giochi da tavolo, leggere. Le due finirono per l'affezionarsi molto l'una all'altra.
Nerwen passò molte ore gradevoli anche con Galadriel; ma fu con Beriadir che condivise i giorni e le notti più piacevoli del suo soggiorno nel Bosco d'Oro.
Non parlò con nessuno della profonda afflizione del suo cuore causata dalla morte di Thorin, perché sapeva che un Elfo molto difficilmente sarebbe stato disposto a capire, o ad accettare, che un'immortale, oltretutto di rango elevato come il suo, potesse sentirsi tanto legata ad un mortale, per di più un Nano; non si confidò nemmeno con Galadriel che pure - a differenza della maggior parte degli Elfi - aveva molta simpatia per i Nani, dubitando che perfino lei potesse davvero comprendere i suoi sentimenti. Tuttavia, né al suo sguardo penetrante, che andava molto oltre il visibile, né a quello affettuoso di Arwen e di Beriadir poté nascondere il suo turbamento, e così raccontò solamente che aveva ricevuto notizia della morte di una persona a cui era molto affezionata. Tutti si dispiacquero per lei, ma fu in particolare Beriadir a starle vicino, riempiendola di premure, attenzioni e coccole, riuscendo così pian piano ad alleviare la sua pena. E per questo, ancor più che per gli squisiti ed appassionati amplessi che le offriva, gli sarebbe stata riconoscente per sempre.
Così trascorsero i mesi, ed infine giunse il momento della partenza. Il commiato da Lothlórien e da coloro ai quali lì si era affezionata stavolta fu più difficile per Nerwen perché, a differenza della prima volta, non aveva in programma di tornare, o almeno, non entro tempi brevi.
Celeborn e Galadriel insistettero per tenere un grande banchetto d'addio, molto più munifico di quello precedente, al quale furono invitati anche il capitano Haldir, la sua fidanzata Ireth, e naturalmente Beriadir, oltre a tutti i maggiorenti del regno. Ci fu una profusione di cibo e di bevande, e poi musica, poesie, giocolieri, acrobati e danze fino a sera.
Nerwen e Beriadir si ritirarono relativamente presto, ma non dormirono molto, quella notte.
Il giorno seguente, si alzarono a metà mattina; anche stavolta, Beriadir volle accompagnarla.
A differenza che per il Celebrant, non c'era un traghetto che attraversasse l'Anduin, ma Celeborn aveva dato ordine che se ne allestisse uno appositamente per Nerwen
Mentre Thalion e Thilgiloth, con Calad appollaiata sulla sella, venivano accompagnati a bordo del barcone, Beriadir afferrò le mani di Nerwen e se le portò alle labbra.
"Siamo stati bene, insieme", disse a bassa voce, guardandola negli occhi. Lei annuì:
"Sì, molto", confermò sorridendo.
Lui la prese tra le braccia e la baciò dolcemente, a lungo.
"Spero che un giorno tornerai a Lórien", disse a bassa voce, "Fino ad allora, possa la grazia dei Valar essere con te e proteggerti nel tuo lungo viaggio."
Nerwen fu molto toccata dalle sue parole, perché si rendeva conto che, d'ora in avanti, ne avrebbe avuto davvero bisogno: fino a quel momento, infatti, aveva avuto vita relativamente facile, essendosi mossa in un territorio ben noto - anche se non a lei personalmente, dato che nella Prima Era aveva visitato solamente il Beleriand - e tra personaggi amichevoli e quasi tutti a lei famigliari, da Círdan fino a Galadriel; mentre da lì in poi avrebbe viaggiato in terre poco o per nulla conosciute, ed avrebbe incontrato persone del tutto ignote. Oltretutto, finora il suo cammino era stato facilitato dall'esistenza di strade importanti, come la Grande Via Est, o dalla compagnia di una scorta, come da Gran Burrone fino a Lothlórien, oppure da mappe dettagliate, come fino a Fangorn; ma d'ora in avanti, le cose sarebbero radicalmente cambiate. Ciò significava che difficoltà, ostacoli e pericoli si sarebbero certamente presentati in misura ben maggiore, sia per numero che per grandezza.
STAI LEGGENDO
Nerwen la Verde e la ricerca delle Entesse
Fanfiction🥇Prima classificata nella categoria fanfiction nel *Lele's Contest 2020* di @lele31106 🥇Prima classificata nella lista dedicata nel contest *E il fandom parlò* 2021 di @freakdirectioner Insoddisfatti dell'operato degli Stregoni, i Valar inviano...