Capitolo LXIII: Verso Occidente

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Capitolo LXIII: Verso Occidente

Lindir entrò nello studio di Elrond, dove il Signore di Gran Burrone stava parlando con Nerwen e Gandalf dell'ormai sempre più vicino momento della partenza.

"Un messaggio da parte di Lady Mereth, sire", disse, porgendogli una pergamena arrotolata.

"Grazie, Lindir", rispose Elrond, prendendola; con un inchino, il Soprintendente di Palazzo lasciò la stanza.

"Mereth? Come sta?", s'informò Gandalf. Aveva raccontato a Nerwen come egli avesse conosciuto la figlia adottiva di Elrond dinnanzi a Erebor, prima della grande battaglia che aveva coinvolto cinque eserciti e che si era risolta con la disfatta degli Orchi; era stata una grande vittoria, per quanto amareggiata dal gran numero di caduti tra le file di Uomini, Elfi e Nani; Thorin Scudodiquercia ed i suoi nipoti ed eredi Fili e Kili erano annoverati tra essi.

Mereth aveva poi sposato Thranduil, re degli Elfi Silvani del Reame Boscoso nella parte settentrionale di Bosco Atro, ora ribattezzato Eryn Lasgalen ovvero Bosco di Foglieverdi. Thranduil rappresentava uno dei rarissimi casi in cui ci si sbagliava riguardo al compagno o alla compagna per la vita, ancor più raro del ritrovarlo nell'arco della stessa esistenza; lui e la sua prima moglie avevano quindi annullato il loro matrimonio, dal quale era nato un unico figlio, Legolas, che in quanto erede al trono era rimasto col padre.

Nerwen non aveva incontrato Mereth per un soffio, durante il suo precedente soggiorno a Imladris: a quel tempo, la principessa era a Lórien con la sorella adottiva Arwen e ne era ripartita proprio mentre Nerwen lasciava Gran Burrone diretta prima a Rhosgobel e poi al Bosco d'Oro; ma la Istar aveva transitato per l'Altopasso, mentre Mereth e la sua scorta avevano valicato il passo di Caradhras, per cui non si erano incrociate.

"Sta bene, grazie", rispose Elrond, cominciando a srotolare la pergamena, "Lei e Thranduil hanno avuto una figlia, quattro anni fa; l'hanno chiamata Esteliel. Ho mandato un messo ad avvisarli della nostra partenza, invitandoli, se potevano, a venire qui, perché desidero salutarli...", scorse rapidamente le prime righe del messaggio, "e infatti Mereth mi dice che si metterà immediatamente in viaggio", proseguì la lettura, "Verrà assieme a Esteliel, Thranduil e Legolas. Ne sono lieto, così avrò l'opportunità di conoscere la mia nipotina, prima di partire..."

Il suo volto si oscurò e Nerwen capì che stava pensando ad Arwen; era sicuramente molto rattristato dalla consapevolezza che non avrebbe mai potuto conoscere il suoi figli, perché anche se lei, contro ogni previsione, avesse cambiato idea e preso una nave per recarsi a occidente, essi non avrebbero potuto farlo, perché non sarebbero stati annoverati tra gli Elfi.


Il dodicesimo giorno di maggio fu annunciato l'arrivo degli ospiti che attendevano. Giunsero con un'adeguata scorta dall'Altopasso, dopo aver transitato attraverso il territorio dei Beorniani, situato tra il Reame Boscoso e le pendici orientali degli Hithaeglir. Nerwen ed Aryon li incontrarono alla sera, quando si recarono a cena.

"Sire Thranduil, permettimi di presentarti la mia parente Nerwen la Verde", disse Elrond, "e suo marito, il principe Aryon Morvacor degli Avari. Nerwen, Aryon, questi è re Thranduil, sovrano del Reame Boscoso."

Nerwen ed Aryon si produssero nella riverenza dovuta ad un monarca e Thranduil li ricambiò con un cortese cenno del capo; li guardò con espressione composta, ma i suoi occhi azzurro ghiaccio brillavano di curiosità.

"Una collega di Mithrandir, dunque?", domandò, guardando la Maia, che annuì a conferma, "ed un Avar... è molto tempo che non incontro uno della tua gente, Lord Aryon."

Aryon per una volta doveva alzare il capo per guardare l'interlocutore negli occhi, dato che la statura di Thranduil superava perfino quella di Galadriel e Celeborn.

Nerwen la Verde e la ricerca delle EntesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora