Capitolo LXI: Tra i mellyrn

138 14 40
                                    


Capitolo LXI: Tra i mellyrn

"Come faceva Lady Galadriel a sapere del nostro arrivo?", domandò Aryon mentre, dopo una colazione a base di frutta disidratata, biscotti al miele e tè offerta loro dai Galadhrim, si inoltravano tra i mellyrn verso nordest, in direzione del Celebrant.

"La Signora di Lothlórien è una dei grandi saggi del Bianco Consiglio", gli ricordò Nerwen, che gli aveva parlato della sua amica e del di lei marito, "e i suoi occhi vedono molto lontano; ma come ciò avvenga, sta a lei dirtelo, se lo desidera, non a me."

"Capisco", annuì il principe Avar, corrugando leggermente la fronte: non gli piaceva non sapere le cose, ma comprendeva che, se si conoscono i segreti di qualcuno, non si è liberi di parlarne ad altri, fosse anche il proprio coniuge.

Haldir li stava accompagnando, camminando con loro che, per cortesia, non erano montati a cavallo ma procedevano appiedati come lui.

"Come sta Ireth?", gli chiese Nerwen, rammentando la sua fidanzata.

"Ci siamo sposati allo scadere del tradizionale anno di fidanzamento", le raccontò Haldir, sorridendo, "due mesi dopo la tua partenza. Abbiamo avuto un figlio, che ha appena compiuto sedici anni e si sta rivelando un ottimo musicista e cantante; penso che diventerà un menestrello di grande talento, come sua madre", concluse con evidente orgoglio paterno.

"Sono felice per voi", dichiarò Nerwen, lieta di apprendere la cosa; non aveva potuto approfondire la conoscenza con Haldir e Ireth, al tempo dei suoi precedenti soggiorni a Lórien, ma le erano piaciuti molto entrambi, "E che mi dici di Beriadir?", domandò poi, desiderosa di sapere come stesse l'affascinante Elfo Silvano che le era stato accanto in un momento difficile.

"Ha trovato la sua compagna per la vita in un'Elfa di Bosco Atro", rispose il capitano, "l'anno scorso, durante la battaglia che ha raso al suolo Dol Guldur. Si chiama Nariel ed è una dei comandanti dell'esercito di re Thranduil; finita la guerra, Beriadir l'ha seguita nel Reame Boscoso e questa primavera si sono sposati."

"Che bella notizia!", esclamò la Maia, genuinamente lieta che il suo vecchio amico amoroso avesse trovato la persona con cui condividere la propria esistenza, così come lei.

Raggiunta l'Argentaroggia, ne discesero il corso per alcuni chilometri fino ad arrivare al molo del traghetto, che si trovava dall'altra parte; mentre attendevano che il barcaiolo attraversasse, Haldir si accomiatò da loro.

"Tu conosci la strada", disse alla Istar, "e siete attesi, potete quindi andare tranquillamente a palazzo da soli."

"Certamente", concordò Nerwen.

"Piacere di averti rivista, Lady Nerwen, e lieto d'averti incontrato, Lord Aryon", li salutò l'Elfo biondo, rivolgendo loro un inchino di congedo; lo ricambiarono, ed infine Haldir tornò indietro, verso la propria zona di pattugliamento.

Poco dopo giunse il traghetto e vi salirono a bordo; come al solito, Túdhin emanò una sensazione di disagio all'idea di dover stare su una barca, quantunque per poco tempo, ma non brontolò e seguì docilmente Thilgiloth, Allakos e Kerra.

Una volta raggiunto l'altro lato dell'Argentaroggia, montarono a cavallo e presero il sentiero che conduceva alla strada principale per Caras Galadhon, dove arrivarono una mezz'ora più tardi. Alle porte vennero fermati dalle sentinelle, che una volta appresi i loro nomi li lasciarono passare senz'altro, evidentemente informati del loro arrivo come lo erano stati Haldir e la sua pattuglia.

Rivedere la meravigliosa città arborea emozionò molto Nerwen, che ne conservava un bellissimo ricordo; si guardò attorno sorridendo, poi notando lo sguardo strabiliato del marito il suo sorriso si allargò: Aryon era ovviamente abituato agli alberi, essendo nato e cresciuto a Eryn Rhûn, ma non aveva certamente mai visto alberi giganteschi come questi né interi edifici costruiti tra i loro rami; e ancora non aveva visto l'abitazione di Celeborn e Galadriel. Infatti i suoi occhi si dilatarono a dismisura quando scorse l'immenso mallorn che ospitava il palazzo arboreo.

Nerwen la Verde e la ricerca delle EntesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora